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Visualizzazione dei post da marzo 1, 2020

CIRIO SI IMPEGNA A PAGARE GLI ARRETRATI, LA CULTURA SPERA

Cirio & Co durante la conferenza stampa Abbiamo due notizie, una buona e una cattiva. Vi do subito quella buona, ce n'è bisogno: dovrebbero finalmente arrivare i soldi per pagare gli arretrati alle imprese, agli enti e alle associazioni che vantano dei crediti - spesso lungodegenti - con la Regione. Oggi Cirio ha annunciato che hanno trovato 200 milioni per saldare subito il dovuto , a beneficio di "tutti i settori". Beh, quei ritardi dei pagamenti - spesso di due o tre anni - sono il peggiore dei tanti cappi che già in tempi normali strangolano il lavoro culturale per via di  quel meccanismo perverso che più volte ho avuto modo di illustrare  e che ha mandato a puttane i conti di tante istituzioni in apparenza inaffondabili, dal Salone del Libro al Regio . Se davvero gli arretrati verranno saldati - anche alle associazioni e alle piccole imprese del settore, mi raccomando - beh, sarà  la pioggia nel deserto, un provvedimento che si aspettava come l'avvent

STOP A RAFFICA, IL MUSEO DEL CINEMA VA AVANTI MA PER LOVERS HA IL PIANOB

Il trio della Mole: Enzo Ghigo, Vladimir Luxuria e Mimmo De Gaetano Il Museo del Cinema è aperto, come tutti i musei. I visitatori non sono molti - 3-400 al giorno, mentre la media "normale" sfiora i duemila - ma alla Mole tengono duro, seppur con il motore al minimo, in attesa di tempi migliori. E' aperto anche il cinema Massimo , che da oggi ospita "Nouvelles Mythologies. Nuove Mitologie" ,  diciassettesima edizione delle “Journées du cinéma québécois en Italie / Le giornate del cinema quebecchese in Italia”: otto film, di cui sette in anteprima italiana, espressione di un cinema franco-canadese. E, sempre al Massimo, è confermata per lunedì 9 alle 21 (seppure con capienza ridotta a 150 persone) l'anteprima di "Gli anni amari" di Andrea Adriatico organizzata dal Lovers Festival , con successivo dibattito a cui interverranno il regista, il direttore del Museo De Gaetano e la direttrice di Lovers Vladimir Luxuria. Lovers rappresenta la pr

GLOCAL RINUNCIA, TEDACA' CI PROVA, IL SALONE VA AVANTI

Gabriele Diverio, direttore di Glocal Cronache dalla cultura nel tempo del coronavirus. Notizia brutta, ma prevedibile, quella che mi arriva dal Glocal Film Festival : dopo i tentativi d'ottimismo dell'altro giorno , ieri lo staff si è arreso all'evidenza, e ha deciso di sospendere il festival in programma dal 12 al 16 marzo. A prescindere da un'eventuale chiusura dei cinema, gli organizzatori hanno ritenuto di non poter garantire il rispetto delle distanze di sicurezza fra gli spettatori, e per senso di responsabilità hanno con grande amarezza gettato la spugna.  "Avremmo voluto che l'apertura di questa nuova edizione fosse una festa per tutta la città: concentrare in una data, una sala e un film, il preciso momento in cui ripartire tutti insieme e con entusiasmo, dopo le sospensioni e gli annullamenti iniziati a febbraio - dice il direttore Gabriele Diverio . - Vogliamo rassicurare i registi, le case di produzione, i giurati, gli ospiti e gli sponsor che

LA CULTURA RESISTE IN STREAMING

Olivia Manescalchi in "Madres" stasera in diretta sulla pagina Fb del Baretti Cominciamo con le buone notizie, quelle della resilienza . Il cineteatro Baretti resiste. Lo spettacolo "Madres" previsto per questa sera andrà in scena regolarmente, ma a porte chiuse: potrete vederlo in diretta alle ore 21 sulla pagina Facebook  CineTeatroBaretti . Con  Satispay sarà possibile fare una donazione che aiuterà il Baretti a sostenere le spese per la diretta e per questo periodo difficile. Per favore, non fate i braccini. L'ho detto e lo ripeto : è il momento di dimostrare che alla cultura teniamo davvero, e non lo diciamo soltanto per tirarcela da intellettuali. L'associazione Giardino Forbito segnala invece che è confermato il "mercato della biodiversità" ai Giardini Sambuy la seconda domenica del mese. La conferenza stampa a porte chiuse Stiamo entrando in un territorio sconosciuto, il mondo al tempo del contagio: un mondo con regole e com

