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Visualizzazione dei post da aprile 19, 2020

OLTRE IL PONTE

Non ricordo d'aver vissuto mai un 25 Aprile tanto assurdo. Ma è pur sempre la Festa della Resistenza e della Liberazione, e lo sa il cielo quanto bisogno abbiamo, oggi, di resistenza e libertà. Dunque, per celebrare questo strano 25 Aprile, tra le tante iniziative fiorite in rete ho scelto un piccolo video che mi è molto piaciuto. Lo hanno realizzato, sotto la guida di Gabriele Vacis, gli allievi della Scuola per attori del Teatro Stabile che eseguono in remoto "Oltre il ponte", a mio avviso la più bella delle canzoni resistenziali, con testo di Italo Calvino e musica del torinese Sergio Liberovici. Spero piaccia anche a voi.  Questo è il link.

GIOVARA E LA FONDAZIONE CULTURA: "CI HO PENSATO PRIMA IO!"

Massimo Giovara (M5S) Il consigliere e presidente della Commissione cultura Massimo Giovara ha commentato (un po' acidamente...)  il mio articolo sul Corriere (e post sul blog) in cui suggerisco di adattare la Fondazione Cultura alle esigenze createsi con l'emergenza-virus. Su Facebook Giovara scrive : "La proposta di cui Gabriele Ferraris parla é stata fatta dal sottoscritto in commissione 4 su terzo settore. In occasione della proposta di Mozione del Consigliere Tresso. Ed é stata discussa a inizio settimana con Assessora. Felice concordanza! Miracolo. Coincidenze?" . Posso rassicurare Giovara. Per quanto egli possa trovarla singolare, trattasi in effetti di felice concordanza, o coincidenza, o più probabilmente di normalissima logica: direi anzi che quella che ho descritto, e che Giovara rivendica, è l'idea più normale e banale che nell'attuale contingenza possa venire in mente a chiunque sia provvisto di raziocinio: tant'è vero che gli operatori

E SE FINALMENTE LA FONDAZIONE CULTURA AIUTASSE DAVVERO LA CULTURA?

Tutti i concerti sono vietati. Non si fanno eccezioni. Per nessuno Sul Corriere di oggi ho pubblicato un lungo articolo ( questo è il link ) in cui esamino lo stato della crisi della cultura - e in particolare dello spettacolo dal vivo - indotta dall'emergenza-virus; faccio il punto sui provvedimenti già adottati, e su quelli che si attendono, o si auspicano; e mi prendo la libertà di indicare all'attenzione dei pensatori comunali l'opportunità di adattare alle circostanze la Fondazione Cultura . Sì, proprio quella che l'Appendino di lotta voleva chiudere sui due piedi , e che la Chiarabella di governo ha mantenuto più arzilla che mai , limitandosi a un cambio della guardia sulla poltrona , nel miglior stile della politica.   Il carrozzone creato da Fassino - e conservato da Appendino - come braccio armato del dirigismo municipale nell'ambito degli spettacoli dal vivo , potrebbe oggi diventare uno strumento che svolga, per conto del Comune di Torino, la stessa f

I SUBSONICA PER #RESPIRATORINO

"Mentale Strumentale" sostiene il progetto #RespiraTorino Alla mezzanotte di oggi esce il nono album dei Subsonica , "Mentale Strumentale". Il gruppo ha annunciato che metà dell'intero ricavato delle royalties del disco andrà alla Fondazione Caterina Farassino , che in questo periodo ha concentrato tutti i suoi sforzi nel progetto #RespiraTorino per rifornire di materiale sanitario (mascherine, respiratori, visor, tute sterili) i reparti covid degli ospedali torinesi e piemontesi. La Fondazione agisce direttamente, senza intermediari, investendo ogni centesimo ricevuto con le donazioni nell'acquisto dei materiali che vengono consegnati in tempo reale ai medici dei reparti .

