Graziosi (a sin.) guata di sguincio Galoppini durante una conferenza stampa Mi sbagliavo, come sempre m'accade quando cedo alla tentazione di lasciarmi abbindolare da un barlume d'ottimismo. L'altro giorno avevo scritto un articolo nel quale esprimevo l'augurio che, con l'avvento del nuovo sovrintendente, per il Regio si chiudesse un anno infelice e si prospettasse un avvenire più "normale". Ingenuo io, ne convengo. A parziale discolpa posso addurre soltanto la lontananza da Torino, e la serenità fidente che sempre m'ispira la casa sulla scogliera. Per fortuna quell'articolo traboccante vane speranze non era ancora stato pubblicato, e resterà inedito: oggi, in un pigro meriggio, da oltremare m'ha raggiunto la notizia che, approfittando dell'accalmia estiva, del teatro chiuso, dell'attenzione generale rivolta a spiagge e balneazioni, l'industre Consiglio d'indirizzo s'è premurato di liberare il Regio da due indesider...