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Visualizzazione dei post da settembre 17, 2023

MARRONE AD ALZO ZERO: CHRISTIAN GRECO? PER L'EGIZIO CI SONO FIGURE PIÙ QUALIFICATE

Questo blog ha sempre riservato una doverosa attenzione alle imprese dell'esuberante fratello d'Italia  Maurizio Marrone, che negli anni s'è segnalato per straordinarie alzate d'ingegno nel vasto e affascinante mondo della cultura, dalle creative battaglie contro l'arte "blasfema"  alle intemerate contro il patrocinio a Cinema Gay , dagli scontri con la sintassi  agli scontri con Paratissima , dalle controversie sui fumetti alle controversie sui libri ( sul Salone del Libro, per la precisione ).  Sono personalmente convinto che Marry, pur disponendo nel governo regionale di un numero imponente di deleghe , in realtà ambisca da sempre all'assessorato alla Cultura. Opinione mia, ma corroborata da alcuni fatti significativi, tipo la nascita sotto la sua ala protettrice di ben due nuovi festival - "Giovani Adulti" e "Radici".  A questo punto, m'è sembrato giusto chiedere lumi al diretto interessato. Marry, benché notoriamente rifu

COME SI STROZZA LA CULTURA

Non c'è nulla di nuovo nella lettera aperta diffusa ieri da Alessandro Gaido (nella foto) , p residente dell’Associazione Piemonte Movie e tra i fondatori del Comitato Emergenza Cultura, per denunciare la situazione drammatica che vivono le associazioni a causa dell'endemico ritardo con il quale gli enti pubblici versano i contribuiti già deliberati a sostegno delle attività culturali. Ritardo che costringe le associazioni ad anticipare di tasca propria i costi delle manifestazioni medesime: e spesso quei soldi sono costrette a farseli prestare dalle banche, facendosi carico degli interessi che nessuno gli rimborserà.  Non c'è niente di nuovo, dicevo: la questione si trascina da tempo immemorabile, e ne ho parlato spesso anche in questo blog (leggete questo post del 2014 , per esempio, che potrebbe essere stato scritto oggi). Ricordo gli interessi sugli anticipi bancari dei contributi non versati a suo tempo sono stati tra le cause del dissesto economico del Regio e della