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Visualizzazione dei post da ottobre 30, 2016

...MA IL JAZZ LO SALVA MONCALIERI

La seconda notizia vale la pena perché certifica il successo di Moncalieri Jazz, sicché la sortita del sindaco che propone di farne il vero successore del Tjf  assume un suo perché. Che ci sarebbe di strano? Già adesso Moncalieri, con Ritmika , ha l'unico grande free festival rock pop in Piemonte, dopo la soppressione di Traffic . A questi punti siamo, su questi punti balliamo: stavolta è la "periferia" che si prodiga per riqualificare la grande città degradata. Ecco l'Ansa: Prosegue a colpi di sold out e con liste d'attesa, come per il concerto della Np Big Band diretta da Roberto Resaz stasera al Castello di Moncalieri, il 19° Moncalieri Jazz Festival. Il successo della Notte Nera del Jazz lo scorso sabato, con migliaia di persone per il paese ad assistere agli street concerti, e le prenotazioni per il prossimo e conclusivo week end, fanno pensare che si supereranno i 30.000 spettatori della scorsa edizione. Intanto Ugo Viola, l'ideatore del Festival, ric

L'ARTE SALVERA' LE PERIFERIE...

Una sera così novembrina, con l'acquerugiola che vien giù, figurarsi se uno ha voglia di mettersi a scrivere. Ma un paio di notizie ci sarebbero , che vale almeno la pena di segnalare. Quindi mi limito a passare l'Ansa. E' più comodo - mica ho dei doveri con qualcuno - e se non altro io sotto non ci metto la mia firma. La prima notizia riguarda arte e periferie e la devo proprio pubblicare. Altrimenti dicono che sono un nemico del popolo (cosa peraltro verissima). Ecco l'Ansa in questione: Portare l'arte contemporanea nelle periferie , alle persone che hanno minor consuetudine con arte e cultura pur abitando in zone ritenute dagli esperti in molti casi più vitali e innovativi del centro. E' l'obiettivo di un nuovo progetto lanciato a Torino dal Mibact e dal Comitato Fondazioni Arte Contemporanea che riunisce le 15 principali Fondazioni per l'arte italiane e presieduto da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo. L'incontro si è svolto alla Fondazione Sandre

DOVE NON OSANO LE ARTISSIME

Le tavole da surf "a lisca di pesce" del francese Edgard Flauw a Operae Ho fatto bene ad andar per mostre ieri. In questo preciso momento , mentre me ne sto al calduccio davanti al camino, i miei amici sono in coda all'Oval e non mi pare una situazione invidiabile. A dire il vero, ad Artissima ho fatto soltanto un giro veloce in preview, e non so neppure se ci andrò. C'è un tal casino...  Le Operae della nostra vita quotidiana In compenso ieri ho visitato la parte che più amo di Contemporary, e cioè Operae , il festival del design indipendente che si tiene, per la sua settima edizione, a Palazzo Cisterna. Varrebbe la pena anche solo per la location: Palazzo Cisterna è un gioiello, vi suggerisco di farci un giro. Ma poi amo Operae perché parla di lavoro artigiano, di forme e materiali, e in una parola di cose. Cose che appartengono al nostro quotidiano – un tavolo, una sedia, un orologio, un tessuto... - ma diventano bellezza pura con la creatività di chi

IL SALONE DEL DISCOUNT

Oggi, venerdì, sono andato per mostre, così evito il pigia pigia del sabato. Giornata faticosa, magari racconto domattina. Intanto è uscita quest'Ansa sul Salone del Libro. Aprono le iscrizioni. Saldissimi per attirare gli espositori. Nessuna traccia del progetto di Lagioia: come previsto. Lo presenteranno il 22 novembre. Vedi che a essere stronzetti ci si fa detestare, ma spesso ci si azzecca?  Avevo capito bene, quando la Parigi il 13 ottobre mi diceva che sarebbe stato pronto "entro la fine del mese": si riferiva a un altro mese . Vabbè, non commento, sono stanco. Beccatevi l'Ansa e andiamo a dormire, che s'è fatta una certa. (ANSA) - TORINO, 4 NOV - Uno stand pre allestito di 8 metri quadri, tutto compreso, a mille euro. Plateatico a tariffa unica flat e ridotta, rispetto allo scorso anno, dal 30% al 50%. Stand base ridisegnati. Aprono oggi, con queste novità, le iscrizioni per gli espositori alla 30/a edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino.

