Un'altra eccellenza torinese ha trovato nuove opportunità fuori città: Nicola Campogrande, 55 anni, che dal 2016 fino allo scorso anno è stato direttore artistico di MiTo, è stato nominato dal Teatro Comunale di Bologna compositore in residenza per il triennio 2024-2026.
La collaborazione tra il compositore e la fondazione lirico-sinfonica felsinea culminerà nella primavera del 2026 con l’allestimento dell’opera “Olympia”, espressamente commissionata dal TCBO: «una sorprendente storia d’amore ai tempi dell’intelligenza artificiale», dice l’autore. L’opera verrà composta su un libretto originale di Piero Bodrato liberamente ispirato ad alcuni racconti di E.T.A. Hoffmann.
Il primo tassello della residenza ha previsto la composizione dell’operina per voci bianche “I due usignoli”, nata con un intento educativo e anch’essa su libretto di Piero Bodrato tratto, in questo caso, da una celebre favola di Christian Andersen. Incisa lo scorso novembre dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta da Salvatore Percacciolo, insieme ai Piccoli Cantori di Torino guidati da Carlo Pavese, l’operina verrà rappresentata nell’autunno del 2024 al Comunale Nouveau.
La musica di Campogrande si potrà inoltre ascoltare nella Stagione Sinfonica in corso: il suo nuovo “Concerto per violino, corno, pianoforte e orchestra” è in programma all’Auditorium Manzoni il 27 settembre alle 20.30. Nel 2025 altre partiture sinfoniche del compositore residente prenderanno vita a Bologna.
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