Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da settembre 15, 2019

DI BANDI, BANDITORI E BANDOLERI

La non sorprendente vittoria nel bando per la direzione del Museo del Cinema di Mimmo De Gaetano (attuale vicepresidente di Film Commission nominato da Chiarabella) mi ha spinto a scrivere ancora una volta alcune riflessioni sulla manfrina dei bandi così come li conosciamo a Torino, riflessione pubblicata oggi sul Corriere . Se vi va di leggerla, vi avverto che è molto lunga, m spero non troppo noiosa. Debbo però fare ammenda per uno sciagurato "lapsus calami" che avrà forse notato chi ancora legge i giornali di carta. Sull'edizione cartacea del Corriere di Torino di oggi, purtroppo, mi è sfuggito un errore di sbaglio davvero imbarazzante (prontamente corretto nell'on line) perché ho chiamato "Viviana Rosso" (certo per assonanza con il suo soprannome "Vivirosso") la consigliera cinquestelle Viviana Ferrero. Come si dice in questi casi, mi scuso con l'interessata e con i lettori. Mi scuso anche per aver omesso dall'articolo tanti particolar

GALOPPINI E LE OSSERVAZIONI MINISTERIALI SUL REGIO: ECCO LE CARTE

Avrete ben presenti (e se non le avete presenti leggete il post di ieri "Teatro Regio: le bugie hanno le gambe corte" ) le famose "osservazioni ministeriali" accampate a suo tempo da Chiarabella per giustificare il mancato rinnovo del contratto al direttore dell'area artistica Alessandro Galoppini ("Galoppini è un consulente e, in base alle osservazioni ministeriali, la direzione artistica non può essere assegnata a un non dipendente"). Eppure ieri il Regio pubblica il bando per ingaggiare un "segretario dell'area artistica" per sostituire Galoppini e precisa che "l'incarico in oggetto non costituisce rapporto di lavoro subordinato bensì prestazione d'opera occasionale e non implica, sul piano formale e sostanziale, un rapporto di lavoro subordinato con la Fondazione". Ho giò fatto notare che Galoppini ad agosto, quando l''hanno lasciato a casa appellandosi alle "osservazioni ministeriali" riguardo il

TEATRO REGIO: LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE

Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere  di gente infame, che non sa cos'è il pudore,  si credono potenti e gli va bene quello che fanno  e tutto gli appartiene.  Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni! (Franco Battiato) Aggiornamento:  "Ecco le carte" E poi dicono che ce l'ho con loro. Io non ce l'ho con nessuno, ma se mi perculano e mi trattano da perfetto coglione, insomma, m'incazzo pure io. Quindi m'incazzo quando sospetto di aver a che fare con qualcuno che considera me, e gli altri contribuenti, dei perfetti coglioni che si bevono qualsiasi storiella, anche la più improbabile, idiota e fantascientifica, se ce la raccontano lorsignori. Oggi ho un problema. Vi ricordate tutti, vero?, la motivazione che lorsignori accamparano ad agosto - in piena estate, forse contando sulla distrazione dell'opinione pubblica spiaggiata - quando decisero di non rinnovare il contratto al direttore dell'area art

PORTICI DI CARTA: LA PRIMA VOLTA DEL CIRCOLO

Oggi è una giornataccia, per un pigro inveterato. Non soltanto m'è toccato di scrivere un pezzo per il Corriere ( lo potete leggere a questo link ) a proposito della Relazione annuale sulla cultura in Piemonte - e mi ha preso alla sprovvista la nomina del direttore del Museo del Cinema , che prevedevano per il 21 e invece hanno anticipato a oggi, giusto per sbrigarsi visto che finora gli ci erano voluti appena 991 giorni; e insomma, c'erano pure le nuove mostre alla Gam e alla Venaria , e quelle le ho schisciate in maniera invereconda e m'è dispiaciuto specie per la Venaria, dato che era un esordio ufficiale del Guidone Curto nei nuovi panni di Direttore Galattico di Tutte Le Regge ; e infine hanno presentato Portici di Carta al Circolo dei Lettori, e lì ci sono andato un po' perché sono affezionato, un po' per salutare gli amici del Salone e del Circolo, ma di mettermi a scrivere un pezzo su Portici no, proprio non ne ho voglia, Portici è una cosa bellissima ma q

