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Visualizzazione dei post da marzo 10, 2019

LA FONDAZIONE DELLO SGANASSONE: CHI PRENDE GLI SCHIAFFI E CHI LI DA'

Ieri in Commissione cultura, presieduta dall'assessore supplente Massimo Giovara , la maggioranza cinquestelle ha bloccato l'approvazione delle modifiche allo Statuto necessarie per trasformare la Fondazione Torino Musei in Fondazione Piemonte Torino Musei. Il progetto quindi si arena. Forse definitivamente. Potrà semmai essere ripreso dalla prossima giunta regionale. Ma anche no. Dal punto di vista procedurale, il no dei cinquestelle ci sta: si basa infatti sulle disposizioni di legge in materia di enti locali, che attribuiscono ai consigli comunali la competenza esclusiva in alcune materia, fra cui la stesura e la modifica degli statuti di fondazioni partecipate. In questo articolo sul Corriere di oggi spiego per filo e per segno la faccenda. In concreto, però, mi sembra di leggere neppur troppo fra le righe un messaggio politico chiaro in ciò che è avvenuto ieri. Le modifiche allo Statuto erano state concordate con gli altri soci della Ftm dall'assessore Leon, che a

SOTTODICIOTTO: PORTATECI I RAGAZZI, FA BENE ANCHE A VOI

"Popeye Meets Sindbad The Sailor" è uno dei tre cartoon classici presentati oggi E' stata una piacevole inaugurazione, quella di Sottodiciotto ieri sera al cinema Massimo. Sala piena, pochi salamelecchi, niente politici, ottimo film - "Dafne" dell'esordiente Federico Bondi, reduce dai successi della Berlinale - e la scoperta di una protagonista straordinaria, la trentacinquenne neo-attrice Carolina Raspanti, una peperina con la sindrome di Down e l'allegria delle persone belle. Il film merita, se potete andate a vederlo: sarà al Fratelli Marx dal 21 di marzo, solo per una settimana.  Insomma: si stava proprio bene ieri sera al Massimo, come sempre accade con Sottodiciotto, un festival - non mi stancherò mai di ripeterlo - ogni anno più indispensabile (anche se qualche media non sembra rendersene conto). Ma ieri è stato speciale perché per un felice caso del destino era la sera di un giorno speciale, il giorno della manifestazione dei ragazzi per

DOMANI AL VIA SOTTODICIOTTO 20

Ricevo e volentieri pubblico:   La 20 ma  edizione di  Sottodiciotto  Film  Festival  & Campus   si  inaugura domani, venerdì 15, in serata (alle  ore  20 , al  Cinema Massimo -   MNC , Sala Cabiria) con  l’ anteprima nazionale   di   Dafne ,  lungometraggio  di retto da  Federico Bondi.   D istribuito dall ’ I stituto  Luce  Cinecittà , in uscita nelle sale il 21 marzo,  il film  vede  protagonista , al suo  esordio davanti alla macchina da presa, Carolina  R aspanti, una della 40mila persone che in Italia  convivono con la sindrome d i  Down . A ffiancata da Antonio Piovanelli ,  la   neo-attrice  romagnola  interpreta nel film la parte  di Dafne, spiritosa ed esuberante trentacinquenne con un lavoro (alla Coop, come nella vita reale) che le piace, amici  e colleghi  che le vogliono bene ,  genitori  affettuosi  con cui convive .  La mort e  improvvisa della madre (Stefania Casini), però ,  spezza gli equilibri familiari:  Dafne si troverà, infatti, non solo ad affrontare   il dr

