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Visualizzazione dei post da giugno 4, 2017

E' UFFICIALE: MORIREMO DEMOCRISTIANI

Sorridente perfidia: Giampiero Leo Non sono andato, ieri, all'audizione di Lovers in Commissione cultura . Di Lovers so già tutto , e di cabaret non avevo voglia.  Devo però registrare un piccolo fatto di una qualche rilevanza politica accaduto in quella sede. All'audizione assistevano soltanto due esperti e cinque - ripeto: cinque - consiglieri, quattro di maggioranza e uno d'opposizione. Più gli assessori Leon (che ben presto ha preso ed è andata) e Giusta. Si vede proprio che le politiche di genere e i diritti interessano un casino ai nostri prodi zuavi.  L'ex assessore regionale Giampiero "Carissimo" Leo seguiva i lavori in qualità di esperto per i Moderati .  Dopo i consueti sperticati elogi all'universo mondo, a Lovers e alla direttrice Irene Dionisio e al presidente Giovanni Minerba, l'esperto Leo approfitta della presenza in Commissione di Donata Pesenti, direttrice pro-tempore (ma davvero pro-tempore?) del Museo del Cinema, per chiedere 

VA' DOVE TI PORTA VACIS

Un nuovo dipartimento del Tst per Gabriele Vacis  Dell' Istituto di Pratiche Teatrali per la Cura della Persona , Gabriele Vacis e Roberto Tarasco mi avevano parlato a lungo un pomeriggio di qualche mese fa ai Magazzini Oz. Alla fine delle loro appassionate spiegazioni, io mi ero molto congratulato per il progetto. Ma confesso che ci avevo capito poco. I progetti di Gabriele Vacis in genere mi fanno questo effetto: quando me li racconta ci capisco poco, quando li vedo realizzati mi incantano. Non è colpa di Gabriele Vacis, che è un narratore nato; bensì di questo Gabriele qui, che ha scarse capacità d'astrazione. Vacis è un visionario, e la sua idea di teatro è ormai molto lontana da ciò che io penso quando penso al teatro, cioé un regista, un testo, degli attori che studiano il testo e poi lo recitano davanti a un pubblico che se è contento applaude e se ne va a casa. Vacis costruisce ambienti. Racconta vite. Fa cose. E tutto ciò, miracolosamente, diventa teatro, il suo

OTTIMISTI A OLTRANZA: FONSATTI ASPETTA MEZZO MILIONE

L'ottimista: Filippo Fonsatti, direttore del Tst La Parigi l'ho incocciata stamattina a una conferenza stampa dello Stabile , dove ovviamente c'era anche il direttore dello Stabile Filippo Fonsatti. Con Fonsatti scambiamo due parole prima della conferenza - di cui vi riferirò in un post successivo - e va da sé che mi informo sullo stato di salute del mio Teatro Stabile favorito, nonché unico, che come ben sapete alla luce del bilancio previsionale del Comune per il 2017 avrebbe poco da stare allegro: gli tagliano una milionata , per la precisione un milione e centomila. Mica bruscolini. Fonsatti è un inguaribile ottimista, e mi conferma il piano di risparmio che hanno già messo in moto . In primis, hanno rinviato a tempi più propizi una produzione che progettavano per l'estate del 2018, e che sarebbe costata trecentomila euro. Altri duecentomila circa li risparmieranno aumentando i prezzi e non sostituendo sei dipendenti che sono andati in pensione o ci andranno e

