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Visualizzazione dei post da ottobre 1, 2023

IL SALONE DI ANNALENA

Ieri Annalena Benini ha presentato il suo progetto per il Salone. Non starò a ripeterlo qui, dopo che tutti i media lo hanno ampiamente descritto: tanto vale riportare il comunicato stampa, che dice esattamente quello che hanno detto i media. A livello personale, per quel che conta, non mi dispiace l'idea della "foliazione" del Salone in sette sezioni affidata ciascuna a un curatore. Non manca lo spunto di comica tristezza: la decisione di scegliere il tedesco come "lingua ospite" in concomitanza con la chiusura della sede torinese del Goethe Institut. Ma vabbè, non è colpa del Salone. Quanto al nodo cruciale di questi giorni, ovvero la scelta dei nuovi curatori editoriali , ho scritto un commento sul Corriere di oggi: potete leggerlo anche a questo link . Ecco il comunicato: Il   Salone Internazionale del Libro di Torino   torna tra i padiglioni del Lingotto Fiere   da giovedì 9 a lunedì 13 maggio 2024 , sotto la nuova direzione di   Annalena Benini . Il nuovo

ANNALENA DÀ IL BENSERVITO

Di per sé, non è una notizia: si sapeva - o almeno s'intuiva a rigor di logica - che la nuova direttrice del Salone del Libro, Annalena Benini, avrebbe cambiato la squadra dei consulenti editoriali che hanno affiancato Nicola Lagioia nei sette anni del suo mandato. Ci sta: nuovo allenatore, nuovi giocatori. Sembrava anzi strano che fino a ieri l'Annalena non avesse informato delle proprie decisioni neppure i diretti interessati. Li ha informati ieri, appena quattro giorni prima della presentazione ufficiale del proprio progetto di Salone. Ma non li ha informati con un franco e cordiale colloquio: l'ha fatto con una mail di benservito inappuntabile sul piano formale, ma discutibile su quello della buona creanza e del rapporto umano. Ne parlo sul Corriere di oggi. Questo il link . E come bonus track, ecco il testo della mail: Carissime tutte e tutti, vi scrivo intanto questa lettera ma mi piacerebbe tanto parlare con ognuno di voi appena sarà possibile. Vi scrivo però prima

IN TREDICIMILA A TORINO SPIRITUALITÀ

Ricevo e volentieri pubblico: La 19a edizione di Torino Spiritualità, intitolata "Agli assenti. Della morte ovvero della vita", ha registrato in totale 13 mila presenze, e si è conclusa ieri come era iniziata, quando una comunità di 600 persone si era ritrovata nella Chiesa di San Filippo Neri per il più grande Death Café mai realizzato in Italia: una discussione collettiva e conviviale sulla morte, per cercare nelle proprie profondità il senso della fine e scoprire che nella consapevolezza della morte possiamo trovare la linfa della vita. Nei giorni del festival, ideato e organizzato dalla Fondazione Circolo dei lettori e curato da Armando Buonaiuto, si sono svolti altri 4 Death Café, format nato e diffuso nei paesi anglosassoni, mentre i 75 appuntamenti - incontri, laboratori, lectio, meditazioni, spettacoli - con 126 voci di testimoni italiani e internazionali, hanno fatto registrare il sold out in breve tempo, testimonianza del forte legame che Torino Spiritualità ha sapu