Premessa d'obbligo: mi ero ripromesso di staccare per un po'. Ma la Legge del Pomodorino (se non la conoscete, leggete qui ) mi impone l'obbligo morale di riaprire il pc nel cuore dell'estate per appuntare qualche riflessione su quanto riportano stamane le gazzette torinesi. Domani son dieci anni esatti da quell'alba del 3 agosto 2013 quando l'esplosione di una bombola di gas determinò la chiusura ("giusto il tempo necessario per riparare i danni", si disse all'epoca) del Museo di Scienze Naturali; chiusura che prosegue tutt'ora e proseguirà sino alla fine dell'anno quando si dovrebbe riaprire almeno il primo piano del palazzo di via Giolitti che ospita le collezioni. Il minimo sindacale per porter parlare di "riapertura". L'annuncio di Cirio, ieri, è l'ultimo (forse) di una serie cominciata il giorno stesso dell'esplosione quando l'allora assessore Coppola dichiarò che il Museo sarebbe tornato visitabile entro l...
L'ANSiA della cultura torinese