Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da febbraio 9, 2020

L'IDEA E' BUONA E BEN REALIZZATA: RIUSCIREMO A NON MANDAR TUTTO IN VACCA?

Steve Della Casa e Sonia Bergamasco nella postazione dedicata a "La meglio goventù" di fronte alla Consolata Che giornata, ieri.  Un giorno di quelli che non t'aspetti, che non penseresti di vedere mai. E che a raccontarlo stenti a trovare le parole. Ho visto l'Assessore Triste non più triste, ho visto gioire Maiunagioia. Con loro ho passeggiato lietamente per le strade di Torino in un bel mattino di sole già quasi primaverile, e non mi sono incazzato neppure un momento. Si parte da piazza Cln. L'assassina di "Profondo Rosso" Clara Calamai  spia minacciosa il quintetto formato da Steve Della Casa, Mimmo De Gaetano, Chiarabella, l'Assessore Non Più Triste Sacco e la Francesca Pienadigioia  Sarà anche merito dell'atmosfera spensierata da gita scolastica, della garrula brigata di giornalisti e fotografi, delle facezie e dei curiosi aneddoti dispensati ad ogni passo dal lepido Steve Della Casa che ci accompagnava, cinematografico virgilio,

MA PERCHE' TAFAZZI CE L'HA SU CON IL VESTITO-MOLE?

Visione proibita. Il vestito-Mole che pare quasi vogliano nascondere è un capolavoro sartoriale tutto realizzato con tessuti e passamanerie, creato da Annamode in occasione della mostra. Dovete accontentarvi della mia modesta foto amatoriale: il Museo del Cinema non ha ritenuto di fornire ai giornalisti immagini professionali e ufficiali. Figurarsi adoperarlo per i manifesti. E' proprio bella, la mostra "Cinemaddosso" che espone alla Mole gli abiti di scena - mi vien da definirli con una parola che detesto: capolavori - prodotti in settant'anni di attività dall'atelier specializzato Annamode , che ha creato i guardaroba di centinaia e centinaia di set cinematografici, a Cinecittà come a Hollywood. Vale la pena di vederli, quei costumi: e non soltanto perché sono feticci per cinefili - io comunque sono andato in estasi davanti all'alta uniforma da maresciallo dei carabinieri che De Sica (Vittorio, naturalmente) indossava in "Pane amore e fantasia&q

STORIE DI EXPATS: ALESSANDRO BIANCHI GENERAL MANAGER DI HANGAR BICOCCA

Alessandro Bianchi: non va bene per Torino, ma per la Pirelli sì Vi ricordate di Alessandro Bianchi? E' quello che, in base al risultato del primo bando, doveva diventare direttore del Museo del Cinema; ma i cinquestelle posero il veto perché lo consideravano "troppo vicino al pd" .  Non che ne avessero diritto: lo fecero e basta, precipitando il Museo in una crisi di governance durata tre anni. In effetti di Bianchi - che aveva mosso i primi passi alla Fondazione Sandretto per poi passare al Maxxi di Roma -  s'era parlato come di un possibile assessore alla Cultura in caso di vittoria di Fassino nel 2016. Poi Fassino ha perso, e Bianchi è finito nella lista di proscrizione dei nuovi padroni. Quando si dicono le coincidenze. L'altro giorno dedico un articolo alle avventure degli expat torinesi: gente alla quale, a prescindere dalle loro capacità, la bassa macelleria politica locale ha sbarrato le porte; sicché sono andati altrove a sfruttare quei talenti

I PRIMI NOMI DEL TJF

Salif Keita il 30 aprile alle Ogr, unica data italiana Ricevo e volentieri pubblico: Dal 25 aprile al 2 maggio si terrà l’ottava edizione del Torino Jazz Festival. Nel programma, in via di definizione, si segnalano: Salif Keita (30 aprile, Ogr, unica data italiana);  Zig Zag Power Trio feat. Vernon Reid, Will Calhoun & Melvin Gibbs (30 aprile, Auditorium del Conservatorio, prima data in Europa);  Bireli Lagrene & Charlier/Sourisse Multiquarim Big Band in "Remember Jaco Pastorius" (28 aprile, Ogr, prima data in Italia); Peter Erskine Trio (25 aprile, Auditorium del Conservatorio); il 27 aprile al Regio Gianluigi Trovesi con il suo Ensemble incontra la tromba di Fabrizio Bosso e la Filarmonica del Regio diretta da Stefano Montanari, con gli arrangiamenti di Corrado Guarino. Inoltre - per l'Anno del Cinema – il 29 aprile al Massimo il trio di Bill Frisell incontra il cinema di Bill Morrison.