AFFONDAZIONE MUSEI: PERCHE' PARIGI SI DIMETTE

Una meditabonda Antonella Parigi Antonella Parigi, assessore regionale alla Cultura, si è dimessa dalla carica di consigliere della Fondazione Torino Musei. Ok, ok, lo so che è notizia vecchia. Mi dicono che è uscita qualche giorno fa su Repubblica. Ma i giornali ormai li leggo poco, essenzialmente mi annoio, e sono distratto, e come me immagino tanti altri; sicché l'ho saputo solo oggi. Notare che la diretta interessata con me non ne aveva fatto parola: e poi ci sono gli scemi che dicono "la Parigi ti dice le cose".  Ma dopo aver appreso la conturbante notizia, per combinazione ho incocciato nella Parigi e le ho chiesto perché si è dimessa. Speravo in un bel "mi sono dimessa per protesta contro i tagli del Comune che strangolano la Fondazione", ma Antonellina è più furba che bella e una roba simile non la direbbe neppure sotto efferata tortura. Anche se la Fondazione Torino Musei, con un milione e ottocentomila euro in meno da un anno all'altro, è gi

DISMISSIONI: I LIBRI DELLA GAM VERSO LA BIBLIOTECA NAZIONALE

E dove li mettiamo i libri della Gam? Un simpatico suggerimento dalla Sicilia Prosegue in gran segreto l'armeggìo del Comune per sgravarsi dei costi della biblioteca d'arte della Gam, così da ridurre (seppure in minima parte) la voragine nei conti della Fondazione Torino Musei che si è aperta in seguito al previsto taglio ( 1,8 milioni ) del contributo civico. L'idea del Comune è rifilare a qualcun altro il patrimonio librario che oggi la Gam mette a disposizione del pubblico, soprattutto studenti e studiosi d'arte. La dismissione della Biblioteca farebbe risparmiare su gestione e bollette, mentre i dipendenti - una mezza dozzina - verrebbero ricollocati sempre nell'ambito della Fondazione. Trapela dalle segrete stanze del Municipio che la Biblioteca Civica e l'Università hanno già rifiutato, per mancanza di spazio, l'offerta di beccarsi i 360 mila volumi della Gam. Invece la Biblioteca Nazionale - che è finanziata dallo Stato - pare interessata. In q

GRANDI PROGRAMMI, ASPETTANDO I FATTI

L'assertiva Leon prende impegni indefettibili Ieri finalmente la Commissione cultura tornava, dopo molto tempo, a occuparsi di cultura - ultimamente discutono perlopiù di impianti sportivi... - e io sono tornato per vedere come se la cavano.  Una classe svogliata Purtroppo non va per niente bene. La classe ha continuato nel brutto andazzo che avevo riscontrato già in febbraio : sicché all'esame di giugno la trovo distratta e impreparata. Molti gli assenti: c'erano soltanto quattro consiglieri M5S, due Pd, un ondivago Ricca che ben presto se ne va, e il diligente Roberto Rosso che s'impegna finora senza grandi risultati. Gli assenti si fanno rappresentare - secondo regolamento - da presunti "esperti", che spesso tanto esperti non mi sembrano. Alcuni fra consiglieri ed esperti mi danno a tratti l'impressione di non avere la minima idea di che cosa succeda in aula .  Programma di giornata è l'audizione del Comitato Emergenza Cultura , la rete

CINEMAMBIENTE, SPETTATORI IN CRESCITA: +15%

Sono stati comunicati oggi, a soli due giorni dalla conclusione, i dati sulle presenze a CinemAmbiente . Vorrei che altre manifestazioni di mia conoscenza dimostrassero la stessa onesta sollecitudine nei rendiconti. Intanto vi riporto i dati che vengono presentati sul sito di CinemAmbiente: Il Festival CinemAmbiente ha chiuso l'edizione del ventennale con un bilancio molto positivo. Le presenze complessive registrate all'edizione 2017 del Festival sono state circa 15.000. Pur in assenza degli eventi di piazza, in cartellone nell’edizione dello scorso anno, che avevano fatto contare un numero totale di circa 20.000 presenze, si è registrato un significativo aumento del pubblico che ha seguito le proiezioni e gli eventi “indoor” del Festival, affollando le sale del Cinema Massimo e delle altre sedi della manifestazione. L'incremento del pubblico, nelle sale cinematografiche, nell'edizione del ventennale è stato pari al 15% rispetto allo scorso anno (13.000 gli spetta