IL CINEMA DELLA RESISTENZA SUL SOFA' DELL'AIACE

Ricevo e volentieri pubblico varie notizie riguardanti iniziative cinematografiche in tempo di reclusione domestica. Aiace per il 25 aprile "Aiace sul sofà" prosegue la sua programmazione gratuita in streaming, proponendo dal 23 al 25 aprile (dalle ore 9), in concomitanza con l’anniversario della Liberazione, tre film a tema resistenziale. Il primo titolo presentato per l’occasione dalla rassegna online promossa da Aiace Torino sarà "Una questione privata. Vita di Beppe Fenoglio" (giovedì 23 aprile), con cui il regista Guido Chiesa restituisce un ritratto dello scrittore albese, ricostruendone – sullo sfondo della sua città natale e attraverso numerosissime testimonianze di quanti lo conobbero – la personalità, la militanza partigiana, il lavoro letterario, l’impegno civile. A seguire verrà proposto "Non aver paura! Donne che non si sono arrese" (venerdì 24 aprile), con cui la regista Cristina Monti ripercorre il ruolo assunto dalle donne nella Resist

FRANCIA DI CELLE: IL TFF SI FARA', ECCO COME

Stefano Francia di Celle (Tff) Ricevo dal Museo del Cinema e pubblico volentieri, benché un po' perplesso: “Allo stato attuale delle cose, il Torino Film Festival diventa un articolato progetto culturale per il web che non deve disturbare la filiera della distribuzione e non sarà una semplice trasposizione online. La speranza di riuscire a tornare in sala al più presto è fortissima e se così sarà faremo proficuamente coesistere le due opportunità in un progetto di svolta”. Con queste parole ha esordito ieri sera Stefano Francia di Celle, direttore del Torino Film Festival, ai microfoni della trasmissione radiofonica di Rai 3 “Hollywood Party”, di cui era ospite insieme a Enzo Ghigo, presidente del Museo del Cinema. Sollecitati dai conduttori Steve Della Casa e Alessandro Boschi, Francia e Ghigo hanno fatto il punto su che cosa significhi pensare e organizzare un festival cinematografico, il terzo in Italia per importanza, in un momento come questo. “Di fronte all’alternativa di

C'E' POCO DA FESTEGGIARE (DAL VOSTRO INVIATO A CASA SUA)

Mancano dieci giorni (salvo contrordini) alla fine della reclusione: se davvero tutto andrà bene - magari anche un po' meglio di com'è andata finora... - potremo lasciare i domiciliari per entrare in una "fase 2" che riaprirà gli stabilimenti e i negozi, ma di sicuro non modificherò di molto la qualità delle nostre vite, al minimo storico dalla fine della guerra. Questo, in sostanza, racconto nel mio articolo di oggi sul Corriere.  Questo è il link.

FATTI, NON CIANCE: COMPAGNIA DI SAN PAOLO PER I CENTRI CULTURALI

L'intero comparto della cultura e dello spettacolo si interroga su come sopravvivere alla pandemia allorché, nella famosa "fase 2", dovrà affrontare una chiusura destinata a protrarsi ancora a lungo e poi una "convivenza" con il virus che prevederà misure di sicurezza e di distanziamento sociale difficili, non impossibili, da conciliare con le normali modalità di un concerto, una recita teatrale, una proiezione cinematografica, o una semplice serata in discoteca.  Gli operatori si scervellano per immaginare procedure di prevenzione e sicurezza in grado di garantire almeno un'attività ridotta : ma è evidente che soltanto un massiccio programma di sostegni economici consentirebbe a molte realtà di superare un periodo di eccezionalità destinato a durare fino alla scoperta di un vaccino. In quel senso la politica ha sfornato, com'era prevedibile, molte chiacchiere - alcune della quali talmente ridicole da suonare offensive - e pochissimi provvediment