STALLO MESSICANO ALL'OPERA DEI PUPI: CON LE MAIL DI ASPRONI MORANO ACCUSA APPENDINO DI MENDACIO (RELOADED CON IL VIDEO DELLA SEDUTA)

Al servizio dei veri bongustai: qui c'è il video dell'intera seduta del Consiglio comunale del 3 novembre: la ciccia vera, ossia la pantomima su Manet, comincia all'incirca a 1 h 20' e ve la consiglio caldamente. Vi ricordo che se vi interessa, a questo link trovate il resoconto del nobile dibattito , così come lo riporta - per carità di patria sunteggiando assai - il sito del Comune. Alto e approfondito dibattito sulla cultura in Consiglio comunale Era un sonnolento pomeriggio di novembre e in Consiglio comunale lo spettacolo languiva; avevano rinviato l'interpellanza di Ricca sul Futurismo , battibeccavano sul post di uno sciaguratello pagato dal popolo, un'assessore leggeva faticosamente una pallosa relazione sui bilanci di Gtt, e io m'apprestavo a tornarmene a casetta imprecando contro la svogliatezza della compagnia di giro che mi stava annoiando assai. Quand'ecco che qualcuno, forse un angelo vestito da passante, mi tra

ADDIO TJF, MA C'E' NARRAZIONI JAZZ. CON ZENNI. E CON LA FONDAZIONE CULTURA

E' l'8 aprile 2015: il direttore Stefano Zenni e la segretaria della Fondazione Cultura Angela Larotella presentano la quinta (e ultima) edizione del Torino Jazz Festival. Nel 2017 Zenni e la Fondazione Cultura daranno vita a Narrazioni Jazz. Oggi è giornata complessa. Nel bel mezzo di tante storie arriva anche la notizia della nuova iniziativa jazz del Comune, Narrazioni Jazz,  destinata a rimpiazzare il Tjf. Da quanto si capisce, si tratta per l'appunto della serie di concerti in occasione del Salone del Libro . L'accenno ad attività non solo nel centro storico può rappresentare la riesumazione di Fringe , dato che proprio oggi l'assessore Leon mi ha confermato che incontrerà a breve gli organizzatori. Riservandomi ogni approfondimento, vi pubblico intanto il comunicato fornito dall'ufficio stampa del Comune. Il comunicato stampa del Comune Oggi pomeriggio l’Assessora alla Cultura Francesca Paola Leon ha incontrato Stefano Zenni, musicologo di fama i

ARTISSIMA FLASH: LEON SI IMPEGNA, L'AUSTRALIANO CI STUDIA, E ILOTTE DA' SARAH PER CONFERMATA

"Ma cosa mi dici mai? Ha fatto davvero così?" Anto&Franci  si confidano i loro guai alla conferenza stampa di Artissima Non c'è pace tra gli ulivi. Oggi comincia il gran lungo weekend dell'arte contemporanea, ma sono costretto a tirar via alla veloce perché è molto più spassoso lo show in Consiglio comunale , o almeno mi diverte di più a raccontarlo . Mi spiace, va così: stasera mi perdo pure la festa di Artissima all'aeroporto o in alternativa Arto Lindsay al Conservatorio per Club to Club, e c'è pure l'anteprima di "Fai bei sogni"; e devo scusarmi con Operae, The Others, Flashback e Next, dato che non riesco neanche a passare. Ma ci sono delle priorità, quando si è vecchi: e le risate vengono al primo posto. Mi limito a riportare tre dichiarazioni uscite dalla conferenza stampa di Artissima stamattina all'Oval. 1) Francesca Leon, assessore alle Fontane (e ai Musei) del Comune di Torino: "Non rinunceremo mai ad avere Artissi

