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Visualizzazione dei post da aprile 14, 2024

MONTECRISTO 2 - L'ARTICOLO

Ripubblico qui l'articolo uscito ieri sul Corriere e non disponibile on line: “Come il Conde di Montecristo, sono tornato ricco e spietato”. Ci sta, trattandosi di storie di cinema, citare il grande Nino Manfredi di “Straziami ma di baci saziami” . Non so se ricchi, spietati senz'altro no: ma Steve Della Casa e Alberto Barbera ritornano a Torino. E, per una curiosa congiunzione astrale, i due Gemelli del Cinema ritornano nello stesso momento. Steve Della Casa - congedato pochi mesi fa dal Torino Film Festival con tanti complimenti in alcuni casi pelosi - l'altra sera è stato nominato direttore ("conservatore") della Cineteca Nazionale di Roma. Il suo quindi è un ritorno virtuale in città: tra i suoi compiti direttoriali rientra infatti anche il coordinamento di tutte le cineteche italiane, compresa quella della Mole nonché l'Archivio del cinema d'impresa che ha sede a Ivrea. Ironia della sorte (e delle nomine), Della Casa è notoriamente la bestia nera de

I CONTI DI MONTECRISTO

“Come il Conde di Montecristo, sono tornato ricco e spietato”. Ci sta, trattandosi di storie di cinema, citare il grande Nino Manfredi di “Straziami ma di baci saziami” . Non credo ricchi, spietati senz'altro no: ma Steve Della Casa e Alberto Barbera ritornano a Torino. E, per una curiosa congiunzione astrale, i due Gemelli del Cinema ritornano nello stesso momento... Comincia così l'articolo con il quale, sul Corriere di oggi, commento due notizie di giornata. La prima: Steve Della Casa - congedato pochi mesi fa dal Torino Film Festival con tanti complimenti in alcuni casi pelosi - l'altra sera è stato nominato direttore della Cineteca Nazionale di Roma. Tra i suoi compiti direttoriali ci sarà anche il coordinamento di tutte le cineteche italiane, compresa quella della Mole nonché l'Archivio del cinema d'impresa che ha sede a Ivrea. La seconda notizia: anche Alberto Barbera, l'altro talento torinese che ostinatamente Torino non ha voluto tenersi , torna al Mus

MIGLIORANO I CONTI DEL REGIO

Ricevo e volentieri pubblico: ll bilancio 2023 del Teatro Regio è stato approvato ieri all'unanimità dal Consiglio di Indirizzo. Il Conto Economico dell’esercizio 2023 ha registrato un valore della produzione di € 37.505.593 rispetto ai € 33.233.247 del 2022; con un aumento dei ricavi gestionali del 44% per effetto di una intensa attività artistica e della positiva risposta del pubblico, che è aumentato del 71% passando dai 95.000 del 2022 ai 162.131 spettatori nel 2023. Gli incassi di biglietteria, pari a € 6.436.343, hanno registrato un aumento del 48% rispetto all’anno precedente, attestandosi ai livelli pre-pandemia, con un tasso di occupazione media della sala del 78% con punte del 93% per i titoli più popolari, confermando così la grande passione con la quale il pubblico segue il Regio. I ricavi commerciali sono aumentati del 111% attestandosi a € 424.080. I ricavi da contributi pubblici e privati hanno segnato un incremento del 6,5 % e sono stati pari a € 28.445.228, di cui