LOVERS, IL TGLFF VOLTA PAGINA. MA ANCHE NO

Baci e abbracci fra l'Antonellina Parigi e la direttrice Irene Dionisio Fra loro, Francesca Leon ammira raggiante la sororale affettuosità Confesso di non capire bene i processi mentali dei nostri amministratori civici. Oggi, alla presentazione di Lovers - trentaduesima edizione del Tglff e prima firmata dalla nuova direttrice Irene Dionisio - a spiazzarmi ci ha pensato l'assessore Marco Giusta, che durante il consueto teatrino del siam contenti e siamo bravi se n'è uscito con la sibillina frase "Se c'era una sfida, la sfida è vinta".  Non mi è chiaro a quale sfida si riferisse Giusta. Se alla sfida di far fuori Minerba, ok, certo è una sfida vinta da mo'; ma sai che sfida, quando tu hai in mano le leve del potere e l'altro non ha in mano nulla se non il suo nome e la sua storia, roba che ultimamente, in questa sventurata città, vale meno del due di picche quando la briscola è cuori.  Se invece Giusta intendeva dire che cambiare il nome

TRANQUILLI, I SALONISTI SI SONO SISTEMATI PER BENINO

Ingresso. Lo scalone monumentale con statua Sapete come sono fatto: curioso. Così stamattina non mi sono tenuto. Tornando dalla presentazione  di Lovers ( ve ne parlo nel prossimo post ), già che ero di strada sono passato da piazza Bernini per vedere come si sono sistemati quelli del Salone del Libro all'Isef . Un po' mi scappava da ridere. E invece... E invece 'sto sacripante di Giuseppe Ferrari, il segretario generale che il 30 giugno dovrebbe lasciare l'incarico per tornarsene in Municipio , ha avuto una gran pensata. A parer mio, beninteso. Poi magari qualcuno non è tanto contento. E' impossibile contentare tutti. Ma in un posto così io ci andrei a lavorare di corsa.  Insomma: il palazzo è splendido, un piccolo capolavoro dell'architettura del Ventennio: magari è uno stile che non a tutti piace, ma nel suo genere è un gioiellino. Sulla facciata hanno già piazzato la targa della Fondazione per il Libro: fa un bel pendant con la scritta "Piscin

IL SALONE MOSTRA I MUSCOLI

La sede dell'Isef in piazza Bernini dal 24 maggio ospita gli uffici del Salone Ieri notte incontro Nic Lagioia alla tigelleria da Emilia in corso San Maurizio. Direi che il direttore-vincitore del Salone del Libro si è inserito benissimo nel tessuto cittadino. In effetti la tigelleria di corso San Maurizio non è quel che si dice un posto da turisti, e la notte tardi ci incontri persone interessanti. Chiacchierando con Nic, apprendo che il Salone ha traslocato. Ha lasciato la vecchia sede di via Santa Teresa e adesso gli uffici hanno una nuova, singolare location: il palazzo - di bello stile piacentiniano - in piazza Bernini, già Casa centrale del Balilla, poi Scuola Universitaria Interfacoltà di Scienze Motorie, per tutti e per sempre Isef.  Cado dalle nuvole: non ne sapevo nulla.  Il trasloco è stata una scaltra mossa del direttore generale Giuseppe Ferrari che ha risolto così l'annoso problema dell'affitto, che pesava come un macigno sui malandati conti della Fonda

I VINCITORI DI CINEMAMBIENTE

Ricevo e volentieri pubblico: Il Festival CinemAmbiente è concluso ieri sera con la cerimonia di premiazione e la proiezione del film "La Vallée des loups" di Jean-Michel Bertrand, mentre, in attesa dei dati definitivi relativi all’affluenza dipubblico, si profila un notevole successo della 20a edizione della manifestazione. Pur in assenza degli eventi di piazza in cartellone nell’edizione dello scorso anno, si registra un significativo aumento del pubblico che ha seguito le proiezioni e gli eventi “indoor” del Festival, affollando costantemente le sale del Cinema Massimo e delle altre sedi della manifestazione (anche in contemporanea con altri eventi di grande richiamo per la città di Torino). Gli spettatori della 20a edizione hanno anche dimostrato, con una partecipazione continuativa e attiva, grande interesse verso la nuova formula del Festival, volta ad ampliare le proposte cinematografiche con approfondimenti e dibattiti su temi ambientali oggi di cruciale importanza pe

