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Visualizzazione dei post da novembre 19, 2017

AL GRAN BALLO DEI DIRETTORI

Emanuela Martini con il regista Richard Loncraine ieri sera al Massimo E riesccoci con Gabo sul Corriere. Vi linko l'articolo di giornata. Che - ça va sans dire - si occupa ancora di Festival e Museo. Pensando a quello che ci aspetta. Consuete istruzioni per l'uso: io vi copio l'inizio, poi cliccate e passate sul Corsera. Direttore cercasi: la Martini e il rebus del bando Secondo me Emanuela Martini si ricandida. La direttrice del Torino Film Festival è a fine mandato, ma è una donna coraggiosa fino alla scriteriatezza. Scommetto quindi che parteciperà al bando per succedere a se stessa. A buon diritto, tanto più se anche quest’anno il Tff sarà un successo. Oggi però è rischioso azzardare ipotesi sulla prossima direzione del Tff, perché non sappiamo come sarà il prossimo Tff. Né sappiamo che cosa diventerà il Museo del Cinema. L’assertiva presidente Laura Milani il 29 novembre presenterà il suo progetto - anzi, i suoi progetti - ai Soci del Museo. E saranno progetti

TFF, L'INAUGURAZIONE FLUIDA. UN POST DI CAZZEGGIO

Nota per i gentili lettori: attenzione, questo post non  contiene notizie importanti (neppure poco importanti) ma puro cazzeggio, dettato dalla mia voglia di divertirmi e dalla mia insonnia. Potete quindi evitarvi la pena di leggerlo, a meno che non siate pure voi in vena di cazzeggio. Don't cry for me Argentina. Laura Milani arringa la folla dalla balconata della Mole Che dire? E' stata un'inaugurazione molto fluida. Nel senso del brillante eufemismo per "pezze al culo" coniato dalla presidente Milani . E anche della conseguente scomparsa del buffet: ieri sera alla Mole c'erano soltanto fluide bollicine, per i settecento e passa invitati alla festa d'apertura del Tff, ma non ho avvistato nulla da sgranocchiare. Può darsi che sia arrivato tardi, a buffet spazzolato; o che non abbia cercato bene; ma vagando per l'affollata sala del tempio non ho incontrato qualche abbuffone gonfio di tramezzini. Unici non fluidi generi di conforto pervenuti, i

DI LOTTA E DI GOVERNO: LE AMBIZIONI DI GIOVARA

Massimo Giovara, assessore-ombra Butto giù un appunto veloce veloce, a futura memoria. Stamattina noiosissima Commissione cultura a proposito di due mozioni del Crociato Padano Ricca di cui vi ho già parlato: una propone di mettere alla porta il direttore del Mao Marco Biscione , la seconda di far vivere la Fondazione Cultura . Come vi ho spiegato, si tratta di strategie politiche, per mettere in difficoltà Appendino: Chiarabella quando stava all'opposizione ogni due per tre chiedeva la testa di Biscione e la chiusura della Fondazione Cultura, adesso che comanda si tiene Biscione ed è pappa e ciccia con la Fondazione Cultura e la sua segretaria generale Angela Larotella. Giovara: La Fondazione ce la teniamo Non vi molesterei neppure con queste minchiate. Ma nel corso del penoso dibattito - consueto repertorio di frasi fatte, ripicche da asilo e inquietante impreparazione - succede un fatto interessante. Si sta parlando della Fondazione Cultura, e il consigliere Massimo Giova

LE MISERIE DI MONSU' FESTIVAL

Eccoci qui. Oggi è uscito il primo "Gabo sul Corriere", che potete leggere sia on line sia sul cartaceo del Corriere di Torino:  e io, fedele alla parola data , ve lo linko anche sul blog.  Notate che ve lo linko come i grandi giornali: ricopio il primo capoverso, e poi metto il "continua a leggere" con il link. Roba professional, insomma. Oggi comincia anche la trentacinquesima edizione del Torino Film Festival. E di quella, va da sè, mi occupo. Buona lettura. Laura Milani, presidente del Museo Le miserie di monsù Festival Per fortuna che Laura c’è. Se non ci fosse Laura Milani, fascinosa e assertiva neopresidente del Museo del Cinema, uno potrebbe sospettare che il Torino Film Festival ha le pezze al culo e si avvia a un triste declino. Ma Laura Milani dice che «non si può parlare di declino»; e sfido chiunque, anche il più ardito schiaffeggiatore di tigri, a dissentire quando parla Laura Milani. E quindi boh, io non mi arrischio a parlare di declino del To