MONTAGNA IN RETE

Ricevo e pubblico: Il Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” mette online mountainmuseums.org , la prima piattaforma digitale che si propone di rendere disponibile alla comunità internazionale il patrimonio dei più importanti musei del mondo dedicati alla cultura alpina. L’iniziativa fa parte del progetto Interreg Alcotra iAlp che, nel periodo 2017-2020, ha visto il Museomontagna collaborare con il Musée Alpin di Chamonix-Mont-Blanc alla valorizzazione delle proprie collezioni attraverso un lavoro di catalogazione e digitalizzazione in ottica di fruibilità allargata. Scopo del portale è riunire in un unico contenitore, organizzato per aree tematiche, i materiali catalogati e digitalizzati dai due musei per renderli accessibili a pubblici vasti e diversificati, con l’obiettivo futuro di coinvolgere altri musei e centri di documentazione dedicati ala cultura delle terre alte. Le collezioni disponibili sul sito sono una selezione di quelle sulle quali si è intervenuto

UN QUARTO DI SECOLO CON L'ABBONAMENTO MUSEI

Ricevo e pubblico: Abbonamento Musei taglia il traguardo dei 25 anni di attività: cinque lustri durante i quali l’associazione è cresciuta insieme ai suoi abbonati, radicandosi sempre più sul territorio, espandendosi in altre regioni del nord ovest, fino a diventare interlocutore fondamentale per le istituzioni culturali e punto di riferimento per i cittadini. Data al 21 aprile del 1995 l’atto fondativo di quella che è oggi l’Associazione Abbonamento Musei, e  ha sempre avuto tra i suoi scopi statutari la promozione e la valorizzazione del patrimonio museale e culturale.  Tra i firmatari la Città e la Provincia di Torino, le Università e le Fondazioni. Quello stesso anno, prendeva avvio, in seno all’Ufficio Musei della Città, il progetto dell'Abbonamento Musei e, 3 anni dopo, l’Associazione ne assumeva la gestione per svilupparlo fino a farlo diventare, anche grazie alla continuità del sostegno dei Soci, quello che è oggi un progetto nazionale che conta 420 istituzioni coin

FASE 2: UNA CABINA DI REGIA PER I GRANDI EVENTI? SI', PERO'...

Daniele Valle Un consigliere regionale d'opposizione, il piddino Daniele Valle, che presiede la Commissione cultura , l'altro giorno mi ha chiamato per scambiare qualche impressione su come le grandi istituzioni culturali - dal Salone del Libro ad Artissima, dal Museo del Cinema al Regio - progettano i grandi eventi da esse organizzati, ciascuna con la sua strategia: chi pensa a un ripresa, magari in forma ridotta, già in autunno, e chi vorrebbe rinunciare all'edizione 2020, o spostarla ai primi mesi del 2021. Valle mi diceva che forse è un errore affrontare la questione così in ordine sparso. Secondo lui sarebbe meglio se fosse una "cabina di regia" - con Comune, Regione e fondazioni bancarie - a indicare a una road map condivisa e unitaria. Io ho convenuto con Valle sull'utilità di un simile strumento, benche il termine "cabina di regia" mi procuri violente coliche dissenteriche, ma ho espresso anche le mie riserve. La principale riguarda l'

CHE FARE? IL CONCERTO NEL DRIVE IN

Continuo a rilanciare sul blog gli spunti, le idee, le proposte degli operatori culturali torinesi in vista di una incerta "fase 2" che, comunque vada, non prevederà il ritorno alle abitudini di ieri per quanto riguarda gli eventi pubblici: finché l'epidemia non sarà finita, e un vaccino non avrà neutralizzato il virus, la fruizione della cultura, dell'intrattenimento, e soprattutto degli spettacoli dal vivo sarà quasi impossibile, almeno con le modalità "normali".  Dopo Alessandro Gaido (Piemonte Movie) e Fabrizio Gargarone (Hiroshoma mon Amour) , e  Gipo Di Napoli (Bandakadrabra) , ieri su Facebook è intervenuto Maurizio Mao Pisani , già direttore di Seeyousound e presidente dell'associazione Choobamba, da poco nel gruppo di lavoro del Crime Festival che giusto in questo weekend vive la sua prima edizione virtuale. Pisani riprende l'idea - che arriva da Milano - di spettacoli dal vivo con il pubblico in automobile: insomma, una specie di live