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Visualizzazione dei post da novembre 19, 2023

E PURE 'STA INAUGURAZIONE SE LA SEMO LEVATI DALLE PALLE

E poi tutti al buffet in Galleria di Diana E va bene, va bene così, in fondo l'inaugurazione non conta, è sempre stata un corpo estraneo per il Tff, il contentino a chi pretende il frisson della mondanità, e in passato ne abbiam viste di noiose e di noiosissime, e vada come vada tanto da oggi ci sono i film, il Festival vero. E allora posso sopportare anche la location alle scuderie della Reggia di Venaria, location prestigiosa, ci mancherebbe, e inevitabile dato che il Regio non era disponibile, ma sant'iddio non si sentiva un piffero; e posso sopportare la diretta di "Hollywood Party" più pallosa che io ricordi con un Pupi Avati che bofonchia nell'ondeggiante microfono e Neri Marcorè e Michaela Ramazzotti a sviolinare il Maestro; e posso sopportare l'assalto di mille e più cavallette ai buffet in Galleria di Diana e dintorni; e posso persino sopportare (ma mica tanto) l'incomprensibile ma marginale ruolo della madrina Catrinel Marlon (al secolo Catrinel

TFF NELLA REGGIA

Il quarantunesimo Torino Film Festival, secondo e ultimo diretto da Steve Della Casa, sarà un grande festival? Lo scopriremo soltanto vivendolo: ma tutto - il successo della scorsa edizione, il programma attraente, gli ospiti di gran nome – autorizza a credere che non ci deluderà. Diciamocelo: Steve Della Casa può piacere o meno, però i festival li sa fare. Ovvio: è un professionista, conosce il suo mestiere, c'è dentro da una vita. E un evento del valore del Tff (valore anche economico: quest'anno il budget definitivo sarà di 1,9 milioni, parola del presidente del Museo del Cinema Enzo Ghigo) merita una guida professionale. Non mi sembra quindi irrazionale nutrire qualche apprensione sul futuro... L'articolo completo potete leggerlo sul Corriere di oggi. Qui sotto invece riporto il primo daily del Tff con il programma di oggi e domani: Prende il via  venerdì 24 novembre  il  41° Torino Film Festival , diretto per il secondo anno consecutivo da Steve Della Casa e in program

DAGOSPIA ALLA BAGNA CAUDA

Metti una serata come tante al Museo del Cinema, solita anteprima al Massimo preceduta dal solito bollicine&tramezzini alla Mole, anteprima del solito film nuovo, solite facce del solito giro cinegiro. Niente di che. Se però ci aggiungi lo stile Dagospia, per quanto annacquato dall'understatement sabaudo, allora scatta l'effetto terrazza romana.  Per carità, niente trenino alla Grande Bellezza, men che meno mises sfacciate per la gioia di un Umberto Pizzi de noantri: ma insomma, ieri per la presentazione del film documentario "Roma"  - firmato da Marco Giusti e Roberto D'Agostino per la regia di Daniele Ciprì - lo spettacolo è stato abbastanza destabilizzante, rispetto al rituale della consueta mondanità esageruma nen. Merito della scelta - meglio: del casting - degli invitati, nel quale era evidente l'impronta di Dago medesimo.  Solo il sulfureo barbuto tatuato, associato al sornione presidente Ghigo, poteva radunare un così assortito campionario cheap &a