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Visualizzazione dei post da aprile 12, 2020

CHE FARE? GIPO HA UN'IDEA: SPETTACOLI A DOMICILIO

Gipo Di Napoli: "Cultura a domicilio, casa per casa" L'altro ieri ho presentato qui sul blog due interventi - il primo del presidente di Piemonte Movie Alessandro Gaido, il secondo del direttore artistico di Hiroshima mon Amour Fabrizio Gargarone - a proposito di quello che è il problema dei problemi, oggi, per l'intero settore dello spettacolo: come sopravvivere e adattarsi alle condizioni di vita "in sicurezza" cui dovremo sottoporci tutti almeno finché qualche benefattore dell'umanità non avrà inventato il benedetto vaccino. Il momentaneo - beh, neppur troppo momentaneo... - choc della chiusura dei cinema, dei teatri, dei locali è stato fronteggiato finora con il ricorso alla rete, in una miriade di iniziative on line che hanno in genere riscosso l'apprezzamento del pubblico: peccato che l'on line non preveda biglietteria, mentre gli artisti hanno il pessimo vizio di mangiare almeno due volte al giorno, se possibile. Ieri Gipo Di Napo

PER CINEMAMBIENTE 40 MILA SPETTATORI ON LINE

Ricevo e volentieri pubblico: Avviata lo scorso 3 aprile , sta riscuotendo notevole successo “CinemAmbiente a casa tua”, la rassegna online di film green promossa dal Ministero dell’Ambiente e dal Festival CinemAmbiente. I primi titoli proposti in streaming – "L’elemento umano" di Matthew Testa, "La bugia verde" di Werner Boote, "Dusk chorus" di Nika Šaravanja e Alessandro d'Emilia, "Oceani, il mistero della plastica scomparsa" di Vincent Perazio – in meno di due settimane hanno registrato 33.940 accessi unici, per una platea stimabile in oltre 40 mila spettatori. Grazie all’adesione all’iniziativa di altri registi e distributori che hanno messo a disposizione gratuitamente le loro opere, la rassegna prosegue nelle prossime settimane con una seconda tranche di otto film, diffusi con le modalità dei precedenti. Ogni tre giorni sarà proposto un nuovo titolo, visibile gratuitamente sul sito di CinemAmbiente ( www.cinemambiente.it ), selezionato

LA SINDROME DI FERRAGOSTO (DAL VOSTRO INVIATO A CASA SUA)

Credo di essere l'unico essere umano sul pianeta che teme la fine della quarantena (per me quasi cinquantena...). La mia non è follia da isolamento, bensì una curiosa sindrome che definisco sindrome di Ferragosto, in quanto da sempre mi coglie quando s'approssima la fine dell'estate: qualcosa di molto leopardiano, lo ammetto, che ha a che fare con la "tristezza e noia" della sera del dì di festa, allorché ciascuno al travaglio usato in suo persier fa ritorno. Non sono talmente idiota da non vedere quanto l'assurda situazione che viviamo ci abbia devastati, economicamente e psicologicamente; ma l'innaturale sospensione della vita "normale" ha sospeso non solo le gioie della normalità, ma pure le rotture di palle infinite che ci tormentano nel nostro faticoso quotidiano. Persone e incombenze moleste sono scomparse dall'orizzonte, e vi confesso che la coda davanti alla farmacia mi appare comunque meno afflittiva di un appuntamento con il comm

CULTURA: DAL COMUNE UN PIANO MARSHALL DI BELLE PAROLE

Stamattina la giunta comunale  ha approvato  una delibera (numero 946/045) con le prime misure a sostegno della cultura. Questo mi scrive l'ufficio stampa municipale; e io non ho motivo di mettere in dubbio la buona volontà della giunta di sostenere un settore tanto fragile e che sta subendo danni gravissimi, tali da mettere in discussione la sopravvivenza stessa di molte imprese medio-piccole, specie dello spettacolo dal vivo. Purtroppo il Comune può fare ben poco di concreto: i fondi di cui dispone non gli consentono nessuna generosità, e le migliori intenzioni si concretano in dichiarazioni ben confezionate, la cui concretezza è quella dei sogni. Semmai infastidisce che provvedimenti tutt'al più compassionevoli vengono definiti "m isure concrete di sostegno". La principale di tale "misure concrete" sembra essere l'aver autorizzato "forme di dilazione del pagamento dei canoni degli immobili della Città concessi agli enti no profit". Ini