IL MARCHIO DEL SALONE E LE NOTIZIE DI DUE ANNI FA

Uno stronzetto mi domanda come mai non scrivo dell'inchiesta sui conti del Salone del Libro e la presunta sovrastima del marchio . Risposta facile. Perché mi sono fatto le vacanze lunghe. E non mi disturbo certo, in vacanza, per ripetere ciò che io ho già scritto ben due anni fa, mentre i segugi dell'oggidì ronfavano saporitamente. Chi fosse interessato a saperne di più può rileggersi il post "A proposito del Salone: due conti che mi inquietano" , del 2 novembre (giorno dei morti) 2015, ma sempre attuale. D'altronde già allora chi aveva cervello se n'era accorto e s'era regolato di conseguenza, come non mancai di sottolineare allorché Massimo Lapucci si dimise dal CdA della Fondazione per il Libro .  Se poi una manica di scienziati ci mette due anni a capire quello che un cretino come me aveva capito nel giorno dei morti del 2015, non ci posso far nulla: di certo non mi getto sulla non notizia mentre me ne sto rilassato tra il verde e le fresche acq

MUSEI, TRE GIORNI SOTTOTONO

Ecco i dati delle presenze nei musei nel weekend lungo del 2 giugno. Da venerdì 2 a domenica 4 i visitatori nei musei civici della Fondazione Torino Musei sono stati 7548 paganti (più 5646 ingressi gratuiti al Borgo Medioevale), così suddivisi: Gam 2966 (2 giugno – 1022, 3 giugno – 860, 4 giugno – 1084); Palazzo Madama 2686 (2 giugno – 1051, 3 giugno – 906, 4 giugno – 729); Mao 1325 (2 giugno – 459,  3 giugno – 353, 4 giugno – 512); Rocca Medievale 571 ingressi a pagamento nei tre giorni più 5646 al Borgo con ingresso libero.  Nel ponte da sabato 22 a lunedì 24 aprile scorso (senza quindi tenere conto del festivo 25 aprile) i visitatori dei musei della Fondazione (sempre escluso il Borgo Medioevale) furono - secondo i dati forniti dall'ufficio stampa - circa 13 mila: 6000 a Palazzo Madama, 3700 alla Gam, 2500 al Mao e 775 alla Rocca Medioevale. Invece  a Pasqua , nei tre giorni da sabato 15 aprile a lunedì 19, la Fondazione dichiarò 9560 biglietti, così suddivisi: 3800 visitato

CINEMAMBIENTE RINGRAZIA TRUMP E SALVA LA GENTE

Un'ottima scelta. La coda davanti al Massimo per entrare a CinemAmbiente benché sia sabato 3 giugno, serata di Champions Le premesse della serata d'apertura si sono confermate: la ventesima edizione di CinemAmbiente, che termina domani , sta registrando un successo senza precedenti.  Tanto che la  nota trasmissione di RaiRadio2   "Caterpillar" ha avanzato la proposta - scherzosa, beninteso... - di trasferire il Festival a Milano. Gli organizzatori - il direttore Capizzi e il suo staff - attribuiscono il merito della grande risposta di pubblico non soltanto alla qualità dei film e delle iniziative in programma,  ma anche all'attiva collaborazione di Donald Trump.  In effetti il pittoresco inquilino della Casa Bianca in pochi mesi è riuscito, con le sue stravaganti sortite sul clima, ad allarmare anche i più distratti, spingendoli a informarsi. E se volete informazioni su quei temi, CinemAmbiente è il posto che fa per voi. Sicché sono stati tanti (come si ved