Lo dico subito: la mostra di Diabolik curata da Luca Beatrice e Luigi Mascheroni alla Mole Antonelliana è molto piacevole, ben organizzata, e farà sicuramente ingolosire gli appassionati di fumetti - ancor più i collezionisti - con quel profluvio di tavole originali, albi rari, foto d'epoca, gadget, lacerti pop e memorabilia. Poi c'è l'installazione curata da Giosuè Boetto Cohen al Museo dell'Auto, dove la Jaguar E-type di Diabolik è esposta "nelle versioni coupé nera e spider rossa - recita il comunicato stampa - circondata da un allestimento dedicato al signore del brivido e alla geniale relazione che lo legò alla celebre vettura": ed è senz'altro curioso apprendere che con un'automobile si può avere una "relazione geniale". Due mostre, quindi, e due musei. E relative due conferenze stampa, una dietro l'altra. Più il videomapping "diaboliko" sulla Mole. Più un annullo filatelico. Più la proiezione del nuovo film su Diabolik d...
L'ANSiA della cultura torinese