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Visualizzazione dei post da maggio 3, 2020

LA MUSICA CHE CURA: UN'IDEA PER IL REGIO

Le idee, credo, sono nell'aria e sempre si incontrano, si collegano , si richiamano l'una con l'altra. Necessità simili implicano risposte analoghe, e oggi la necessità primaria della cultura è continuare a esistere e adattarsi a un mondo che è cambiato con un'accelerazione imprevedibile e drammatica, ma anche per alcuni versi affascinante perché aperta a sfide nuove, a orizzonti inesplorati. Più che mai sento parlare di una rinnovata concezione della cultura come cura della persona, intesa in senso tanto fisico quanto spirituale. Aspirazione antichissima, quella di una cultura terapeutica: ma adesso mi sembra tornare in primo piano. Questa lunga premessa serviva per spiegare - innanzitutto a me stesso - perché non mi stupisce leggere la proposta che Corallina De Maria, corista del Regio e animatrice della compagnia di iteatro d'ombre Controluce, e Laura Cosso, musicologa docente del Conservatorio di Milano, hanno sottoposto al Regio per non lasciare chiuso il T

LA FASE 2 DELLA CULTURA SECONDO VERRI

Paolo Verri: un piano strategico per far rinascere la cultura Il manager culturale Paolo Verri, torinese, già direttore di Matera 2019 e oggi direttore della candidatura di Volterra a Capitale italiana della cultura, ha rilasciato all'agenzia AGI un'intervista che riporto qui perché trovo piena di spunti di riflessione molto interessanti (i neretti sono miei). Ecco il testo: Produrre un po’ meno con un po’ più di qualità. Così Paolo Verri, artefice della realizzazione di Matera Caèpitale europea della cultura 2019, dopo aver ricoperto, tra gli altri, l'incarico di direttore del Salone del Libro di Torino dal 1993 al 1997, guarda alla “Fase 2” della cultura in Italia e parla della necessità di un “Piano strategico “ per il settore. “Quando ora parliamo di cultura – spiega all’AGI - parliamo di un universo molto ampio: andiamo da contenuti che consentono all’Italia di essere famosa nel mondo e attirare gente, penso ai grandi patrimoni museali, ai grandi artisti, fino

SALONE ON LINE: LA TRISTE CONSOLAZIONE DI MAGGIO

Nic Lagioia, direttore del Salone del Libro Oggi è stato annunciato il programma di Salone del Libro Extra , ovvero la versione on line - e di conseguenza, a parer mio, tristanzuola - della mancata edizione 2020 del Salone che si sarebbe dovuto tenere nei prossimi giorni al Lingotto. Dico tristanzuola perché per me, come per qualsiasi torinese innamorato di quella manifestazione, i giorni del Salone sono giorni di festa, una sorta di Natale laico, occasione di incontri, conoscenze, scoperte, e pure divertimento: una vacanza di primavera, insomma. Un regalo che ci facciamo ogni anno. E sinceramente non considero un gran regalo qualcosa che devo vedere su uno schermo, a meno che mi abbiano ragalato un dvd: è un po' come guardare in tv un documentario sulla Sardegna e raccontarci che siamo in vacanza al mare. Per non parlare del danno economico per l'intera economia cittadina: si sa che il Salone muove un giro d'affari attorno ai 6 milioni di euro . I primi colpiti so

VACIS: APPUNTI PER UN TEATRO TERAPEUTICO AL TEMPO DEL VIRUS

Il regista Gabriele Vacis qualche giorno fa ha proposto una via nuova per il teatro al tempo del virus ( qui il link al suo testo ): un'idea non conformista, come sempre quelle di Vacis, che ha suscitato un vivace dibattito nel mondo del teatro italiano, e anche all'estero. Vacis adesso mette a fuoco alcuni aspetti del suo progetto, con questa seconda lettera aperta che molto volentieri pubblico, rimandando le mie personali valutazioni al commento che scriverò per il Corriere di domani. riAprire i teatri / 2 Ringraziare, precisare, immaginare. Prima di tutto ringraziare. Grazie alle tantissime persone che continuano a condividere, commentare e criticare il  documento “riAprire i teatri”. Grazie a due maestri che ci hanno incoraggiato con parole bellissime: Eugenio Barba e  Giuliano Scabia. Ringrazio loro insieme a tutti quelli che ci hanno mandato e continuano a scriverci buoni consigli. Secondo: precisare. L’idea potrà partire quando sarà sano aprire i luoghi pubblici

