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Visualizzazione dei post da novembre 6, 2016

MUSEO DI SCIENZE, NUOVA SCADENZA: GIUGNO 2017

Quando non so più come darle il tormento, chiedo all'Antonellina Parigi quando riaprirà il Museo di Scienze Naturali . Ieri era uno di quei giorni. Mi ero annoiato a morte agli Stati Generali della Cultura, così all'uscita dal Regio l'ho abbrancata e le ho fatto la solita domanda. Con l'espressione rassegnata di una sant'Agnese davanti al rogo, Antonellina mi ha aggiornato sulle ultime traversie. Spera - e sottolineo spera - che entro giugno prossimo si possano almeno riaprire gli uffici per il personale. La riapertura al pubblico invece è già fissata al 2018, nero su bianco fra i 38 obiettivi dei direttori generali della Regione da raggiungere entro quell'anno . Ma, mi dice Antonellina, per completare l'opera servono ancora 1,2 milioni, e di 'sti tempi e 'sti bilanci non è che li trovi sotto il materasso.  Mi sono premurato di chiedere se al momento le collezioni sono abbandonate a se stesse, o se qualcuno se ne prende cura, almeno per l'ordina

DOTTOR MARTINI E DOTTORESSA DAMILANO: PERCHE' IL FESTIVAL NON SI FA D'ESTATE, E ALTRE MERAVIGLIE

Parta l'audizione: da sinistra, Martini, Damilano, Albano e (di spalle) Savoldi In un'intervista a Repubblica Paolo Damilano - presidente di Museo del Cinema e Film Commission - ha dichiarato che non gli spiacerebbe se il Tff si facesse a giugno: il clima favorirebbe gli eventi all'aperto, rendendo la città ancora più partecipe del Festival. Ma l'estate no La direttrice del Tff, Emanuela Martini, ha prontamente corretto il tiro, spiegando che tecnicamente sarebbe un autogol: "A maggio c'è Cannes, e subito dopo comincia la corsa per Venezia. Se il Torino Film Festival fosse a giugno, non riusciremmo ad avere film inediti, come un festival che si rispetti: le produzioni che non sono andate a Cannes in quel periodo puntano a Venezia, per noi non ci sarebbe spazio. Non a caso l'unico festival in quel periodo è Cinema Ritrovato di Bologna, che per una scelta precisa presenta soltanto vecchi film".  Emanuela Martini espone quanto sopra nella sede

GIORGIO GABER E GLI STATI GENERALI DELLA CULTURA

Gli Stati Generali suscitano grandi speranze: si notino, in primo piano, i più entusiasti che lasciano l'indirizzo mail, "così restiamo in contatto" Non scrivo sugli Stati Generali della Cultura . Non so che dire. Stamattina mi sono beccato la tavola rotonda conclusiva al Piccolo Regio, punto d'arrivo di un lunghissimo   e faticoso percorso durato almeno quattro anni.  C'erano gli operatori culturali piemontesi, e gli assessori Parigi e Leon. Ho ascoltato infinite parole, molte proposte, qualche promessa. Diversi interventi trasudavano passione e competenza, alcuni intelligenza e visione, un paio addirittura concretezza. Mi sono commosso allo sfogo della Parigi che ha riconosciuto le sofferenze del settore, e il coraggio di chi continua a lavorare, investire e rischiare in condizioni di totale (e intollerabile) incertezza . E ho visto il volantino del Comitato Emergenza Cultura che chiede qualcosa di assai civile: che l'investimento regionale sulla cul

L'INTELLIGENZA DELLE PICCOLE MOSTRE. OVVERO, CHI INSEGNA AI GATTI ADARRAMPICARSI

E’ in discussione un modello che vede le nostre istituzioni museali come contenitori e non produttori di cultura, un modello che non porta al rafforzamento delle competenze e delle relazioni dei nostri musei con gli altri musei italiani e stranieri, che non favorisce la ricerca e quindi la produzione che sono alla base di un sistema museale forte anche dal lato della proposta di eventi espositivi. Nel resto del mondo i direttori dialogano tra loro per concordare progetti espositivi e collaborazioni scientifiche. Da noi tendenzialmente no, con le dovute eccezioni, ad esempio il Museo Egizio... E’ altresì importante il dialogo tra le istituzioni museali della città per mettere a fattor comune le collezioni, le idee e le capacità progettuali. ( L'assessore Leon spiega al Consiglio comunale come devono funzionare i musei torinesi, 17 ottobre 2016 ) Medaglione smaltato in mostra a Palazzo Madama (prestito dal Musée de Cluny) Se vi capita, andate a Palazzo Madama: hanno inaugur

