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Visualizzazione dei post da marzo 17, 2024

E VENNE IL GIORNO DEL SANGIU SHOW

Tutti zitti, Sua Eccellenza contempla. Il magic moment di Sangiu rapito dalla fontana della Venaria Lavori in corso: la mostra ieri Dovrò tornare alla Reggia di Venaria per godermi la vera mostra dei capolavori di Capodimonte . Quella vista ieri era un work in progress, con gli operai che davano gli ultimi tocchi all'allestimento; oltretutto mancavano ancora alcuni quadri, fra cui la "Crocifissione" di Caravaggio che per me da solo vale l'intera mostra. Mostra che aprirà soltanto il 29 marzo. Ieri è stata soltanto una pia rappresentazione a beneficio del ministro Gennaro Sangiuliano, che il 29 ha altri impegni però ci teneva alla passerella. Meritata, peraltro: pare sia stato lui a volere che la mostra di Capodimonte, reduce dalla tournée al Louvre, arrivasse alla Venaria. Di ciò gli sian rese grazie, benché personalmente io detesti venire arruolato - insieme a un nugolo di giornalisti, fotografi, autorità civili e militari e culturali, soliti noti, barbapapà e mazzab

SALONE: FASSINO, PARIGI E MOISIO ASSOLTI CON FORMULA PIENA

Giustizia è fatta. Dopo otto anni da incubo. Meglio tardi che mai, ma era meglio presto. L'ex sindaco Piero Fassino e l'ex assessore regionale alla Cultura Antonella Parigi sono stati assolti con formula piena dalle accuse per presunte irregolarità nell'ambito della vecchia gestione del Salone del Libro fra il 2016 e il 2018. I reati contestati erano caduti in prescrizione, ma i giudici hanno voluto comunque assolvere gli imputati nel merito, a conferma della loro assoluta innocenza. Assolto con formula piena anche Roberto Moisio.  Cinque invece i condannati, fra cui Giovanna Milella, ex presidente della Fondazione per il libro, alla quale è stato inflitto un anno di reclusione con la condizionale per una vicenda di falso ideologico.

CAMPOGRANDE VA A BOLOGNA

  Un'altra eccellenza torinese ha trovato nuove opportunità fuori città: Nicola Campogrande, 55 anni, che dal 2016 fino allo scorso anno è stato direttore artistico di MiTo, è stato nominato dal Teatro Comunale di Bologna compositore in residenza per il triennio 2024-2026. La collaborazione tra il compositore e la fondazione lirico-sinfonica felsinea culminerà nella primavera del 2026 con l’allestimento dell’opera “Olympia”, espressamente commissionata dal TCBO: «una sorprendente storia d’amore ai tempi dell’intelligenza artificiale», dice l’autore. L’opera verrà composta su un libretto originale di Piero Bodrato liberamente ispirato ad alcuni racconti di E.T.A. Hoffmann. Il primo tassello della residenza ha previsto la composizione dell’operina per voci bianche “I due usignoli”, nata con un intento educativo e anch’essa su libretto di Piero Bodrato tratto, in questo caso, da una celebre favola di Christian Andersen. Incisa lo scorso novembre dall’Orchestra del Teatro Comunale di