No, vabbé, siamo alle comiche. Al Salone prendono ufficialmente atto del fallimento, chiudono la lacrimevole sceneggiata e annunciano che se ne riparla a giugno, e a giugno si cercheranno un direttore senza tante manfrine, direttamente; la frustra favoletta delle “procedure pubbliche trasparenti” crolla miseramente sotto un cumulo di ridicolo e rivela la sua ipocrita natura di siparietto per abbindolare i fessi mentre politicanti da strapazzo si contendono le solite poltrone; ma ecco che, nello stesso giorno, con tempismo ammirevole, la genialità torinese coglie il momento magico per scatenare l'ilarità: il Museo del Cinema pubblica un “avviso di selezione del direttore artistico del Torino Film Festival” , per sostituire Steve Della Casa che quest'anno conclude il suo mandato... E qui mi fermo: andate avanti voi a leggere l'articolo sul Corriere di stamattina . A me scappa da ridere. Sono formidabili, e commoventi: mi ricordano lo scarabeo stercorario che rotola la pall...
L'ANSiA della cultura torinese