MORANO: APPENDINO HA MENTITO, ECCO LE MAIL DI ASPRONI

"Il sindaco Appendino ha mentito a questo Consiglio comunale e qui ci sono le prove". Il consigliere Alberto Morano (Lista civica) sventola un mazzo di mail che testimoniano i ripetuti tentativi di Patrizia Asproni di incontrare il nuovo sindaco o l'assessore , prima di essere costretta alla dimissioni dalla presidenza della Fondazione Torino Musei. Appendino in Consiglio aveva dichiarato che l'Asproni non s'era fatta viva fino al 5 di ottobre , quando su richiesta di Appendino medesima s'era resa disponibile per un incontro ma solo il 24 ottobre.  Dopo il colpo di teatro di Morano in Consiglio comunale scoppia un divertentissimo casino. Ora vado a casa e ve lo racconto con calma . Stay tuned. 

APPENDINO CAMBIA IDEA: AVEVA RAGIONE FASSINO

Once we were warriors. E' il 30 ottobre 2015 e in aula una furente Chiara Appendino inchioda Fassino alle sue responsabilità: egli ha appena nominato Piero Gastaldo nel CdA del Salone nonostante avesse inviato la sua candidatura fuori tempo massimo Il 25 ottobre scorso  il commercialista Roberto Coda fu nominato da Appendino nel Consiglio direttivo della Fondazione Torino Musei a seguito di un bando contestato: Coda ha infatti presentato la candidatura il giorno prima della nomina, con un mese e mezzo di ritardo rispetto alla scadenza del bando . In attesa che il Consiglio comunale discuta l'interpellanza del leghista Ricca , sulla vicenda c'è stata l'audizione in Conferenza capigruppo richiesta dal pd. Per rispondere alle lecite curiosità della minoranza si sono presentati il nominato Coda, la nominante Appendino, e la Francesca Leon che faceva numero, ma non ha detto niente. Trasparenza? Mi spiace, c'è il regolamento Purtroppo devo ricostruire l'aud

SI FA IN FRETTA A DIRE FUTURISMO

Ha fatto più questo post per la cultura del Consiglio comunale... Xavier Bellanca , 30 anni, laurea in Filosofia, è stato nominato con delibera del 19 luglio "collaboratore di staff a supporto della sindaca Appendino" Il suo stipendio viene sarcasticamente pagato da migliaia di cittadini che magari non distinguono Manet da Monet e il Jazz dal Blues. Ma s'incazzano lo stesso Domani pomeriggio in Consiglio comunale si discute un'interpellanza del Crociato Padano della cultura Fabrizio Ricca a proposito della mostra "Futurismo 1909-1944. La promessa della modernità". Mostra che, sostiene Ricca, la Fondazione Massimo e Sonia Cirulli (a me altrimenti ignota) ha proposto alla Fondazione Torino Musei, venendo rimbalzata dalla cattivissima Asproni e dirottata sui Musei Reali, dove però s'è arenata. Il Crociato Padano chiede ragione a sindaco e assessore di tale diniego che priverebbe Torino di un altro grande evento artistico, dopo Manet . Ora, io appr