IL CONSIGLIERE NEL SUO HABITAT NATURALE (DAL VOSTRO INVIATO A CASA D'ALTRI)

Se non avete Sky, i soliti film che girano di continuo sui canali gratuti vi hanno stufato, e i talk show catastrofisti sul coronavirus vi escono dagli occhi e vi scombussolano la digestione, fate come me: non perdetevi gli show settimanali delle videosedute dei consigli comunale e regionale. E' un intrattenimento sano, insolito e dilettevole per grandi e piccini, che consente di meglio conoscere nell'intimità personaggi singolari e spesso stravaganti. Racconto la mia personale esperienza di inviato, questa volta non a casa mia ma a casa d'altri, nell'articolo di oggi su Corriere ( questo è il link ).

E ADESSO CHE SI FA? DOPO LA PAURA, E' IL MOMENTO DELLE IDEE

Per una curiosa coincidenza, casuale ma just in time, oggi mi sono arrivati due segnali di qualcosa di nuovo che sta accadendo là fuori, e che riguarda da vicino il mondo - che mi è particolarmente caro - dello spettacolo. Un settore, sappiamo bene, che soffre come altri, e più di altri, le conseguenze del lockdown ; e che sarà senza ombra di dubbio l'ultimo a ripartire, ammesso che sopravviva fino a una ripartenza che appare non soltanto lontana ma soprattutto molto nebulosa. Al momento nessuno ha ben chiaro quando, e come, potremo tornare a frequentare i teatri, i cinema, i concerti in "piena sicurezza"; almeno finché non raggiungeremo una ancora remotissima vaccinazione di massa. Chi rischia il crollo, diciamo pure l'estinzione di massa, sono in particolare le strutture medio-piccole che, come sapevamo fin dall'inizio della crisi , dispongono di riserve economiche limitate, e non possono resistere a lungo se manca un pubblico pagante, e quindi fisicament

MUSICA PER FILM: UN INCONTRO ON LINE

Ricevo e volentieri pubblico: In attesa della ripresa della normale attività didattico-formativa e dei corsi in presenza rivolti alla cittadinanza, sospesi a causa dell’emergenza sanitaria da covid 19, Aiace Torino propone, venerdì 17 aprile, un incontro online, ad accesso libero, con Max Viale, fondatore della rock band torinese Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo. Intitolato “Filming the sound”, l’appuntamento formativo a distanza è dedicato all’analisi delle varie fasi di creazione del progetto sonoro di un film (dall’ideazione alla finalizzazione, ovvero al missaggio in dolby surround) attraverso la visione di trailer e sequenze tratte dai film di Susanna Nicchiarelli, con cui i Gatto Ciliegia collaborano ormai da oltre un decennio. L’incontro, della durata di un’ora, sarà ospitato sulla piattaforma Zoom e articolato in due sessioni di 30 minuti (alle ore 18 e alle ore 18.50), con un numero massimo di 30 partecipanti ciascuna. Per partecipare è sufficiente collegarsi, nell’orari

POTEVA ANDARMI PEGGIO (DAL VOSTRO INVIATO A CASA SUA)

Rieccoci. Spero che abbiate trascorso una buona Pasqua e una tranquilla Pasquetta. Io ho ripreso il mio quotidiano appuntamento sul Corriere, con le piccole cronache dell'inviato a casa sua. Nel reportage pubblicato oggi ( questo è il link ) racconto la mia Pasqua solitaria ma tutto considerato gradevole. Ho imparato ad apprezzare quel poco che mi posso permettere, pensando che poteva andarmi peggio: dei quattro cavalieri dell'Apocalisse, la pestilenza mi fa ancora meno paura della morte, della guerra, e pure della carestia. Vabbé, anche 'sta Pasqua ce la siam tolta dai maroni. Tiremm innanz. E per chi se lo fosse perso, linko qui il video di "Pasquarantena", il geniale inno che mi ha rallegrato quest'assurdo weekend.