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Visualizzazione dei post da maggio 16, 2021

TEATRO RAGAZZI, LA COLLABORAZIONE CONTINUA

I soci fondatori-promotori del TRG-Teatro Ragazzi e Giovani hanno diffuso una nota in merito alla loro decisione di recedere dalla Fondazione. Nel comunicato si ripercorrono le tappe che hanno portato alla nascita della Fondazione, e la sua successiva attività. Ma l'elemento nuovo rispetto a quanto scritto nei giorni scorsi sta nell'affermazione che il recesso " non segna un punto di arrivo. Ciò soprattutto vale per i rappresentanti delle compagnie Assemblea Teatro, Onda Teatro e Unoteatro, le cui imprese sono impegnate, come e più di sempre, nel lavoro di produzione, ricerca e rinnovamento generazionale, in un contesto di rapporto progettuale con la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani " .  In altre parole, Assemblea Teatro, Onda Teatro e Unoteatro non bruciano i ponti: la collaborazione continua. Ecco il testo completo della nota: I Soci Fondatori Promotori della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus inviano questa nota, ritenendo utile ripercorrere alcuni tratti

RAGAZZI, CHE SCAZZI AL TEATRO RAGAZZI!

Alberto Vanelli Pensavo che fosse Shakespeare, e invece era Pirandello. E se era Shakespeare, era "Molto rumore per nulla", non "Riccardo III". Insomma, ieri arriva nelle redazioni il volantino sindacale dei lavoratori della Fondazione Casa Teatro Ragazzi e Giovani (per gli amici Trg, da non confondere con la Tgr della Rai) che denunciano "le insane e miopi politiche di regresso che stanno aggredendo i fondamenti di questa realtà culturale che è patrimonio della Città, della Regione e riconosciuta a livello europeo come circuito culturale di primaria importanza". Ellalà, pensa uno. Qui sta capitando un pandemonio. Più che un comunicato sindacale, sembra la cronaca di una catastrofe: "Siamo venuti a conoscenza - c'è scritto - di operazioni che si delineano come una pericolosa sofisticazione delle finalità intrinseche della Fondazione stessa, alterandone la natura senza una visione coerente con le finalità sociali che la fondano, così come previsto

REALTA' VIRTUALE E SANGUE BLU

"Cine VR": le due nuove salette del Museo Torino è una città aristocratica. E quando nelle vene scorre il sangue blu, non si prescinde da una rigida etichetta. Ad esempio, non è educato parlare di soldi.  In quanto plebeo, io tendo a dimenticare certe regole della gente dabbene. Stamattina ci sono ricascato, durante la presentazione delle due nuove salette per la Realtà Virtuale con le quali il direttore del Museo del Cinema De Gaetano ("principale fautore del progetto", si affretta a precisare il precisatore incaricato, tale Rodomonti di Raicinema) intende proiettare la Mole nel futuro (ogni calembour è voluto). Insomma, costoro sollecitano le domande dei giornalisti, e io domando quanto sia costato allestire le due salette, e quanto l'acquisto dei quaranta visori per la VR. Alla terragna domanda De Gaetano prontamente replica con la rassegnata ironia di un Cavaliere dell'Ordine della Giarrettiera apostrofato da un vile marrano: "Ecco, si parla del fu

POLO DEL 900, LA FAMIGLIA CRESCE

Ricevo e volentieri pubblico: Sale a 26 il numero degli enti partner del Polo del 900.  Q uattro nuovi enti sono stati chiamati a partecipare, sia pure come non residenti, alle attività del Polo.  Le new entries sono l'Arci Torino, con i suoi 65.000 soci e più di 150 realtà associative a Torino e dintorni; l'Associazione culturale Twitteratura specializzata in innovativi percorsi di audience engagement e promozione della lettura attraverso il social reading; il Centro Einstein di Studi Internazionali dal 1965 impegnato nell’elaborazione di ricerche, idee, studi, occasioni di dibattito sull’unità europea e mondiale e infine la Fondazione Bottari Lattes che intorno alla figura di Mario Lattes costruisce la sua programmazione culturale, promotrice del prestigioso Premio Internazionale Lattes Grinzane. Casse di risonanza sul territorio, le nuove realtà con le proprie peculiarità ed esperienze andranno a rafforzare e diversificare il programma culturale del Polo, in rete con gli alt

LE BUONE OPERE DEL REGIO

Ricevo e volentieri pubblico: Parla la lingua della solidarietà e dell’inclusione "La traviata" di Verdi in scena mercoledì 19 maggio alle ore 15. Il Teatro Regio ha sposato immediatamente la proposta dell’Arcivescovo di Torino, Monsignor Cesare Nosiglia e ospiterà in sala cittadini appartenenti alle fasce più fragili della società, accompagnati dall’Arcivescovo. Questa iniziativa si è tradotta in realtà grazie alla generosità della famiglia Buono Lopera, Socio Fondatore del Regio, che ha acquistato i biglietti, aiutando quindi anche il Teatro nella ripartenza. Intanto, ad oltre un mese dal concerto di solidarietà che il Regio ha offerto in aiuto ai profughi in Bosnia-Erzegovina, le organizzazioni coinvolte (Caritas Italiana, Croce Rossa Italiana e IPSIA-ACLI) hanno fatto sapere che l’aumento delle donazioni per i loro progetti è stato sensibile, grazie all’effetto del concerto e all’attenzione sollevata.

CINEMA CONTROCORRENTE: PIENA OCCUPAZIONE SUI SET

Paolo Manera, direttore di Film Commission Nell'anno durissimo di pandemia, in Piemonte c’è un settore produttivo che non teme licenziamenti, e semmai la crisi è di segno inverso: scarseggia la forza lavoro. È il settore delle produzioni audiovisive: film, serie tv, ma anche documentari, spot, cortometraggi. I set si moltiplicano, e in questo momento trovare una location manager, un truccatore, un tecnico specializzato è un problema. «Un gioioso problema» mi dice Paolo Manera, il direttore della Film Commission Torino Piemonte. E ci credo: sono vent’anni che Film Commission si sbatte su tutti i fronti per arrivare a un simile risultato. Con alti e bassi, a seconda dei budget a disposizione. «Abbiamo vissuto periodi complicati — aggiunge Manera — ma nel 2018 ci siamo ripresi, il 2019 è stato l’anno del record di produzioni, e nel 2020 nonostante il covid il settore in pratica si è fermato solo a marzo e aprile, da maggio sono ripartite le produzioni più leggere, da giugno anche le s