IL TJF E IL MISTERIOSO CASO DEL FESTIVAL DIMENTICATO

Da sinistra: Diego Borotti (direttore dei festival Tjf e Anteprima Tjf Piemonte, membro del direttivo del Consorzio Piemonte Jazz), Antonella Parigi (assessore regionale alla Cultura e Turismo), Matteo Negrin (direttore di Piemonte dal Vivo), Fulvio Albano (direttore del Consorzio Piemonte Jazz), Francesca Leon (assessore comunale alla Cultura), Giorgio Li Calzi (direttore dei festival Tjf, Anteprima Tjf Piemonte e Chamoisic) La fretta è cattiva consigliera. L'altro ieri ho scritto di fretta il post sull'espansione regionale del Torino Jazz Festival : ho sottolineato ancora una volta l'assoluta egemonia sul Tjf del Consorzio Piemonte Jazz, ma ho anche riconosciuto che nella programmazione della nuova rassegna "Anteprima Tjf Piemonte" sono state coinvolte le altre realtà significative che promuovono il jazz nel resto della regione, alcune delle quali peraltro non aderiscono al Consorzio. Accecato dalla maledetta fretta, non ho fatto però caso a una singolare -

IL MUSEO EGIZIO NON E' A TORINO

Da oggi al Museo Egizio  c'è una mostra straordinaria. Si intitola "Archeologia invisibile" . Mi ha lasciato senza fiato.  Non sembra neppure di stare a Torino, tanto quella mostra è piena d'intelligenza e ideazione e innovazione ed è meravigliosamente diversa da tante mostre stinfie e banali che facciamo a Torino, dove ultimamente se ci sforziamo di inventarci una mostra intelligente e ideativa e innovativa il massimo risultato è una mostra sui Macchiaioli. "Archeologia invisibile" racconta cos'è oggi un museo, e che cosa fa un museo: intendo dire un museo serio, di respiro e prospettive internazionali, che non è soltanto un posto dove si espongono un po' di oggetti più o meno rari, belli o preziosi; bensì un santuario della ricerca, un luogo dove scienza e umanesimo si incontrano per esplorare il passato e capirlo e narrarlo. La mostra dell'Egizio racconta gli oggetti che il passato più remoto ci ha tramandato, scatole del tempo da decifrar

AL REGIO AUMENTANO ANCHE GLI INCASSI. L'ANALISI SUL CORRIERE

Come da espressa richiesta del 1° marzo u.s. la direzione del Teatro Regio ha diffuso i dati degli incassi dei primi cinque mesi della stagione 2018/19 (ottobre-febbraio) comparati a quelli dello stesso periodo del 2017/18. Qui sopra vedete la tabella con tutti i numeri. Sono numeri positivi, che certificano un aumento significativo sia degli incassi, sia degli spettacoli. L'aumento degli spettatori è già stato ampiamente reso noto e commentato in precedenza.  Poi, sapete come sono fatto: a me i numeri piace analizzarli. Così mi sono armato di santa pazienza e ho tirato giù un po' di calcoli. Il risultato del mio lavoro da piccolo ragioniere è abbastanza interessante, e lo potete leggere stamattina sul Corriere di Torino. Oppure nel sito del Corriere a questo link  https://torino.corriere.it/cultura/19_marzo_13/torino-teatro-regio-ci-dica-quanto-ha-speso-2676e292-4586-11e9-84eb-0118ce37142a.shtml .

REDIVIVI E NUOVI DIVI

Direttori sul palco: da sinistra Borotti, Albano, Li Calzi e Negrin Sarò ripetitivo; ma ogni volta che li vedo lì, sotto il mio naso, non riesco a non stupirmi. Mi viene in mente Lazzaro. Ma qui siamo oltre: due anni e mezzo fa, nell'autunno del 2016,  il Torino Jazz Festival era ufficialmente defunto , e la Fondazione Cultura ir-re-vo-ca-bil-men-te destinata alla chiusura . E invece eccoli qua, i resuscitati. Me li ritrovo davanti in una bella mattina di marzo del 2019, più vivi e pimpanti che mai: il Torino Jazz Festival in pieno rigoglio, intento a espandersi a tutto il Piemonte con un cartellone, "Anteprima Torino Jazz Festival Piemonte" , che porterà concerti - musicisti  locali, ospiti stranieri, e molte produzioni del Festival stesso - in una dozzina di città della regione; e la Fondazione Cultura, ringraziata e onorata come massima artefice del progetto. Le cose cambiano, lo so. Ma sarò libero di stupirmi, e di percularli  un po', i nostri so-tutto-io: alm

