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Visualizzazione dei post da maggio 22, 2022

IL MARINATORE DI PREVIEW

La squadra di Sarah Cosulich (la direttrice è la quinta da sx, la sesta è la presidente Ginevra Elkann) Voglio scusarmi con gli organizzatori di mostre, spettacoli e pubblici eventi: mi accade con crescente frequenza di disertare, benché invitato e talora sollecitato, presentazioni, conferenze stampa e preview assortite.  Credetemi: non è che - per quanto può valere la mia opinione - io sottovaluti le vostre iniziative. Ma, come dicevo a un organizzatore deluso, voi siete tanti e io no. Non posso sdoppiarmi, e non ho voglia di sbattermi su e giù per Torino senza una concreta necessità, dato che spesso le stesse informazioni date in conferenza stampa posso ricavarle dai comunicati restandomene tranquillo nella mia comoda casetta. Tanto più che si tratta, in genere, di informazioni che non mi servono: forse sarà sfuggito ai più, ma ciò di cui mi occupo non sono le notizie, sono le idee (talora la mancanza di idee...). Faccio cose diverse, ecco tutto. Né sul blog, e neppure sul Corriere,

FESTIVAL E FENOMENI PARANORMALI: IL CASO TORINO

Gli Anteloper domenica in concerto al Bunker e in diretta su Rai Radio3 (ph. Z. Kobrinsky) Poiché, a quanto sostengono gli Inebriati dell'Eurovision, Torino non ha un Grande Festival Musicale di Respiro Internazionale (ma adesso ci pensano loro, siamo a posto... ), ho individuato uno straordinario fenomeno paranormale:  i grandi festival musicali torinesi di respiro internazionale  (che secondo gli scienziati comunali ancora non esistono) continuano a mietere riconoscimenti, ovviamente internazionali. Dopo Club to Club, inserito dall'autorevole Pitchfork   nella lista dei più attesi festival internazionali del 2022 , adesso tocca a Futur Kappa, che ritroviamo, unica manifestazione italiana, nella guida ai cinquanta più importanti festival nella storia presente e passata della musica, redatta dal giornalista e dj inglese Oliver Keens (i particolari li potete leggere sul Corriere di oggi o a questo link ). Vabbè, so' regazzi, tra Salone e Eurovision gli è andata di stralusso

CINEMAMBIENTE AVEVA RAGIONE. MA CHE VE LO STO A DIRE?

Los Tres Caballeros (Ghigo, Capizzi & De Gaetano) discutono del futuro del Pianeta Ogni anno, all'approssimarsi di CinemAmbiente, scrivo che i fatti stanno purtroppo dando ragione a Gaetano Capizzi, fondatore del Festival nel 1998 quando ecologia e ambientalismo apparivano, ai più, come vezzi salottieri o insidiosi stratagemmi criptocomunisti per minare le basi del capitalismo. Ieri - presentazione del venticinquesimo CinemAmbiente, in cartellone al Massimo dal 5 al 12 giugno - era il 24 maggio; e spero proprio che l'esercito non marciasse perché avrebbe rischiato una sincope, considerato che faceva un caldo da luglio; ma un luglio caldo caldo. Sudare di maggio vale più di mille parole, per spiegare a che punto stiamo con l'orologio dell'estinzione. Pertanto mi sembra superfluo dilungarmi sul senso di CinemAmbiente: festival che fin quando ha potuto ci ha messi in guardia sulla nostra autolesionistica stupidità; e negli anni a venire, temo, registrerà fedelmente il

DIARIO DEL SALONE: UNA NUOVA SPERANZA (SE L'IMPERO DEI CRETINI NON COLPISCE ANCORA)

Arrivederci e grazie: la gang del Salone festeggia e saluta applaudendo con la lingua dei segni Centosessantottomilasettecentotrentadue visitatori. Già domenica si capiva che l'asticella dei 150 mila era superata ; alla vigilia il presidente Biino aveva scommesso sul raggiungimento di quota 161 mila. Il Salone ha fatto di più, molto di più, con i suoi 168.732 visitatori certificati. Sabato scorso c'è stato il picco assoluto di presenze nelle 34 edizioni della manifestazione: beh, ce n'eravamo accorti, nei corridoi s'ingarbugliavano ingorghi che manco al nodo di Bologna in un giorno da bollino nero; le code alle biglietterie annichilivano quelle davanti ai cessi dell'Oktoberfest; e peraltro anche raggiungere i cessi del Lingotto era impresa di lunga durata e per vesciche forti. Comunque, a  parte i drammi degli e delle incontinenti, è andato tutto bene, compatibilmente con la massa di persone da gestire.  Il risultato finale ci pone di fronte a un impegno gravoso per

DIARIO DEL SALONE: IL GIORNO DEI GIORNI

Ultimo giorno di Salone, che conta poco perché da sempre il lunedì è dedicato agli addii e a tirare le somme: ma già da ieri è lampante che l'asticella delle 150 mila presenze è stata superata, il Salone è di nuovo alive & kicking alla faccia di chi per tanti anni gli ha voluto male. Ieri non ho scritto, per scelta. Scrivere avrebbe implicato occuparmi della miserevole storia di merda nel ventilatore. In certi casi, se ne parli i cattivi hanno già vinto perché è proprio quello che cercano: spargere merda fingendo moralismi pelosi e calcolando quanto lo spargimento gli renderà in ascolti. Ho deciso di non stare al gioco. E mi rallegra constatare nessuno ci è stato: ciò significa che il trucco è scoperto, e la gente per bene non gioca più. A spiegare la storia, peraltro, ha provveduto il diretto interessato con un post che linko qui e che mi sembra, oltre che un'ottima pagina di scrittura, la pietra tombale su metodi che magari una volta sembravano innovativi e persino spiri