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Visualizzazione dei post da dicembre 4, 2022

LA FORZA DEI NUMERI E I MALDIPANCIA DEI CENSORI

Steve Della Casa accoglie in pompa magna Sgarbi al Tff Ancora sul Torino Film Festival, e sui risultati della quarantesima edizione . Ripubblico in questo post l'analisi uscita l'altro giorno sul Corriere, e non reperibile on line. Ma prima facciamo il punto sulla questione della riconferma di Della Casa per il prossimo anno : a quanto mi risulta, tra i soci del Museo del Cinema è favorevole al cento per cento il Comune (che nel Comitato di gestione dispone in pratica di due voti, potendo contare anche su quello di Gtt); e pure le fondazioni bancarie sarebbero della stessa opinione. Mi dicono inoltre che il presidente Ghigo, di nomina regionale, visto il successo del Festival a titolo personale oggi inclina per il sì. Ma in Regione tentennerebbero ancora: nella maggioranza di Cirio c'è il partito d'appartenenza di alcuni malpancisti in cerca di visibilità che hanno tentato di buttarla in caciara  rispolverando la giovanile militanza del direttore in Lotta Continua ( mil

IL PAGELLONE DEL NATALONE

E finalmente accesero la facciata del Municipio, e tutti poterono tornarsene alle loro case, sereni e contenti e infreddoliti. Al termine del maxi-tour sindachesco d'inaugurazioni d'addobbi natalizi ieri sera, e dopo una raffica di conferenze stampa di presentazione nei giorni scorsi, è tempo di un bilancio - preventivo, s'intende - su ciò che la città ha escogitato per le feste di fine anno. E quindi vai con il pagellone. Una precisazione: ieri ho marinato l'inaugurazione del Presepio di Luzzati in piazza Don Pollarolo, e dunque mi astengo dal parlarne. Senza offesa, sarà per la prossima volta. NATALE A TORINO, CHE SPETTACOLO! Il claim fa cagare, ammettiamolo. Inventato ( vabbè, si fa per dire... ) come "Torino che spettacolo" in vista delle Atp, adesso ce l'abbiamo e l'abbiamo pure pagato; quindi ce lo decliniamo e ce lo becchiamo sui denti a ogni occasione. Occasione dolentissima ieri, aggravata dalla sofferenza interiore che ho provato per le due

CAPODANNO CON SUBSONICA, EUGENII E WILLIE PEYOTE

Quelli del Concertone: gli Eugenii, Willie Peyote e Samuel con la conduttrice Sara D'Amario E niente, oggi va così: anche sul concertone di Capodanno ho scritto un pezzo che uscirà sul Corriere di domani (lo trovate qui ), e poiché non posso inventarmi cose nuove - ciò che penso sul Corriere non è diverso da ciò che penso sul blog... - mi tocca ripiegare pure stavolta al banale "ricevo e volentieri pubblico". Magari domani ci torno su, con qualche dato su costi e procedure: La Città di Torino celebra l’arrivo del nuovo anno con una grande festa di  Capodanno  che, dopo le restrizioni dovute alla pandemia,  torna all’aperto in piazza Castello, con uno spettacolo di musica dal vivo.  Un evento che porta in sé la vivacità e l’energia generate dai grandi eventi 2022, da Eurovision alle ATP Finals, e che guarda con positività al nuovo anno. Insieme al pubblico, protagonisti dei festeggiamenti della notte di San Silvestro saranno i principali rappresentanti della scena artistic