RACCONTOPLURALE, UNA CALL PER ARTISTI AL TEMPO DEL VIRUS

Beh, nessuno ci aveva ancora pensato, ma direi che era necessaria, questa idea della Fondazione Crt per l'Arte di un bando per assegnare a 60 artisti piemontesi la somma di mille euro. Diciamocelo pure: la catastrofe che si è abbattuta sui nostri capini tutt'altro che innocenti ci ha messi alle strette; alcune categorie anche di più; e alcuni sono davvero alla disperazione. Ma quelli messi peggio sono gli artisti. Tutte le categorie boccheggiano e invocano aiuti; alcune li ottengono, altre le aspettano, altre ancora le sperano. Ma non esiste la categoria "artista" - difatti, se uno dice di fare per mestiere l'artista, in genere l'interlocutore insiste, sì, ok, ma di lavoro, per vivere, che fai? - e di conseguenza nei vari stanziamenti che vengono promessi da Stato, Regioni e quant'altri non c'è mai una voce "artisti". Naturalmente la call è rivolta agli artisti professionisti veri, non a quelli che vanno in giro a proclamarsi artisti e ta

PER "GIULIETTA" NIENTE TEATRO, MA ON LINE NE RESTA QUALCOSA

Valter Malosti, direttore di Teatro Piemonte Europa Anche l'ultimo spettacolo della stagione 2019/20 del TPE – Teatro Piemonte Europa è stato annullato. "Giulietta" di Federico Fellini con la regia di bValter Malosti e l’interpretazione di Roberta Caronia, in cartellone dall’8 al 17 maggio, non andrà quindi in scena (per il rimborso dei biglietti, le istruzioni sono qui sotto).  Ma dello spettacolo mancato qualcosa rimane, tra le pagine on line di "Fuori Quadro", rassegna sugli scambi tra cinema e teatro nata dalla nuova collaborazione tra Aiace e TPE; martedì 12 maggio alle 18 verrà infatti proposto un dialogo on line a cui interverranno Valter Malosti, regista e direttore di TPE, e Gabriele Rigola, docente di Storia, forme e modelli della sceneggiatura cinematografica dell'Università di Genova. L’appuntamento è dedicato, in occasione del centenario dalla nascita di Federico Fellini, al film "Giulietta degli spiriti" e allo  spettacolo che Ma

PER LOVERS ON LINE 18 MILA VISUALIZZAZIONI

La direttrice di Lover Vladimir Luxuria La versione on line di Lovers ha avuto un buon successo: dal 30 aprile al4 maggio i 17 film italiani a tema Lgbtqi messi a disposizione a titolo gratuito festival hanno avuto in totale 18.114 visualizzazioni. Risultato tutt'altro che malaccio, se considerate che l'anno scorso Lovers nelle sale del Massimo aveva totalizzato circa 27 mila presenze . E addirittura un trionfo al confronto con l'infelice e tormentata edizione del 2017 che aveva racimolato giustappunto 18 mila spettatori. Il problema, semmai, è che quei 18 mila spettatori del 2017 avevano comunque fruttato 15.846 euro d'incasso . Ma in tempo di virus si fa quel che si può. Per il vero Lovers 2020 toccherà attendere: quanto, non si sa. A marzo, quando si è deciso il rinvio, s'era parlato di "data da destinarsi nel 2020" . Oggi come oggi, io non ci giurerei più tanto, su quel 2020. E' pur vero che il Museo del Cinema si dà un gran daffare on line