IL FILM CHE HA GIA' VINTO IL FESTIVAL 2016

La presentazione del Tff ieri al Massimo: Antonella Parigi si sistema l'acconciatura, Francesca Leon è contenta di essere lì, la punkissima Emanuela Martini e il compassato Paolo Damilano osservano con curiosità che cosa fanno le signore assessore Ok, per me il Tff 2016 potrebbe anche essere tutta la roba inutile che c'è attorno a "Intolerance" , perché è l'intera vita che aspetto di vedere il capolavoro di Griffith su grande schermo e in versione restaurata, e stavolta nessuno mi farà perdere un'occasione che a quanto ne so potrebbe essere l'ultima. A ciascuno il suo Festival Però questa trentaquattresima edizione del Festival che s'inizia venerdì prossimo è, a quel che capisco scorrendo il programma, la migliore fra quelle curate da Emanuela Martini. Lo è di certo per uno come me, che al Festival ci va più che altro per vedere i vecchi film. Sono grato a Emanuela perché rivedrò "Il cacciatore" di Cimino, che mi manca su grande sc

MUSEO DEL CINEMA: SI FA PRESTO A DIRE "DIRETTORE"

L'ampio e pacato confronto in atto al Museo del Cinema per la scelta del nuovo direttore Sarà uno strano Torino Film Festival , quello della trentaquattresima edizione che viene presentata oggi. Un Festival con Alberto Barbera a mezzo servizio e con le valige in mano. Barbera, in quanto direttore del Museo del Cinema, è il referente dei festival torinesi che ricadono sotto l'ala del Museo, Tff compreso. Però Barbera è ormai un direttore dimezzato. Perché una cosa pare certa, nella telenovela del Museo del Cinema . Sono minime, per non dire nulle, le probabilità che Alberto Barbera resti - almeno come consulente artistico - oltre la scadenza del 31 dicembre , data in cui scade la proroga che gli hanno "concesso" dato che non riescono a mettersi d'accordo su chi sarà il nuovo direttore. Lui ha preferito accettare la situazione per non dare l'impressione di fuggire, ma nessuno gli ha parlato, non ha ricevuto proposte e non se ne aspetta più. E non fa polemic

GIPO AL FESTIVAL

Gipo Farassino: il film che lo racconta sarà presentato al Tff Il film  "Gipo, lo zingaro di Barriera" sarà presentato al 34° Torino Film Festival. Ne do con gioia la notizia: è un progetto che mi stava a cuore e che ho visto nascere . E passo la parola alla figlia di Gipo Farassino, Valentina, che si è sbattuta come una dannata affinché quel progetto diventasse una realtà: "L’idea di realizzare un film documentario su di lui è nata più di tre anni fa. Ovviamente consideravamo un lavoro su di lui imprescindibile dalla sua presenza. Come poteva il nostro racconto stare in piedi, senza i suoi travolgenti aneddoti, il suo modo unico di trasportarti nel suo mondo, i suoi guizzi, geniali e improvvisi? Ma Gipo ha sempre voluto fare di testa sua e anche questa volta è riuscito a sorprenderc i andandosene prima dell’inizio delle riprese. Lasciar perdere? Non ci abbiamo messo molto a decidere di andare avanti. Non tanto per Gipo che da lassù (o da laggiù) se la ride sornion

FIAMMINGHI ALLA SABAUDA: SI FA QUEL CHE SI PUO'

Un'incisione di Rembrandt in mostra alla Galleria Sabauda Si fa quel che si può, in tempi di magra. Enrica Pagella, direttrice dei Musei Reali, prova a valorizzare le collezioni di grafica, inventandosi uno spazio nuovo alla Galleria Sabauda per le mostre temporanee delle incisioni patrimonio del museo e della Biblioteca Reale. "Sono due stanze che finora erano inutilizzate - dice - che abbiamo attrezzato con luci sotto i 50 lux per ospitare le opere grafiche della nostra collezione, raramente esposte". Ieri ha inaugurato la prima mostra, "L'occhio fedele", 32 belle acqueforti fiamminghe di autori come Rembrandt, Both, Waterloo, Du Jardin, Berchem, van Ostade. Mostra carina. E comunque questo è il patrimonio che sta nei depositi dei nostri musei, e questo esponiamo per valorizzarlo.  Come auspica l'assessore Leon . "L'occhio fedele" prosegue fino al 26 febbraio. Seguiranno altre mostre dedicate a Durer e Tiepolo: sempre incisioni, na