IL PAPOCCHIO DEI MANIFESTI: ANCHE STAVOLTA NON SE NE ESCE

Povera Francesca. Non si risolve il papocchio delle affissioni Stamane la Commissione cultura ha esaminato, e inviato all'approvazione del Consiglio comunale, una "modifica al Regolamento comunale sulle affissioni n. 148" che, detta così, pare una banale incombenza burocratica; e invece avrebbe consentito alla povera Francesca Leon di onorare un remoto impegno d'onore.  Presto e bene, si sa, di rado avviene: e da qualche tempo a Torino non sempre avviene bene, e spesso non avviene mai. Difatti oggi pomeriggio in Consiglio la modifica al regolamento non è stata votata: la maggioranza cinquestelle, per bocca del consigliere Giacosa, ha chiesto e ottenuto un rinvio per "approfondimenti". Adesso vi spiego. La tragicomica vicenda s'inizia il 30 marzo 2017 quando nostri baldi zuavi della maggioranza comunale, infervorati nella loro diuturna lotta contro il vil profitto, eliminano con voto unanime lo sconto del 50 per cento sulle affissioni che veniva in

IN CERCA DEL DIRETTORE: NON C'E' DUE SENZA TRE, AL MUSEO CI RIPROVANO

Il presidente Sergio Toffetti Ci riprovano, per la terza volta. Fosse mai che prima o poi riescano a dare un direttore al Museo del Cinema, che ne è privo dal dicembre del 2016 . Il primo tentativo fallì perché il prescelto, Alessandro Bianchi, non era di gradimento del Comune pentastellato in quanto "vicino al pd" . Ritentarono nel 2018 e quella volta scelsero Alessandro Moreschini, che rifiutò per non perdere il suo sicuro impiego statale : s'era candidato, poi s'è fatto due conti in tasca e ha rinunciato.  La farsa finora ci è costata 81.254 euro in inutili bandi curati da agenzie specializzate. Stavolta il presidente del Museo Sergio Toffetti ha promesso un bando snello e low cost e a quanto pare ha mantenuto l'impegno: il nuovo avviso per la selezione del direttore è stato pubblicato oggi sul sito del Museo del Cinema ( eccolo qui ) e delinea la figura di un manager con specifiche competenze in campo cinematografico, compresa l'organizzazione di fes

I VINCITORI DEL GLOCAL

Ricevo e volentieri pubblico: Stasera, domenica 10 marzo, si conclude la 18ª edizione del gLocal Film Festival di Torino , dopo 6 giorni di rassegna che hanno portato in sala 59 film. La serata di PREMIAZIONE vedrà assegnare i premi delle sezioni competitive SPAZIO PIEMONTE e PANORAMICA DOC che, rispettivamente, hanno visto in gara 20 cortometraggi e 6 documentari. Le sezioni, cardine del festival, sono riservate ad opere di autori piemontesi o che hanno scelto il Piemonte per le riprese o realizzate da case di produzione locali. PANORAMICA DOC La giuria composta da  Eugenio Allegri, Daniela Persico e Daniele Segre , assegna PREMIO TORÈT – ALBERTO SIGNETTO PER IL MIGLIOR DOCUMENTARIO (2.500 €) dedicato al ricordo del regista e amico, che rappresenta l’impegno di questo premio My Home, in Libya  di Martina Melilli MOTIVAZIONE. Grazie a uno sguardo delicato e intuitivo attraverso cui il presente richiama la Storia del nostro Paese, il film affronta un rimosso storico u