ANCHE IL KAPPA NON SI FARA'

Com'era d'altronde prevedibile, anche il Futur Kappa Festival s'è arreso all'evidenza: con un messaggio sul sito del festival gli organizzatori hanno annunciato che l'edizione 2020 (in programma il 4 e 5 luglio al Parco Dora) non si farà, e l'appuntamento è rinviato al 3 e 4 luglio del 2021. Gli oltre 22 mila biglietti già venduti in tutto il mondo saranno validi per le stesse date l'anno prossimo, o a scelta per il 2022 ( qui tutte le Faq ).

TFF, UN OMAGGIO ALLA TORNABUONI

Il Tff ci conta: la trentottesima edizione del Torino Film Festival si terrà - almeno questa è la previsione - dal 20 al 2 novembre: e da oggi fino al 4 settembre sono aperte le iscrizioni per la selezione dei film in concorso. E' stato inoltre annunciato che il Festival dedicherà un omaggio a Lietta Tornabuoni, storico critico cinematografico de La Stampa, scomparsa nel 2011. L'omaggio sarà curato da Natalia Aspesi, che è entrata a far parte dello staff dei selezionatori del Festival . "L'edizione di quest'anno sarà molto influenzata dell'emergenza mondiale Covid-19 - dicono Stefano Francia di Celle e Florence Fedra Fateh, direttore e vicedirettore del Tff. - In questo momento in cui la resilienza diventa uno dei valori più importanti, pensiamo che il cinema, con la sua pluralità di voci, possa ben raccontare tutte le sfaccettature dell'umanità, grazie a un nuovo modo di collaborare basato sulla diversità e sull'innovazione". Per inviare i f

TEATRO RAGAZZI, MELANO ESCE DI SCENA

Graziano Melano aveva fondato il Teatro Ragazzi nel 2004 Dopo quindici anni alla direzione, oggi Graziano Melano lascia ufficialmente il Teatro Ragazzi e Giovani, che aveva fondato nel 2004 nella vecchia cabina dell'Aem di corso Galileo Ferraris trasformata in una sala consagrata allo spettacolo per i giovani e le famiglie. Il suo lavoro come direttore artistico ha fatto del TRG un modello di riferimento per i teatri ragazzi a livello europeo. Tra i fondatori, nel 1976, del Teatro dell'Angolo, nella sua lunga carriera artistica e culturale, Graziano Melano è stato autore, attore, regista di spettacoli per ragazzi presentati in vari paesi del mondo. È stato membro di comitati direttivi di organizzazioni e progetti internazionali, presidente dell'Assitej/Atig Italia per venti anni, docente di Teatro di Animazione al Dams e coordinatore di progetti europei (TransEuropeTheatre, Terre Comuni-Terres Communes), ideatore dei festival Giocateatro e The Children's World. Qu

LIBERTA' VIGILATA. MA ANCHE NO

Penultima puntata oggi sul Corriere del reportage da casa mia nel tempo del lockdowon. Come al solito, qui  c'è il link . Stamane ho fatto un giretto in città per rendermi conto di quel che succede, e in particolare per assicurarmi che tutti rispettino le regole, giusto per evitare di impestarci nuovamente gli uni con gli altri. Domani relazionerò, e sarà l'ultima puntata della serie.  Posso comunque anticipare che quanto ho visto non mi ha convinto un granché: ragion per cui ho deciso, in piena autonomia, di non fidarmi, e proseguire il mio personale autoisolamento. Questo fino a che il prossimo mio non avrà ben digerito le norme di sicurezza, o in alternativa fino alla ripresa del lockdown totale che temo sia il naturale sbocco della situa qualora non tutti capissero presto e bene l'antifona.  Ma trattandosi di una mia scelta personale, e non una condizione comune, cesserò da domani di scriverne sul giornale. A questo punto sono esclusivamente - come diciamo noi a Oxford