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Visualizzazione dei post da maggio 6, 2018

AVANZI DI LINGOTTO: I CAMPEGGIATORI PERCULATI E L'ARRIVO DEI DINDI

Il secondo giorno di Salone è sempre il più duro. Avverti la fatica già al mattino, e cresce l'intolleranza al rombo ambientale. Per cui mi sono limitato all'articolo per il Corriere. Un articolo nel quale, per non annoiarmi troppo, mi sono cavato lo sfizio di affrontare una vicenda che in settimana ha occupato le pagine dei giornali: abusivamente, trattandosi di galattica poverata. Per il puro gusto del grottesco l'ho affrontata come in "Tutti gli uomini del presidente" - e come in effetti devono fare i giornalisti: con le domande dirette e le verifiche incrociate. Però mi scappava da ridere perché non si trattava del Watergate, ma di uno dei soliti numeri di varietà alla torinese. E' come chiamare Sherlock Holmes se ti rubano la bici . Ad ogni modo l'articolo sta sul Corriere e lo potete leggere a questo link. . I campeggiatori perculati A quel punto avevo dato. Quindi qualcosa m'è rimasto da raccontare qui sul blog. Intanto, le risposte al gr

AVANZI DI LINGOTTO, LA PRIMA GIORNATA: IL SALONE DEL PUFFO E UNDISCORSO DA MINISTRO

Non ho scritto per giorni e giorni. Mi era passata la voglia. D'altronde gli argomenti difettavano: questo blog si occupa di cultura, non di furti di polli. Ma oggi è cominciato il Salone, e m'ero preso con il Corriere l'impegno d'onore di occuparmene. Sicché sono andato al Lingotto. Ed è successo qualcosa di stravagante: l'estasi del grottesco ha sovrastato in me il disgusto che suscitano in qualsiasi gentiluomo i miserandi spettacoli da poveracci che si replicano sempre più stancamente sulle assi dell'avanspettacolo cittadino.  Quindi sono partito a scrivere compulsivamente: e la produzione è andata ben oltre la civile richiesta del Corriere di un articolo giornaliero. A fine giornata al Corriere ho dato un pezzo che racconta un'ennesima visione del Chiampa sul Salone del futuro, praticamente un sequel di quello uscito sul Corriere di ieri ; parla della possibile fusione fra Circolo dei Lettori e Fondazione Cultura, e lo potete leggere a questo l

SICUREZZA E INCOLUMITA': L'EQUIVOCO DI TORINO. UNA RIFLESSIONE DI GABRIELE VACIS

Gabriele Vacis Se non scrivo io, c'è chi lo fa assai meglio di me. L'altro giorno ho ripreso e pubblicato un post di Francesca Lonardelli che commentava con originale intelligenza i provvedimenti della giunta in materia di "sicurezza" della notte, e le loro conseguenze. Ora, mentre prosegue la mia "vacanza" pre-Salone, Gabriele Vacis  - autore e regista teatrale di grande valore che in questi giorni lavora a "Cuore/Tenebre" , lo spettacolo che chiuderà la stagione dello Stabile - mi invia una sua riflessione sui temi affrontati dalla Lonardelli. E' un bel testo, acuto e stimolante come sempre gli scritti di Vacis. Lo pubblico con estremo piacere: Vacis: di cosa parliamo quando parliamo di sicurezza Il tono di Francesca Lonardelli è accorato e sincero. Suscita immediata condivisione. Gli argomenti sono ineccepibili. E io vorrei prima di tutto partecipare alla sua preoccupazione e a tutte le eventuali iniziative che partiranno da que