AI CONFINI DELLA REALTA': HANNO DI NUOVO CICCATO CIOCCOLATO'

Un bel dì vedremo? Alberto Sacco aspetta Cioccolatò Colonna sonora: "Un bel dì vedremo" E' andata com'era logico che andasse, e come prevedeva che andasse chiunque non sia completamente cretino. Anche stavolta, per il secondo anno consecutivo, gli sceltissimi genii non sono riusciti a fare Cioccolatò. Non è una notizia. Ormai lo avevano capito tutti, che anche stavolta gli era andata a buca, e che Cioccolatò non si sarebbe fatto. E finalmente lo hanno capito persino lorsignori, e hanno diramato il mesto annuncio con un comunicato se possibile ancor più ridicolo del fallimento in sé, nella sua imbarazzata reticenza e nel suo piagnucoloso tentativo giustificatorio. Ribadisco. A me di Cioccolatò non me ne sbatte una benamata minchia. Da sempre lo considero nient'altro che una delle tante ridicole fiere di paese che ammorbano le nostre piazze storiche , spacciate per "eventi" da chi definirebbe "evento" anche la sua assunzione alle Poste. Ma

IO E IL CORRIERE: UNA LETTERA SUL CAMBIAMENTO

Interrompo il silenzio per tranquillizzare chi, gentilmente, si è preoccupato del mio stato di salute. Sto benissimo. Mi sono preso una pausa. Non soltanto spinto dalla mia abituale pigrizia. E c'entra appena di sguincio l'indispensabile disintossicazione periodica dal disgusto che mi procurano certe vicende. Stavolta mi sono fermato per segnare una cesura, un cambio di stagione per me importante. Come qualcuno già saprà, pochi giorni fa ho concluso il mio ultraquarantennale rapporto con La Stampa: un rapporto che mi ha dato tantissimo, e che ancora durava sotto forma di collaborazione. Da venerdì prossimo, 24 novembre, scriverò per la nuova edizione torinese del Corriere della Sera. Immagino che alla stragrande maggioranza di voi la cosa non faccia né caldo né freddo. Ma, seppure a beneficio di pochi, ritengo decente - se non doveroso - rispondere ad alcune delle FAQ, le domande che più di frequente mi vengono poste in questi giorni da alcuni lettori e amici. Quindi, chiu

LA TOP TEN DELLA SETTIMANA

I dieci post più letti dal 12 al 18 novembre I BANDI, I GIOVANI E LA PREVALENZA DEI CRETINI 18 nov 2017 LO SPEZZATINO DI SALONE E' IN TAVOLA. BUON APPETITO 15 nov 2017 SPEZZATINO DI SALONE: ECCO LA RICETTA, COME CE LA RACCONTANO I CUOCHI 15 nov 2017 LA VERITA', VI PREGO, SUL SALONE (POSTILLE A CHIARABELLA&LEON) 14 nov 2017  BEATRICE, LE MINCHIATE E I MORALISTI: UN POST PRECISINO 05 nov 2017 DOPO GIORDANA: LA CONQUISTA DELLA CULTURA 28 ott 2017 LA TOP TEN DELLA SETTIMANA 12 nov 2017 BOSSO, NYMAN, VINICIO: ASPETTANDO I NEW ORDER, LE OGR FANNO SUL SERIO 11 nov 2017 SIGNORA MIA, HA VISTO CHE ROBA IN PIAZZA MONTALE? 05 nov 2017 IN 52 MILA AD ARTISSIMA, QUASI 10 MILA ALLE OGR 05 nov 2017