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Visualizzazione dei post da novembre 6, 2022

DELLA CASA, BEATRICE E VERRA: TRIELLO AL BARETTI

Tema: gli spaghetti-western. Svolgimento: scegli il posto - non serve l'Ok Corral, ci accontentiamo del meno esotico teatro Baretti a San Salvario - e l'ora - domani alle 11, che però con l'ora legale sarebbe un perfetto mezzogiorno di fuoco - e il triello può andare in scena. Il triello di Il Buono il Brutto il Cattivo , naturalmente: quello classico. Con Enrico Verra dell'Aiace nel ruolo del moderatore, quindi del Buono, il Biondo-Clint; mentre il Brutto (Tuco-Eli Wallach) e il Cattivo (Sentenza-Lee Van Cliff) sono interpretati da Steve Della Casa e Luca Beatrice, qui sotto effigiati .  Non mi arrischio a specificare chi è il Brutto e chi il Cattivo, per non essere coinvolto nella sparatoria: diciamo che il dibattito è aperto . Ma non mi perderei per niente al mondo il faccia a faccia, domani alle 11 al Baretti, fra Steve e Luca, fratelli diversi come Trinità e Bambino (e qui è meno arduo intuire, per evidenza fisica e pur con qualche incertezza, chi sia Trinità e chi

LA SCELTA DELL'OMONE

Steve Della Casa presenta il suo Festival Una smilza concione, 25 minuti netti, punteggiata di classicissime facezie dell'oratoria dellacasiana, dallo sbarazzino ringraziamento al partner Cassa Depositi Prestiti “...soprattutto prestiti” all'inevitabile menzione della pelata di Paolo Manera “la testa più lucida del cinema torinese”, per concludere in gloria con l'iconica “avete delle domande da porci?”. Ridotti allo stretto indispensabile pure i saluti istituzionali - presidente e direttore del Museo, e la Purchia unico assessore presente - è stata breve e felice e indolore, la presentazione del Tff numero 40 : così diversa dalle soporifere e interminabili messe cantate del passato, e dagli omologhi rituali del Salone e grandi eventi affini , fachiristiche maratone di due ore che prima ti annoiano, poi ti indispettiscono e alla fine ti stremano. Se il buon Festival si vede dalla presentazione, il Tff40 sarà il “Festival di Steve”, il tipo di Festival che Della Casa ai temp

BROCCIO PARLA, TORINO ESPONE: C'È VITA OLTRE L'ART WEEK?

Arte utile: bici per gite da camera in gruppo (vista ad Artissima) Si chiude il frenetico weekend dell'arte, che in verità ho trascorso  per nulla freneticamente . Per riassumere i quattro giorni più artistici dell'anno, anziché affliggervi con le valutazioni e i bilanci che leggerete altrove, ho pensato bene di riportare sul blog due miei articoli usciti sul Corriere cartaceo nel fine settimana, e non disponibili on line. Sono due articoli che in qualche modo, e da punti di vista differenti, affrontano la questione del "che fare?". In parole povere: ok, l'Art week qui, l'Art week là, Artissima e le sue sorelle, la Torino scintillante d'arte, il solito ambaradan, tutto molto bello, ma poi? Come ci organizziamo, passati questi quattro giorni fast & furious? Come gestiamo l'arte a Torino negli altri 361 giorni dell'anno? Nel labirinto di The Others Nel primo articolo, pubblicato sabato, intervisto malgré lui  Massimo Broccio, che dal prossimo mer