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Visualizzazione dei post da febbraio 22, 2015

ART BONUS O ART MALUS? UN'ESPERIENZA SCORAGGIANTE

Venerdì scorso su TorinoSette ho scritto un articolino sull'art bonus . Cioé, ho riferito di un incontro sull' art bonus che si è tenuto al Circolo dei Lettori. Ieri mi arriva una mail da un signore che mi racconta una sua personale esperienza in materia, tutt'altro che positiva. Dato che al Circolo c'erano ben quattro signore-politiche (la sottosegretaria per la Cultura Ilaria Borletti Buitoni, la vicepresidente della Commissione cultura della Camera Flavia Nardelli Piccoli, la deputata Pd Silvia Fregolent e l'assessore regionale alla Cultura Antonella Parigi) che mi sembravano bene intenzionate a far funzionare l'art bonus, io pubblico la lettera del signore scontento e gliela twitto. Magari serve per migliorare il meccanismo. O magari no. Io comunque ci provo. Se non altro, possono dirlo al ministro per caso , che è tanto trullero perché l'art bonus piace a New York . Un po' meno a Ivrea, a giudicare da quel che scrive il signor Alberto Pichi, auto

MARINONI MALATA, IL TST ANNULLA "AMORE AI TEMPI DEL COLERA"

Ricevo dall'ufficio stampa dello Stabile e (con rincrescimento) pubblico Si comunica che per motivi di salute della signora Laura Marinoni, la Compagnia si trova costretta ad annullare le repliche dello spettacolo "Amore ai tempi del colera" programmato al Teatro Gobetti di Torino dal 3 all’8 marzo. La Fondazione del Teatro Stabile di Torino esprime il suo rammarico per l’annullamento e, allo stesso tempo, porge gli auguri a Laura Marinoni di pronta guarigione. La Direzione del Teatro Stabile si scusa anche a nome di Laura Marinoni per il disagio arrecato al pubblico. Si invitano i possessori dei biglietti a recarsi tempestivamente ed entro e non oltre domenica 8 marzo 2015, alla biglietteria dello Stabile, Teatro Gobetti - via Rossini 8 (dal martedì al sabato, in orario 13/19; domenica 8 dalle 14/16), per la sostituzione degli stessi. Per informazioni telefonare al numero 011 5169555. Lo Stabile quest'anno non ha fortuna. Ha già dovuto c a ncellare la

SCALDA I MOTORI, MARRY: ARRIVA CINEMA GAY!

Il manifesto del prossimo Tglff Una buona notizia per il consigliere Marrone . Anche quest'anno potrà indignarsi e arricchire la sua collezione di ritagli stampa.   Arriva or ora la conferma che Cinema Gay , nonostante le note ristrettezze e difficoltà , potrà lietamente celebrare il suo trentesimo compleanno - nonché l'intitolazione di una strada di Torino alla memoria del suo co-fondatore, Ottavio Mai (altra iniziativa che ha mandato ai matti il povero Marry). Ecco il comunicato che mi invia il Tglff - Torino Gay & Lesbian Film Festival per annunciare le date e le prime notizie della trentesima edizione. Comunicato che sottolinea il ripristino, dopo quattro anni imbarazzanti, del patrocinio della Regione . Patrocinio che, ricordo, non comporta nessun contributo in denaro; ma che è stato comunque negato a partire dal 2011 dalla giunta di centrodestra, per volontà dell' Uomo dalle Mutande Verdi , con stravaganti riferimenti a "legittime sensibilità&qu

