Ieri Annalena Benini ha presentato il suo progetto per il Salone. Non starò a ripeterlo qui, dopo che tutti i media lo hanno ampiamente descritto: tanto vale riportare il comunicato stampa, che dice esattamente quello che hanno detto i media. A livello personale, per quel che conta, non mi dispiace l'idea della "foliazione" del Salone in sette sezioni affidata ciascuna a un curatore. Non manca lo spunto di comica tristezza: la decisione di scegliere il tedesco come "lingua ospite" in concomitanza con la chiusura della sede torinese del Goethe Institut. Ma vabbè, non è colpa del Salone. Quanto al nodo cruciale di questi giorni, ovvero la scelta dei nuovi curatori editoriali , ho scritto un commento sul Corriere di oggi: potete leggerlo anche a questo link . Ecco il comunicato: Il Salone Internazionale del Libro di Torino torna tra i padiglioni del Lingotto Fiere da giovedì 9 a lunedì 13 maggio 2024 , sotto la nuova direzione di Annalena Benini . Il nuovo ...
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