Non ho nulla da aggiungere a quanto già avrete letto sul quarantunesimo Torino Film Festival, secondo e ultimo del governo Della Casa bis, presentato ieri a Roma. Nulla, se non una oggettiva constatazione e un affettuoso consiglio. Prima l'oggettiva constatazione: Steve Della Casa è cattivo. Spiego: solo una persona cattiva - anzi, perfida - poteva mettere in piedi un Festival tanto suntuoso (suntuoso, sia chiaro, nei limiti dei soldi disponibili: 1,4 milioni di budget a bilancio preventivo 2023, ma mi confermano che la cifra definitiva è 1,9 milioni), con ospiti di gran lusso e un programma così attraente. Ciò rappresenterà una pietra di paragone estremamente impegnativa per il prossimo direttore. Dubito che lo stesso Steve faticherebbe, nel 2024, a mantenersi a questo livello: ma nel 2024 il direttore sarà Giulio Base. Se non è una perfidia questa... E adesso l'affettuoso consiglio, che rivolgo all'esperto ingaggiato - e stipendiato - dal Museo del Cinema per curare, e s...
L'ANSiA della cultura torinese