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Visualizzazione dei post da settembre 11, 2022

ARTISSIMA CON PRESIDENTE

Reduce dalla quarta dose, e quindi suonato come un pugile suonato e con le gambe molli come un formaggio molle, ieri mi potevo anche risparmiare la sgamalata fino in piazza San Carlo. Alle Gallerie d'Italia presentavano la ventinovesima edizione di Artissima, la prima diretta da Luigi Fassi  (e la prima patrocinata dal Ministero della Cultura). Dopo ventotto edizioni, e di conseguenza ventotto presentazioni, conosco a memoria la liturgia, noiosa e prolissa come qualsiasi altra messa cantata (modello insuperabile restano le mitiche presentazioni del Salone del Libro ) e del tutto inutile, perché puoi stare sicuro che non ne verrà fuori una notizia che sia una. Tant'è che le conseguenti cronache di giornali e siti si somigliano tutte, e tutte somigliano al comunicato stampa.  Eh sì, potevo proprio risparmiarmela, la messa cantata: ma ogni volta non so resistere alla curiosità del "c'era questo c'era quella", benché ogni volta ci siano sempre le stesse facce o, p

LE GRANDI MOSTRE? PORTIAMOLE ALLA CAVALLERIZZA

Se lo lasceranno lavorare, Giovanni Carlo Federico Villa potrebbe davvero essere il direttore che risolleva le sorti di Palazzo Madama. Quest'apertura di credito non dipende da quanto GCF ha fatto finora, che non è molto e neppure eccezionale: d'altronde allorché ha preso servizio si è trovato un calendario bloccato da progetti già avviati (e talora mediocri come l'esposizione della più che modesta tavola di Ugo da Carpi). La prima prova del fuoco di Villa, dopo il buon balloon d'essai di Pompei, sarà la grande mostra sul Liberty della primavera prossima. Ancora non giudico GCF per i risultati; bensì perché mi dà l'impressione - rara di questi tempi a Torino - di avere una visione.  Me lo ha confermato uno scambio d'opinioni che abbiamo avuto qualche giorno fa mentre m'aggiravo per Palazzo Madama riflettendo sulle ambiziose aspettative e le ristrette prospettive di una Torino che arranca per tornare nell'empireo delle Grandi Mostre nazionali e internazi

COSA BLOCCA IL SALONE DEL LIBRO?

Nicola Lagioia Il prossimo 24 settembre saranno trascorsi esattamente quattro mesi dalla chiusura in gloria della trentaquattresima edizione del Salone del Libro. Sull'onda dell'entusiasmo, c'erano almeno due certezze e un'incognita. L'incognita  gravava sull'eventuale conferma per un secondo mandato del presidente del Circolo dei Lettori (e del Salone del Libro) Giulio Biino; le certezze erano - sembravano essere - una sollecita modifica dello Statuto del Circolo, e l'altrettanto sollecita individuazione del muovo direttore destinato ad affiancare Nicola Lagioia nell'organizzazione del Salone 2023, per quindi prendere in solitaria il timone della manifestazione verso l'edizione del 2024. E' successo l'esatto contrario: nel giro un mese Giulio Biino è stato confermato alla presidenza del Circolo ; mentre sulle modifiche dello Statuto e sulla scelta del prossimo direttore è calato il silenzio ovattato dell'accalmia estiva. Tutti al mare,

SI RIVEDE FISH & CHIPS

"Regra 34" di Julia Murat, premiato col Pardo d'oro a Locarno, è il film d'apertura di Fish & Chips Ricevo e volentieri pubblico: Torna dopo due anni di pausa Fish&Chips Film Festival, il festival internazionale del cinema erotico e del sessuale la cui quinta edizione - da giovedì 22 a domenica 25 settembre al Massimo - offrirà nuovamente al pubblico una panoramica sul mondo dell’erotismo, della pornografia e della sessualità con proiezioni, eventi e momenti d’incontro con diversi ospiti come l’artista messicana Lidia Porn, la performer torinese Alyson Borromeo e la sex worker Elettra Arazatah. Giovedì 22 settembre aprirà con l’anteprima nazionale del film vincitore del Pardo d’Oro dell’ultimo Festival di Locarno, "Regra 34" di Julia Murat, introdotto da Tatiana Leite, produttrice e fondatrice della casa di produzione brasiliana Bubbles Project. Altri 7 lungometraggi fuori concorso toccano vari aspetti come il sesso nella terza e quarta età o gli st