ARTE NELLE PERIFERIE: MILANO CI TENDE LA MANO

La Madonna della Misericordia di Piero della Francesca a Natale è esposta a Milano.Per noi nessuna misericordia Non volevo neanche scriverne, non mi sembrava importante. Ma poi... Futurismi in Sala Rossa E' andata così. Ieri c'è Consiglio comunale. Si discute l'interpellanza di Ricca sulla mancata mostra dei Futuristi, quella che ho dissezionato l'altro ieri . Risponde l'assessore alle Fontane (e Musei) Francesca Leon. Spiega com'è e come non è, appare evidente che non ne sapeva nulla e s'è frettolosamente informata presso gli uffici competenti, descrive le procedure, usa molta diplomazia, ma in sostanza dal suo discorso si deduce che gli esperti dei Musei Reali - lì era finita la patata bollente, schivata dalla Fondazione Musei - sospettavano che la mostra fosse poca cosa (e questo lo sospettavo anch'io senza essere un esperto), e traccheggiavano  cercando un modo elegante per dire di no agli aspiranti organizzatori, finché gli aspiranti o

LUNGA VITA ALLA FONDAZIONE CULTURA

Amici per la pelle: Zagrebelsky, Appendino e Larotella sorridono felici alla presentazione di Biennale Domocrazia La Fondazione Cultura non morirà, nonostante i proclami appendineschi. Lo si deduce - definitivamente - dall'annuncio della nascita di Narrazioni Jazz che, ha dichiarato l'ufficio stampa del Comune, si farà “con la realizzazione tecnica della Fondazione Cultura” . Come si cambia Da anni Chiara Appendino  annunciava che, se l'avessero eletta sindaco, avrebbe subito chiuso la Fondazione Cultura . La eleggono sindaco. E io stilo l'elenco dei primi morituri : Asproni ( fatto ), Torino Jazz Festival ( fatto ), Barbera ( ci sta lavorando ) e Fondazione Cultura. Ma sulla Fondazione madamin Appendino  prende tempo . Probabilmente ha capito che le serve. Il 9 settembre l'assessore alle Fontane, a mia precisa domanda se e quando chiuderanno la Fondazione, risponde: "Stiamo esaminando i fascicoli, dobbiamo valutare". Passano cinque giorni,

DYLAN DOG HA TRENT'ANNI, MA VA A SOTTODICIOTTO

Gigi Cavenago, copertina per "Cose perdute" Una cosa devo dire, prima del mio pigro "ricevo e volentieri pubblico". La mostra per i trent'anni di Dylan Dog, organizzata da Sottodiciotto Festival nelle sale della Pinacoteca Albertina dal 18 novembre al 13 dicembre, ha un merito speciale, seppure non apparente: le tavole originali di Dylan saranno esposte nelle stesse sale che ospitano i dipinti dell'Albertina. Gli appassionati dell'Indagatore dell'Incubo potranno, visitando la mostra, regalarsi in sovrappiù un privilegio di cui troppi torinesi non godono: scoprire che a Torino abbiamo un altro museo - per l'appunto la Pinacoteca dell'Accademia Albertina - prezioso, pieno di opere che vale la pena di vedere, anche se pochi lo sanno e ancor meno le vedono: i soli cartoni cinquecenteschi di Gaudenzio Ferrari, del Giovenone e del Lanino meriterebbero il viaggio, e ci sono pure - per dire - quattro tavole clamorose di Filippo Lippi, un magn