ABBONAMENTO MUSEI +10,66%, CRESCONO ANCHE GLI INGRESSI

Ricevo e volentieri pubblico: Si chiude con il segno più il 2019 di Abbonamento Musei in Piemonte, registrando 129.185 abbonamenti venduti, il 10,66% in più rispetto allo scorso anno (cioè esattamente 12.455 abbonati). I Formula Extra (che comprendono anche la Lombardia) sono ancora passati da 1.905 a 2.427, cioè +27,4%. L’ingresso della Valle d’Aosta all’interno della proposta di Abbonamento Musei è stato l’elemento di maggiore novità dell’anno da poco concluso. Dallo scorso settembre, 16 siti culturali della Valle sono divenuti disponibili per gli abbonamenti piemontesi e lombardi e, parallelamente, è cominciata la vendita della tessera, che ha registrato 466 nuovi abbonati valdostani in pochi mesi. In aumento anche gli ingressi nei musei piemontesi, che sono stati 960.000 (contro i 940.200 del 2018). Sommati a quelli in Lombardia (144.766), in Valle d'Aosta (13.355) e con Formula Extra (8.015), superano ampiamente il milione. Nel 2020 l’Abbonamento Musei festeggia i 25 anni da

I TUOI TAGLI SONO PIU' TAGLI DEI MIEI. GNE' GNE' GNE'!

Scemo io a prenderli sul serio.  Ieri mattina ho sprecato un paio d'ore per riferire dello sdegno esternato da Maiunagioia lunedì in Consiglio comunale riferendo della prava volontà della Poggio di ridurre di ben 150 mila euro il contributo straordinario (e ripeto "straordinario") che da due anni la Regione allunga alla Fondazione Torino Musei per generosa concessione della Parigi, intenerita dalla gravi difficoltà in cui versava nel 2017 la Fondazione. Difficoltà causate dal taglio di ben 800 mila euro del contributo comunale, inflitto (dal Comune, non dalla Regione) con il devastante bilancio di quell'anno. E va ben, tocca raccontarle, anche se sono un po' noiose, ripetitive, e ti fanno girare le palle come le eliche del Titanic. Ma la memoria è breve, ed è giusto rinfrescarla di tanto in tanto. Dal bilancio preventivo del Comune per il 2020: le spese per gli enti culturali Poi, in serata, a proposito di memoria mi ricordo di  un post del dicembre sco

MA DOVE VAI SE LA FONDAZIONE NON CE L'HAI?

Sempre difficili i rapporti fra  gli assessori di Regione e Comune. Quella della Regione è cambiata, ma la musica è la solita: una taglia e l'altra s'incazza. Però a ruoli invertiti 'Sta storia della cancellazione di una parte del contributo regionale alla Fondazione Torino Musei  (per gli amici Ftm) si sta trasformando in una ridicola commedia degli equivoci. I eri in Consiglio comunale la puntata più recente.  Ci sono le comunicazioni chieste  al sindaco dalla coriacea Foglietta -  "sull'indicazione della Giunta regionale di eliminare il contributo alla Fondazione Torino Musei" : e messa così pare che tolgano il contributo tutt'intero. I l che è quantomeno esagerato, come già sapete o constaterete continuando a leggere. O magari dando un'occhiata a questo aggiornamento . Comunque Chiarabella manda avanti la fida Maiunagioia a riferire, per "fare ciarezza" come si dice in simili occasioni. Purtroppo la povera Leon dice poco, e quel p

TORINO, IL REGIO E ALTRE STORIE DI NORMALE TAFAZZISMO

Tafazzi sindaco subito! Il candidato perfetto per il 2021: i sondaggi lo danno vincente con il 90 per cento dei consensi In questi giorni ha avuto una certa eco la notizia che mercoledì prossimo la prova generale del "Nabucco" al Regio si terrà a porte chiuse per decisione della commissione provinciale di vigilanza . Il teatro è privo di alcuni dispositivi antincendio e non dispone dei fondi necessari per adeguarsi. La "prima" si farà, assicura il sovrintendente, aumentando il numero dei vigili del fuoco in sala. Il problema è reale, ma non nuovo. La Fondazione Teatro Regio non ha le risorse per fare le manutenzioni straordinarie, e gli 8,5 milioni stanziati dal ministro Bonisoli e confermati da Franceschini arriveranno solo a fronte di progetti già avviati (prima vedere cammello, poi dare denaro) per cui campa cavallo e campa cammello; al Regio hanno  un pomposo "piano industriale" pieno di fuffa  ma non uno straccio di progetto concreto per le manu

SOTTODICIOTTO, ANTEPRIMA DA OSCAR

Ricevo e volentieri pubblico: Sottodiciotto Film Festival & Campus e la casa di distribuzione Wanted presentano in anteprima torinese, in versione originale sottotitolata in italiano, mercoledì 12 febbraio, al Cinema Centrale, alle ore 19.45, il film "For Sama" (Alla mia piccola Sama), realizzato dalla giornalista siriana Waad al-Kateab insieme con il regista inglese Edward Watts. Girato durante la lunga battaglia di Aleppo, il film è candidato all’Oscar 2020 nella categoria “miglior documentario”. La proiezione sarà introdotta da Enrico Bisi, direttore di Sottodiciotto, e da Hadil Tarakji, insegnante e traduttrice. Il film uscirà nelle sale il 13 febbraio, con il patrocinio di Amnesty International Italia e la voce narrante doppiata da Jasmine Trinca.