SARAH CON LA FACCIA DA RICONFERMATA E ALTRE STORIE ATTORNO ARTISSIMA

Una parte dell'opera dell'egiziano Wael Shawky allestita nello spazio della Fondazione Merz E' partita, e arrivare a domenica sarà durissima. La settimana dell'arte contemporanea a Torino è un cimento atletico, pretende piedi buoni e attitudine alla veglia. Me la prenderò comoda, è chiaro. Difatti stamattina mi sono risparmiato l'anteprima di Artissima all'aeroporto di Caselle. Già mi toccherà di andarci domani sera per la festa: non vorrei diventare un frequent flyer a mia insaputa. Però sono stato all'inaugurazione di Wael Shawky alla Fondazione Merz, e prima sono passato a buttare un occhio a ToExpo, dove fervono i preparativi di Paratissima , che apre stasera. La palma di Shawky nel deserto della Fondazione Merz In Fondazione c'è il deserto La Fondazione Merz espone "Al Araba al-Madfuna", l'opera dell'artista egiziano Wael Shawky che consiste in un pezzo di deserto - nel senso che hanno riempito l'intero spazio della

SALONE, ASPETTANDO IL PROGRAMMA SI MOLTIPLICANO I DIRETTORINI

Qualcosa si muove. Il neo-direttore del Salone del Libro è impegnato a selezionare la squadra dei "responsabili d'area" Il neo-direttore del Salone del Libro Nicola Lagioia si è trasferito a Torino ed è già al lavoro. I primi passi sono mettere a punto un progetto - che Lagioia non aveva pronto quand'è stato nominato - e formare la squadra: che sarà uno squadrone, almeno quantitativamente. Otto responsabili d'area In base alle ultime proiezioni, infatti, i "responsabili d'area" (volgarmente detti "direttorini") non dovrebbero essere tre o quattro, come s'è detto  di recente, ma molti di più. Almeno sette o otto. Un ritorno all'idea originaria che prevedeva una complessa struttura di "capiredattori" mutuata da qualche telefilm americano sui giornalisti . La campagna acquisti è in atto. Di sicuro Lagioia ha fatto la proposta a Culicchia, Geda e Bajani.   E' ora di vedere il progetto Quanto al progetto, prima

FOLLA NEI MUSEI: LE PRESENZE DI VENARIA, EGIZIO E MUSEI REALI

Arrivano alcuni dati sulle presenze nei musei durante il ponte dei Santi. La Reggia di Venaria denuncia 37.675 ingressi da venerdì 28 a martedì 1. Nello stesso periodo le presenze al Museo Egizio sono state 22.197.  I Musei Reali dichiarano oltre 16 mila visitatori da venerdì 28 a martedì 1 grazie anche alla decisione di spostare il giorno di chiusura dal consueto lunedì a mercoledì. "Alle migliaia di visitatori che hanno avuto accesso alle collezioni, si aggiungono le migliaia di cittadini, di ospiti e di curiosi che hanno usufruito liberamente dello spazio della Corte d’onore di Palazzo Reale, delle suggestive sale del Caffè Reale e dei Giardini" dichiara l'ufficio stampa. Il picco è stato domenica 30 con tremila biglietti. La mostra di Toulouse Lautrec a Palazzo Chiablese è stata vista da 7 mila persone. Ricordo che martedì 8 novembre alle 17, 30 alla Galleria Sabauda s'inaugura la mostra "L’occhio fedele. Incisori olandesi del Seicento": esposte a

E' MORTA TERESA CAVASSA

Mi raggiunge adesso la triste notizia della morte di Teresa Cavassa, storica segretaria del Movie Club e poi di Cinema Giovani-Tff. Aveva 66 anni. Teresa verrà ricordata da Steve Della Casa durante la trasmissione di RaiRadio3 "Hollywood Party" di domani, mercoledì 2.

TRANQUI, MILANO NON CI RUBA IL JAZZ. MA CI INSEGNA QUALCOSA

Detesto mettermi a scrivere all'ora di cena: ma noto adesso che molti condividono la notizia dell'imminente JazzMi , il nuovo jazz festival di Milano, collegandola in qualche modo all'eutanasia del fu Tjf.  Come sapete, sono precisino. Pertanto vorrei precisare che Milano non ci porta via il jazz. Per almeno due ragioni. La prima ragione: un festival come JazzMi - di cui si aveva contezza da tempo, almeno dallo scorso 22 settembre -  non si improvvisa dall'oggi al domani. Servono come minimo sei mesi, se non un anno, e quindi JazzMi è stato progettato ben prima che Appendino vincesse le elezioni e varasse il suo programma di dismissioni. Per favore, risparmiatevi sparate a muzzo. Quel che è giusto è giusto anche nei casini: la nascita di JazzMi non ha nulla a che vedere la giunta di Torino. Da ciò discende la seconda ragione: ovvero il fatto  che - come ufficialmente dichiarato dal sindaco milanese Sala - Milano se ne sbatte i coglioni di Torino. Manco ci vedono