EMERGENZA CULTURA CHIEDE LO STATO DI CRISI, TEDACA' VA IN SCENA

"Donne" andrà regolarmente in scena dal 6 all'8 marzo Cominciano a farsi sentire gli effetti del decreto .  Segnalo con piacere che Tedacà conferma lo spettacolo "Donne" al teatro Bellarte dal 6 al 7 marzo, aggiungendo una data l'8, così da poter ospitare tutto il pubblico nel rispetto delle direttive di sicurezza. Piovono  invece  le cancellazioni degli spettacoli e degli incontri in programma fino al 3 aprile (farò più in fretta a segnalare quelli che restano, temo...). La preoccupazione è grande, e dopo l'appello dei circoli e dei club della notte  e i confronti fra gli enti locali e gli operatori , ora si fa sentire anche il "popolo dei finanziamenti", quella parte del mondo culturale che fa assegnamento in larga misura sul sostegno pubblico. Puntuale la lettera che il Comitato Emergenza Cultura ha inviato oggi a Franceschini, Poggio e Leon chiedendo: 1) che " parallelamente alle necessarie misure economiche per sostenere i

COSA DICIAMO QUANDO PARLIAMO DI "BLOCCO"

Tra le prescrizioni del decreto-antivirus firmato ieri da Conte c'è anche, come previsto, il "blocco" fino al 3 aprile di tutte le manifestazioni pubbliche,  comprese - ça va sans dire - le attività culturali e di intrattenimento: teatri, cinema, concerti, discoteche, convegni. Attenzione: il termine "blocco" è una semplificazione giornalistica. Il testo del punto b) dell'articolo 1 del decreto è da interpretare: "S ono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro". Ipotesi di resilienza Due osservazioni: non vedo riferimenti diretti ai musei, né a spazi pubblici come il Circolo dei Lettori che comunque ha già preventivamente deciso di chiudere fino al 15 marzo le sedi di Torino, Ri

LO STABILE CANCELLA GLI SPETTACOLI DI STASERA

Il nuovo decreto del Governo verrà ufficializzato soltanto stasera, e le indiscrezioni che circolano non lasciano presagire nulla di buono : appare ineluttabile una stretta sulle manifestazioni pubbliche e gli spettacoli. Ma già sono di difficile attuazione le linee guida diffuse oggi, che chiedono a cinema e teatri di rispettare la regola di un posto libero fra uno spettatore e l'altro. Il Teatro Stabile, di conseguenza, ha annunciato la decisone di annullare gli spettacoli di stasera al Carignano ("Macbeth") e al Gobetti ("Questione di cuore") Poche ore dopo è arrivato il decreto. Tutto chiuso: teatri, cinema, club, locali. Anche per la cultura comincia la traversata del deserto.

A CHE PUNTO E' LA NOTTE: LA SITUAZIONE ALLE 11,30

Sono 81 (ieri sera erano 63) i casi di coronavirus in Piemonte, dei quali 3 sono pazienti piemontesi rientrati da altre regioni. I casi sono 41 in provincia di Asti, 15 nell’Alessandrino, 11 in provincia di Torino, 5 nel Verbano Cusio Ossola, 3 in provincia di Novara e 3 nel Vercellese. Oggi purtroppo si registra anche la prima vittima in Piemonte: un ottantenne ricoverato Tortona con patologie pregresse. Venticinque persone sono tuttora ricoverate in ospedale. Di queste, 19 sono in reparti di malattie infettive: 6 ad Asti, 4 a Novara, 5 all’Amedeo di Savoia di Torino, 2 ad Alessandria, 2 a Vercelli. Altri 13 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva. Finora sono 514 i tamponi eseguiti in Piemonte, 407 dei quali risultati negativi. Dall’Istituto Superiore di Sanità è stato al momento confermato un solo caso, sugli 81 complessivi. Per gli altri si attende ancora il responso. Questi i numeri aggiornati alle 11,30. E' chiaro che il contagio non si ferma, e incombono nuovi provv

SUMMIT CON LE TRE GRAZIE: SITUAZIONE DIFFICILE, RISCHIA PURE IL SALONE

Ieri hanno riaperto anche i teatri: al Colosseo Massimo Ranieri ha sfiorato il tutto esaurito nonostante l'allarme-virus Ho una notizia abbastanza buona, e una cattiva. In via del tutto straordinaria comincio da quella buona.  Oggi il prefetto ha convocato alle 15 l'intero stato maggiore della cultura e dello spettacolo piemontesi: Agis, Assomusica, Federvivo, teatri, cinema, musei, club... Tutti sono arrivati all'incontro con la morte nel cuore, temendo che il prefetto che, "per motivi precauzionali" (ci mancherebbe!), annunciasse che si chiude di nuovo. E invece no. Gradita sorpresa, in prefettura c'erano pure il sindaco e gli assessori alla Cultura Leon e Poggio, e l'incontro era convocato non per condividere ulteriori sciagure, bensì per ascoltare dalla voce degli interessati quale sia l'entità dei danni causati finora dall'emergenza virus, dalla settimana di chiusura e dalla diminuzione del pubblico ieri e oggi. A tale proposito alcun