I NUMERI DEL TFF: QUASI 50 MILA PRESENZE

 Ricevo e volentieri pubblico (per il commento vi rimando al Corriere di domani): I dati dell’edizione 2022 del Torino Film Festival sono i seguenti: 49.622 presenze suddivise in 37.622 spettatori agli eventi a pagamento e 12.000 spettatori agli eventi gratuiti (tra cui masterclass, anticipate stampa, altre proiezioni ed eventi), 2074 accrediti rilasciati (stampa e professionali), 411 abbonamenti e 224 pass giornalieri venduti e un incasso di 151.632 euro a fronte di 64.699 posti a sedere nelle sale cinematografiche contro i 98.963 dell’edizione 2019 (ultima prepandemia) quando l'incasso lordo fu di 234 mila euro. Tante le proiezioni sold out. La copertura social del Tff è stata di circa 600 mila utenti unici, con dati di assoluta eccellenza per le piattaforme Facebook e Instagram con oltre 116 mila interazioni con i canali del festival. Tutti i canali social del Festival - Instagram, Facebook, Twitter e Youtube – hanno prodotto oltre 2.000.000 di impression totali e 330 mila visu

L'ANOMALIA DELL'EGIZIO

Christillin e Greco (foto Alessandro Di Marco / courtesy Ansa) Stamattina dovrei scrivere un bel po' di notizie sul Museo Egizio: ieri infatti il dinamico duo Chris & Chris ha presentato la nuova mostra  "Il dono di Thot: leggere l'antico Egitto" , i nuovi spazi espositivi, e il nuovo progetto di candidatura al Patrimonio Unesco. Tutto in un giorno. Uno fatica a star dietro a tanto attivismo. L'Egizio  macina progetti su progetti  - mostre in sede e all'estero, ristrutturazioni, ampliamenti, campagne di scavo, podcast, cicli di conferenze, streaming, didattica - oltre a fare, con la massima nonchalance, ciò che a tanti musei riesce poco e male, quando riesce: riempirsi di visitatori e tenere i bilanci in ordine - anzi, in attivo - e reinvestendo i guadagni nella ricerca scientifica.  A Torino ci sono musei sonnacchiosi, dove non succede mai nulla, sempre uguali a se stessi; musei chiusi da tempo immemorabile; musei che cadono a pezzi e per i quali ogni min

RAI: LASCIA O RADDOPPIA?

Sul Corriere di oggi mi occupo di un classicone torinese: le sorti, sempre periclitanti, della sede Rai di via Verdi. L'articolo comincia così: Prima i sindacati denunciano le “scelte dirette a ridimensionare il ruolo del Centro di produzione Rai torinese”, la mancata sostituzione di chi va in pensione, lo spostamento di programmi a Milano “con l'utilizzo del personale di Torino in trasferta”. Poi scende in campo il presidente Alberto Cirio, che sceglie la cerimonia inaugurale del Tff per chiedere “investimenti chiari e di prospettiva” per la sede Rai di via Verdi. E intanto si moltiplicano le voci allarmanti sui destini della fiction “Cuori”: negli studi Lumiq di corso Lombardia il regista Riccardo Donna sta terminando le riprese della seconda stagione, e non c'è certezza che alla seconda ne segua una terza. Anzi, rincarano i pessimisti, è già deciso che non si farà. Perdere la fiction sarebbe catastrofico per i destini dei Lumiq Studios, teatri di posa sui quali Torino pu

IL FESTIVAL DEL NOSTRO FUTURO

Enrico Verra e Cristina Colet, direttori di Sottodiciotto Ultimo viene Sottodiciotto, a chiudere - sulla soglia dell'inverno - il lungo e affollato autunno dei festival di cinema. E adesso che il Tff ha compiuto l'impresa di riportare nelle sale il pubblico nel primo anno della normalità (post)pandemica, a Sottodiciotto tocca una missione ancor più cruciale: far scoprire il fascino della sala a giovani e giovanissimi che, spesso, in una sala non ci sono mai entrati; e che credono -  non avendo finora conosciuto altre fruizioni - che "vedere un film" consista nel guardare immagini in movimento sullo schermo di un tablet, o di uno smart phone. Sottodiciotto, il festival, comincia il 15 dicembre: ma già dal mese scorso, con il suo programma per le scuole, organizza proiezioni per le scolaresche, e in quelle occasioni si può constatare l'amara realtà di intere platee di bambini e ragazzi che scoprono, per la prima volta nella loro vita, che esistono luoghi dove sognar