La grande abbuffata per me è già finita, e sotto sotto non me ne dispiaccio. Troppa roba per un uomo solo, e dunque sia benedetto il provvidenziale colpo della strega che mi s'è abbattuto sulla schiena a degna conclusione della prima giornata di peregrinazione per fiere e mostre d'arte, offrendomi così una decente autogiustificazione per non infliggermi ulteriori marce fra capolavori veri o presunti. Tanto, per mia buona sorte, ho già visto ciò che valeva la pena di vedere. L'ho vista a Flashback. E mi ha folgorato. Una veduta veneziana di Canaletto, enorme in tutti i sensi. Fuori dalla norma per dimensioni - occupa un'intera parete dello stand della londinese galleria Lampronti - e fuori dalla norma pur altissima della maestrìa canalettiana. Ne ho visti, di Canaletto, nei musei del mondo intero: ma questo li straccia tutti, è il capolavoro assoluto. Ed è qui, a Torino, a Flashback in corso Sella 75, per questi pochi giorni della fiera, emerso da una collezione privata...
L'ANSiA della cultura torinese