IL MUSEO DEL CINEMA HA UN DIRETTORE: E' DOMENICO DE GAETANO

Domenico De Gaetano alla direzione della Mole Nuntio vobis gaudium magnum: dopo appena 991 giorni è stato nominato il nuovo direttore del Museo del Cinema nella persona di Domenico "Mimmo" De Gaetano. Resta così imbattuto il record di 1006 di sede vacante stabilito dal Conclave del 1268/71 che portò all'elezione di Gregorio X. Per De Gaetano - che resterà in carica per un triennio - è un ritorno al Museo, dove lavorò alla programmazione una quindicina di anni fa, per poi uscirne piuttosto bruscamente in seguito, pare, a contrasti con l'allora direttore Barbera. Ciò, alla luce degli avvenimenti degli ultimi anni , potrebbe costituire un titolo di merito extra, almeno agli occhi del Comune, di cui dal 2017 De Gaetano è rappresentante nel CdA della Film Commission con la carica di vicepresidente. Ne deduco che dai e tira alla fin fine la tenace Chiarabella  è riuscita a piazzare al vertice del Museo un uomo di sua fiducia . In aperto contrasto con il presidente Toff

POGGIO S'IMPEGNA: NIENTE TAGLI AD MINCHIAM, RISPETTO PER CIO' CHE FUNZIONA

Rapsodia in rosa: il presidente di Torino Musei Maurizio Cibrario e l'assessore regionale alla Cultura Vittoria Poggio ieri durante la presentazione di Artissima Come promesso , ecco la seconda puntata. Allora, arrivo a 'sta presentazione di Artissima, e appena arrivato colgo al volo una voce secondo cui la Regione intenderebbe dimezzare il suo contributo alla fiera, da duecento a centomila euro. Vabbé che, su un budget totale di circa tre milioni , centomila euro in più o in meno pesano relativamente, e la pimpante direttrice Bonacossa mi assicura che gli affari vanno a gonfie vele e confida che, con i nuovi espositori, le risorse di quest'edizione potrebbero crescere notevolmente, forse addirittura del 20 per cento in più rispetto all'anno scorso. Ma insomma: anche così, un taglio del contributo regionale non sarebbe un buon esordio per la nuova amministrazione.  Quando girano voci allarmistiche, però, è sempre meglio chiedere lumi direttamente alla fonte. La qu

ARTISSIMA SENZA FCA

Una fiera fuoristrada: ad Artissima la Land Rover rimpiazza la Jeep Oggi hanno presentato la ventiseiesima edizione di Artissima (mammamia, come vola il tempo!) ma il sottoscritto ignorantone che non capisce un tubo d'arte contemporanea è rimasto colpito da una notiziola a prima vista marginale: è cambiato lo sponsor automotive. In parole povere, dopo molti anni Fca ha ritirato la sponsorizzazione. Lo ha fatto sapere soltanto a maggio, ma l'alacre direttrice Bonacossa non s'è lasciata prendere dallo sconforto, e in quattro e quattr'otto ha rimediato un nuovo partner automobilistico, la Land Rover. Come si dice? Noblesse oblige.  L'abbandono di Fca non sconvolge Artissima; ma è l'ennesimo segnale del disimpegno di Fca dalla città che s'identificava con la Fiat. In realtà l'uscita da Artissima è soltanto una delle sponsorizzazioni torinesi che Fca ha cancellato, e se  va di farvi quattro risate rileggetevi, a tal proposito , il post del 17 gennaio 20

COME VA IL TURISMO: TUTTO QUEL CHE VOLEVO SAPERE SUI "DATI DELLA QUESTURA"

Gli "alloggiati" a Torino dal 2015 a oggi: tabella elaborata dall'assessorato al Commercio basandosi sui dati della Questura Sono riuscito finalmente a chiarirmi la faccenda delle presenze turistiche a Torino.  Ancora pochi giorni fa si è ripetuta la solita sceneggiata fra albergatori e Comune , con i primi che - sulla base delle loro rilevazioni statistiche - piangono per la crisi, e la coppia Appendino-Sacco che invece - forte dei "dati della Questura" - inneggia alle crescenti fortune della Torino turistica. Il contrasto sui numeri di agosto è addirittura grottesco: gli albergatori parlano di 5% in meno, il Comune di 5% in più. La spiegazione logica dell'apparente contraddizione può essere la crescita esponenziale della fetta di mercato conquistata dalle nuove forme di recettività: gli arrivi in AirBnB, ad esempio, dal 2016 al 2018 sono aumentati del 51,8%, passando da 109.300 a 165.914. Cifra che comincia a pesare, se si pensa che gli "alloggi