TURISMO TORINO DAMMI IL PROGRAMMA...

Dove va a parare la Torino della cultura? C'è un progetto nuovo? E qual è? Dopo gli ultimi exploit, un pizzico di malumore comincia a serpeggiare in città. Prontamente, dal sindaco e Appendino è arrivato l'annuncio che entro metà novembre verranno comunicate le "linee guida" della giunta sulle politiche culturali. Ci sarà pure una conferenza stampa in grande stile (alla quale mi auguro vivamente di essere invitato...), starring Chiara Appendino, per annunciare quali eventi ha in cantiere la città per i prossimi mesi . Sennonché, mi dicono, in vista della conferenza stampa il trio Giordano ha chiesto la lista dei sullodati eventi a Turismo Torino . Q uelli di Turismo Torino non sanno che pesci pigliare: loro non organizzano eventi, loro li comunicano. Sono la vetrina dell'offerta turistico-culturale della città. Di conseguenza, la procedura prevederebbe che sia la giunta che dice a Turismo Torino quali nuovi eventi proporrà e quali tra i vecchi intende mantenere i

PER UN PUGNO DI POST: LEON CHIAMA ASTORE E SALVA (FORSE) FRINGE

Francesco Astore: protesta a mezzo Fb Vabbé, caso risolto almeno per Fringe. Francesco Astore ieri ha scritto su Facebook che lui e gli altri curatori della sezione sperimentale del Tjf non erano mai stati ascoltati dalla nuova giunta , nonostante le loro richieste. E adesso comunica, sempre a mezzo Fb , di essere stato finalmente contattato dall'assessore alle Fontane Francesca Leon, dopo due mesi di vana attesa. Mentre in rete saliva la protesta, Francesca Leon, riferisce Astore, si è fatta sentire e si è impegnata a riceverlo al più presto, largendo varie rassicurazioni. Quindi la via è segnata, per gli operatori culturali: chi vuole essere ascoltato dagli assessori, lo richieda tramite Facebook. Basta un post. Riporto il messaggio di Astore, pubblicato un'oretta fa. Cari tutti vi aggiorno per dirvi che siamo stati contattati dall'Assessore alla Cultura della Città di Torino Francesca Leon , la quale si è detta disponibilissima ad incontrarci a stretto giro, e la

BARBERA O CHAMPAGNE? IL DILEMMA DEL MUSEO

Take him or leave him: che ne fanno di Alberto Barbera? Credo di aver finalmente capito la gabola del nuovo direttore del Museo del Cinema . Mi suonava proprio farlocca, quella storia di rinviare di due mesi la nomina perché, povere stelle, gli era mancato il tempo per esaminare i curricula . Tanto più che la Praxi ha già selezionato tra le 88 candidature una decina di profili validi: e ipotizzare due mesi per leggere dieci curricula è un insulto all'intelligenza umana. Che ne facciamo di Barbera? La verità, per come me la raccontano i miei insider, è un'altra: c'è uno scontro in atto fra Comune e Regione sul destino del direttore uscente, Alberto Barbera. Il Comune, mi dicono, sarebbe dell'opinione di metterlo alla porta senza tante storie. La Regione vorrebbe invece affidargli una consulenza come direttore artistico. O magari è l'inverso, vai un po' a capire. Così me la raccontano, così la riferisco. Di sicuro c'è che non si sono ancora messi d'