MODIGLIANI E RAFFAELLO, PER L'ARTE MARZO E' BELLO

Raffaello: "La Madonna del Divino Amore" Marzo di grandi mostre: oltre a Tamara de Lempicka a Palazzo Chiablese (dal 19), alla Gam dal 14 marzo al 19 luglio arriva "Modigliani e la Bohème di Parigi", novanta lavori provenienti dal Musée National d'Art Moderne e dal Centre Pompidou di Parigi. Non solo opere di Modigliani, ma anche dipinti dell'Ecole de Paris, la corrente di artisti riuniti nel primo Novecento tra Montmartre e Montparnasse. La mostra è curata dall'ex direttore della Gam Danilo Eccher, che rimarrà per il 2015 in via Magenta come consulente per i programmi. Già dal 17 marzo, inoltre, alla Pinacoteca Agnelli sarà esposta la "Madonna del Divino Amore" di Raffaello. Ad aprile sarà poi la volta della mostra "Vivo!" , curata da Francesco Bonami tra Rivoli, Gam, Merz e Sandretto, mentre è rinviata a settembre la mostra di Monet. Sempre a settembre, dal 29, Raffaello sarà il protagonista dell'esposizione alla Reggia

CAMPIONE & BISCIONE: UN'INTERPELLANZA SUL MAO

La procedura che ha portato alla nomina del prof. Marco Biscione alla direzione del Mao (ve ne ho parlato nel post "Il mondo è piccolo: Campione e Biscione si ritrovano al Mao" ) lascia perplessi i consiglieri comunali del M5S Chiara Appendino e Vittorio Bertola, che hanno presentato un'interpellanza sulla vicenda. Sarà prossimamente discussa in aula, intanto potete leggerla qui . Nel mio piccolo, intanto, ho chiesto lumi sulla vicenda alla presidente della Fondazione Torino Musei Patrizia Asproni: mi ha detto che negli ambienti scientifici più o meno tutti si conoscono (e questo è vero) e che Biscione, tra coloro che hanno risposto al bando, è quello che presentava le migliori credenziali.

UN PREMIO RICORDA FALETTI

Volo, Gramellini e Faletti: best sellers da record Stamattina sono andato ad Asti per una questione privata. Presentavano il premio intitolato alla memoria di Giorgio Faletti , ed era per me l'occasione non solo di ricordare un amico che non c'è più, ma anche di rivederne altri che, purtroppo, non riesco a frequentare quanto vorrei. Tipo Roberta, Massimo, Chiara, Alex e altre belle persone. Insomma, cose mie. Però, già che ci sono andato, vi dò la notizia. Essendo oggi una delle mie giornate di pigrizia massima, non avevo in programma di scrivere. Però un copia-incolla del comunicato non mi fa cascare l'ernia, e svolge perfettamente la funzione informativa di base. In più, ho l'opportunità di ripubblicare una foto alla quale sono molto affezionato: l'incontro, alla redazione della Stampa, dei tre pesi massimi del best seller made in Italy. Ridendo e scherzando, in quest'immagine ci sono un bel po' di milioni di copie... Premio Giorgio Faletti

E' MORTO NUCCIO MESSINA

Nuccio Messina (a destra) con Gian Renzo Morteo e Ingrid Thulin nel 1969 A pochi giorni dalla scomparsa di Luca Ronconi, se ne va un altro grande protagonista della storia del Teatro Stabile. Oggi, a 85 anni compiuti lo scorso 11 dicembre, è morto Nuccio Messina. Torinese,  partecipò alla fondazione del Tst nel 1955 come braccio destro del primo direttore Nico Pepe. In seguito prese parte all’avventura del Teatro Popolare Italiano di Vittorio Gassman al fianco di Giuseppe Erba. Per le celebrazioni di Italia 61 fece parte della commissione che allestì uno straordinario programma di spettacoli internazionali. Tornò allo Stabile nel 1964 come direttore organizzativo e amministrativo al fianco del regista Gianfranco De Bosio. Quando De Bosio si dimise, nel 1968, Messina divenne membro della direzione collegiale che resse il teatro per un triennio. Tornato direttore organizzativo prima con Franco Enriquez e dal 1972 con Aldo Trionfo, lasciò l’incarico nel 1974, diventando poi