L'AFFONDAMENTO DELLA SEYMANDI

William Turner, "Il Naufragio" Cristina Seymandi Tanto tuonò che piovve. Sicché posso abbandonare, almeno per un post, la spiacevole incombenza di monitorare i contraccolpi dell'emergenza virale. La storia è questa. Ieri in Consiglio comunale un'interpellanza generale ( qui il testo ) firmata pure da alcuni esponenti grillini o ex grillini, ha fatto le pulci a Cristina Seymandi, figura emergente del sottogoverno cinquestelle che taluni vedono come ideale continuatrice, a Palazzo Civico, del "potere eccentrico" di Paolo Giordana prima e di Luca Pasquaretta poi . E che, come i predecessori, è riuscita a star sulle palle pure ai suoi, non soltanto a quelli dell'opposizione. L'interpellanza prendeva spunto dell'ultima impresa della Seymandi, la mancata "regata di Carnevale" , ma metteva sotto accusa l'intero rapporto fra costei, Chiarabella e l'assessore Unia, di cui è staffista. Alla fine Chiarabella, nell'angolo, h

PROVE DI RIPRESA: E SEEYOUSOUND SCEGLIE COMUNQUE I SUOI PREMIATI

"A Hard Day's Night": l'Aiace festeggia la ripresa dell'attività proiettando il cult-movie dei Beatles al Centrale Scuole chiuse almeno fino all'8 marzo compreso, aperti (senza limitazioni cervellotiche e inattuabili ) i luoghi di cultura e spettacolo: questa la situazione all'ottavo giorno di provvedimenti straordinari per l'emergenza virus. Intanto oggi alle 10 erano 51 (49 ieri sera) i casi risultati positivi al coronavirus in Piemonte: sei sono a Torino, di cui tre ricoverati all’Amedeo di Savoia.  Dall’Istituto superiore di sanità è stato al momento confermato un solo caso sui 51 complessivi. Per gli altri si attende ancora il responso. Seeyousound: i premi del festival che non c'è stato Però l'attività culturale riprende. E si cerca di porre riparo ai danni sofferti nella settimana di serrata totale. Una brutta botta se l'è presa il festival Seeyousound , bruscamente interrotto dopo soli tre giorni di programmazione: m

LE SCUOLE NON RIAPRONO, LA CULTURA SI'

Altri aggiornamenti nel post "Prove di ripresa" Contrordine: considerato l'aumento dei casi in Piemonte (ora sono saliti 49, quattro più di ieri) il presidente Cirio ha deciso di rinviare la riapertura delle scuole, almeno fino a mercoledì. Però oggi in conferenza stampa ha confermato che, adeguandosi al decreto del Governo, da domani possono riaprire musei, teatri, cinema e discoteche senza - ha precisato Cirio - nessuna prescrizione particolare ( quindi niente posti a sedere alternati e altre strambe invenzioni ) ma soltanto la raccomandazione generica di evitare assembramenti e mantenere la distanza precauzionale di almeno un metro. Martedì, in base all'evolversi della situazione sia in Piemonte, sia in Lombardia, la Regione deciderà se riaprire le scuole mercoledì.

I MUSEI RIAPRONO CON LE OFFERTE SPECIALI

I giardini della Venaria: da martedì e fino al 29 si potranno visitare gratis Aggiornamenti:  "Le scuole non riaprono, la Cultura sì" "Prove di ripresa" I casi in Piemonte sono saliti a 49 , di cui al momento uno solo confermato dall'Iss. A Torino ora sono 5, di cui due in ospedale. Tuttavia, decaduta l'ordinanza del 23 febbraio e con il nuovo decreto del Governo  che esclude il Piemonte dalle zone interessate direttamente dallo stato d'emergenza, domani tutto torna normale, o quasi - almeno sul piano delle regole.  Stiamo ancora aspettando la conferenza stampa di Cirio, che chiarisca ben bene quali sono i criteri previsti dalla Regione per le attività culturali e d'intrattenimento . A sua volta Cirio aspetta il testo definitivo del decreto del Governo, che tarda ad arrivare.  Salvo colpi di scena, comunque, da domani riaprono tutti i musei, o quantomeno i pochi - ad esempio i Musei Reali e Camera - che non prevedono la chiusura settim

LO SPETTACOLO NELL'ERA DEL METRO DA SARTO (CONSIDERAZIONI SEMISERIE IN ATTESA DI FATTI CERTI)

Nella foto: il direttore del Museo Egizio Christian Greco intento a controllare con il teodolite che i visitatori rispettino le distanze di sicurezza Idiozie. Non so chi sia il genio che se l'è pensata: se quello col naso lungo che fa il presidente del Consiglio, se qualche esperto scienziato che non esce di casa da ventidue anni, se Ciriò Ciriò e i suoi colleghi lombardoveneti, il Mangiatopi e il Presidente Mascherato. Però un genio della lampada che se l'è immaginata ci deve essere per forza, a meno di concordare con Leibniz; ma pure come idea innata ci vuole una bella testa a prenderla per buona. Per come siamo messi non c'è scelta: dobbiamo affidarci alle direttive, mantenere la calma e incrociare le dita. Ma datemi almeno una buona ragione per prendervi sul serio. E invece. Riassumiamo la situazione - per ciò che riguarda le materie di cui si occupa questo blog - sulla base di quanto dichiarato ieri sera da Cirio e di quanto riportano stamane  sito e soc