LA CONTINUITA' DI TORINO BARACCA

Il pollo in piazza, e sullo sfondo il palco ( da Facebook ) Di giorno in giorno si consolida l'ammirevole continuità fra l'attuale e la precedente amministrazione civica. Il fenomeno risalta soprattutto nella gestione non soltanto delle nomine , ma anche delle piazze auliche , che tornano a farsi belle di baraccopoli  e accampamenti circassi, alla faccia di tante ridicole gride manzoniane . Ieri pomeriggio - con la città affollata di visitatori, compresi i sofisticati collezionisti internazionali d'arte - piazza Castello ha offerto il meglio di sé in virtù di una mirabile manifestazione patrocinata dal Comune e denominata, in perfetto smart english,  "Generosity Day" . Band emergenti, lanci di paracadutisti, distribuzione di appetitose porzioni di pollo a cura della premiata rosticceria (e i vegani?), personaggi travestiti da pollo che vagolavano per la piazza, e naturalmente raccolta di fondi per l'immancabile buona causa: non mancava proprio nulla per

CLUB TO CLUB: 45 MILA PRESENZE DA 33 PAESI

Ricevo e volentieri pubblico: Si è conclusa oggi con la giornata di Dance Salvario la sedicesima edizione di Club To Club. Più di 50 gli artisti provenienti da 15 paesi del mondo che hanno dato vita ad un'esperienza unica, con oltre 70 performance, tra le quali 18 act in esclusiva italiana e ben 12 prime assolute. Quaranta ore di nuovi suoni, coronate dagli show stellari di Junun (feat Jonny Greenwood/Radiohead), Dj Shadow, Arca, e Ghali e Autechre. Sono stati 45.000 spettatori presenti a Torino nei cinque giorni di festival. Oltre 1000 gli accreditati al festival da ogni parte del mondo, che hanno potuto scoprire grazie alla musica di Club To Club location prestigiose e uniche della città più regale e sperimentale d’Italia, dalla Reggia di Venaria (con il Grand Opening presentato da Audi) allo storico Conservatorio Giuseppe Verdi, fino al melting pot culturale di San Salvario. Decine gli appuntamenti (tra workshop, proiezioni, talk, conferenze internazionali) in programma

IL VINCITORE DEL DONG FESTIVAL

Ricevo e volentieri pubblico: "The Night", del regista e attore protagonista ventitreenne Zhou Hao, è stato scelto dalla giuria come vincitore del Dong Film Fest, il primo festival italiano dedicato al cinema emergente e indipendente cinese, che si è svolto al cinema Massimo da venerdì 4 novembre. Il Festival ha portato in sala, per la prima volta, cinque opere prime realizzate da registi cinesi indipendenti: i titoli selezionati non veicolavano né propaganda istituzionale, né messaggi commerciali, ma esprimevano le voci più originali e spontanee della Cina contemporanea. L'evento torinese rappresenta la prima parte di un progetto internazionale più ampio mirato a creare uno scambio di visioni tra Italia e Cina, tra Occidente e Oriente. Il Dong Film Fest prevede infatti una seconda edizione, che si terrà nella primavera 2017 in Cina, prima nella regione dello Shanxi, presso la Communication University of Shanxi di Taiyuan, e poi a Shanghai, per presentare a docenti e stud

LA TOP TEN DELLA SETTIMANA

I dieci post più letti dal 30 ottobre al 5 novembre APPENDINO CAMBIA IDEA: AVEVA RAGIONE FASSINO 03 nov 2016 IL TORINO JAZZ FESTIVAL E' MORTO. ECCO L'AUTOPSIA 30 ott 2016 STALLO MESSICANO ALL'OPERA DEI PUPI: CON LE MAIL DI ASPRONI MORANO ACCUSA APPENDINO DI MENDACIO 04 nov 2016 MORANO: APPENDINO HA MENTITO, ECCO LE MAIL DI ASPRONI 03 nov 2016 ASTORE: MAI ASCOLTATI NOI DEL FRINGE 31 ott 2016 PER UN PUGNO DI POST: LEON CHIAMA ASTORE E SALVA (FORSE) FRINGE 31 ott 2016 TRANQUI, MILANO NON CI RUBA IL JAZZ. MA CI INSEGNA QUALCOSA 01 nov 2016 SI FA IN FRETTA A DIRE FUTURISMO 02 nov 2016 TURISMO TORINO DAMMI IL PROGRAMMA... 01 nov 2016 ADDIO TJF, MA C'E' NARRAZIONI JAZZ. CON ZENNI. E CON LA FONDAZIONE CULTURA 03 nov 2016