ECCO IL PIANO PER SALVARE RIVOLI

I cavalieri che fecero l'impresa: riusciranno i nostri eroi a salvare il Castello? Il piano per salvare il Castello di Rivoli è pronto. Lo hanno studiato minuziosamente Fassino e gli assessori Parigi e Braccialarghe. Nei prossimi giorni lo presenteranno alle commissioni cultura riunite di Comune e Regione, presiedute da Luca Cassiani e Daniele Valle. I particolari non sono ancora noti, ma a quanto mi risulta le prime valutazioni sarebbero piuttosto positive. Il progetto in sei punti Dal poco che trapela, il piano dovrebbe funzionare così: 1) Non si fa la Superfondazione . Più semplicemente, il Castello di Rivoli viene inglobato nella Fondazione Torino Musei, e come già previsto avrà un direttore unico con la Gam . 2) La Regione, nonostante la sua voglia di disimpegno , garantirà all'operazione un sostanzioso contributo finanziario. 3) I lavoratori di Rivoli saranno equiparati a quelli della Fondazione Musei: per tutti verrà applicato il contratto più favorevole.

LO STABILE TEATRO NAZIONALE

Il Teatro Stabile è stato riconosciuto dal ministero dei Beni Culturali come Teatro Nazionale. Ecco la nota stampa diffusa dal Tst Il Teatro Stabile di Torino manifesta la propria grande soddisfazione per il riconoscimento di Teatro Nazionale da parte della commissione consultiva per la prosa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo. Tale risultato corona un periodo di forte crescita dell’attività produttiva e della qualità artistica degli spettacoli, iniziato fin dal 2007 con l’insediamento del Consiglio di Amministrazione presieduto da Evelina Christillin, della direzione artistica di Mario Martone e della direzione esecutiva di Filippo Fonsatti. Pur nella difficile congiuntura, la pianificazione strategica, la qualità del progetto artistico e l’oculatezza gestionale adottate dallo Stabile hanno reso possibile il raggiungimento di un risultato così prestigioso grazie ad uno straordinario lavoro di squadra che ha visto tutte le maestranze, i dip

I DISPIACERI DI NADIA CONTICELLI

Nadia Conticelli: qual è il problema? Mi viene da parafrasare il celebre incipit di Winston Churchill ne lla sua "Storia della Seconda guerra mondiale" (" Come i popoli di lingua inglese per imprevidenza per noncuranza e gentilezza d'animo permisero ai malvagi di riarmarsi"). Potrebbe suonare più o meno così: "Come Nadia Conticelli per imprevidenza per noncuranza e gentilezza d'animo permise che nella sua Circoscrizione ne succedesse di ogni". Voglio dire: ciascuno di noi può incappare in un incidente di percorso. Ma quando ti capita tre volte nell'arco di pochi mesi... beh, forse c'è un problema. Tre ipotesi per un problema Quale sia il problema, non sta a me dirlo. Azzardo tre ipotesi. 1) Potrebbe trattarsi di naturale faciloneria. Imprevidenza, noncuranza e gentilezza d'animo, come scriveva Churchill.   2) Oppure di pura sfiga. Sfortuna. Oh già, la maledetta sfortuna, dillo alla luna . 2) O ancora, di inadeguatezza al ru

CORSI E RICORSI: DA MARTINA A SORIA

Una domenica così bigia e fredda non ti invoglia a uscire. Meglio starsene tappati in casa a gironzolare per la rete. E gironzolando per la rete mi imbatto in un mio articolo del 2012, di cui avevo perso ogni memoria. Lo scrissi su TorinoSette per commentare il cosiddetto "Caso Martina", la vicenda della potente dirigente del Comune travolta dalla "scoperta" di irregolarità nel suo operato. Rileggendolo mi accorgo che sto diventando - come tutti i vecchi - noioso e ripetitivo: dico sempre le stesse cose. O forse sono LORO che pestano sempre gli stessi merdoni? Giudicate voi. Premesso che fra le due vicende ci sono enormi differenze, io vi ripubblico, in sequenza, i due articoli: quello del 19 ottobre 2012 sul "Caso Martina" e quello di pochi giorni fa sul "Caso Soria" uscito su La Stampa del 17 febbraio, proprio la mattina del giorno in cui Soria, in tribunale, vuotò il sacco accusando di "complicità" politici, intellettuali e artis