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Visualizzazione dei post da ottobre 22, 2017

DOPO GIORDANA: LA CONQUISTA DELLA CULTURA

Paolo Giordana E adesso, con calma, qualche considerazione sulle dimissioni di Paolo Giordana e sulle conseguenze che avranno sui fragili equilibrii delle politiche culturali torinesi. Ma prima voglio spendere due parole per rendere l'onore delle armi a un personaggio che questo blog ha seguito per quasi due anni con grande attenzione e senza indebite indulgenze. A Paolo Giordana non ho risparmiato un colpo che fosse uno, quando ritenevo lo meritasse. E a mio avviso lo meritava spessissimo. L'ho giudicato, fin da quando è apparso sul mio orizzonte, un uomo intelligente, colto, ambizioso e cinico. Magari pericoloso, senz'altro un degno avversario.  Per mesi ho perculato lui e Chiarabella con la celebre gag "Il sindaco e Appendino". Ha incassato sempre con stile, e io stimo i bravi incassatori. Non una volta, non una, ha pietito tregue o ammorbidimenti. Abbiamo avuto rapporti di reciproco rispetto. E questo è raro, nella suburra della politica. Ero convinto

LI CALZI DIRETTORE DI NARRAZIONI JAZZ (O QUEL CHE SARA')

Giorgio Li Calzi A conferma di quanto vi avevo anticipato il 12 ottobre , oggi il trombettista Giorgio Li Calzi , jazzista torinese fra i più noti e stimati della scena nazionale , ha ricevuto oggi dal Comune l'incarico di dirigere la prossima edizione di Narrazioni Jazz, o quello che diventerà il jazz festival della Città. E' lui il "musicista di valore, torinese, con esperienza anche nella direzione artistica" di cui parlavo nel post del 12 ottobre: Li Calzi dirige infatti da molti anni il bel festival Chamoisic a Chamois, in Valle d'Aosta. Per adesso è tutto. Poi, con calma, approfondiremo. Per il momento, io faccio a Giorgio Li Calzi gli auguri di buon lavoro (ne avrà un dannato bisogno...) e voi godetevi il comunicato stampa del Comune. Percularlo sarebbe troppo facile, ma è tardi e vorrei vedermi un po' di tivù. Un'altra volta, magari. Un nuovo direttore, una nuova squadra, un festival rinnovato per Torino. “I grandi eventi cittadini possono

SINDACO ADDIO: PAOLO GIORDANA SI DIMETTE

La prima volta che ho visto Paolo Giordana: al Circolo della Stampa, in campagna elettorale, vigile alle spalle di Chiarabella Ricevo e volentieri pubblico: ANSA - TORINO . Si è dimesso Paolo Giordana, capo di gabinetto della sindaca Chiara Appendino. "Sono convinto - scrive - della correttezza del mio operato e lo dimostrerò nelle sedi opportune. Mi preme, più che ogni altra cosa, tutelare la Città di Torino e l'Amministrazione. Per questa ragione ho prontamente rassegnato le dimissioni nelle mani della Sindaca". Giordana è stato interrogato questa mattina dai pm che conducono l'inchiesta sui conti della Città. "Accetto le dimissioni di Paolo Giordana, sono umanamente dispiaciuta per la persona, lo ringrazio di aver messo al primo posto l'interesse della Città". E' la dichiarazione della sindaca Chiara Appendino, alla decisione comunicata dal capo di gabinetto al termine dell'interrogatorio dai pm. La decisione di Giordana - si apprende -

L'EREDITA' DI CARLO U. ROSSI: UNA CHANCE PER UN GIOVANE PRODUTTORE

Carlo U. Rossi è scomparso nel 2015 Ricevo e - con colpevole ritardo - volentieri pubblico: A due anni dalla scomparsa del produttore torinese Carlo U. Rossi, l’Associazione Culturale Musicale nata in sua memoria con l’obiettivo di valorizzare una professionalità da sempre cruciale nella filiera della produzione discografica, e che ha già al suo attivo l’adesione di molti amici e artisti (Caparezza, Negrita, Rocco Papaleo, Subsonica, Statuto, Baustelle, Nina Zilli e moltissimi altri) ha assegnato la prima Borsa di studio Carlo U. Rossi in Creative Media Industries. Grazie al contributo della Compagnia di San Paolo, che ha sostenuto l’iniziativa, Andrea De Carlo potrà frequentare il Sae Institute di Milano per 16 mesi. Andrea accederà a una formazione unica in Italia con professionisti dell’industria creativa provenienti da ogni parte del mondo che andrà a sommarsi alla sua già importante attività curriculare. I molti candidati hanno confermato ai selezionatori che in Italia e in

GESU', FATE LUCE! UN POST SULLA SFIGA E SULL'UMANA PIETA'

Lo ammetto. Ridevo.  Lo so, lo so. E' impietoso. E' crudele. Ma la crudeltà è l'essenza del comico. E la scena, ieri sera in via Di Nanni, era comica. Da manuale della comicità.  Poi è successo qualcosa. Tornato a casa, anziché scrivere subito il racconto della più tormentata, comica, e crudele inaugurazione di Luci d'Artista che la storia di Torino ricordi, ho acceso la tivù e mi sono guardato "Il secondo tragico Fantozzi". Ho fatto bene. Mi ha aperto la mente, mi ha mostrato un'altra verità. Ridevo, in via Di Nanni, perché sembrava un film di Fantozzi. Le tre fasi della sfiga. 1) Salta il collegamento con il TgRegione e Francesca si sforza di sorridere mentre la Burbatti è desolata Figuratevi i bambini - delusi perché non c'è Chiarabella ma eccitati perché c'è la tivù - che assediano il palchetto sotto l'opera di Valerio Berruti in attesa d'accensione; e la folla allegra tutt'attorno; e l'aria di festa, la presidente d

LEO IN FONDAZIONE CRT, NON ENTRA NELLE REGGE

Giampiero Leo - l'ecumenicissimo ex assessore alla Cultura delle giunte Ghigo - sarà il rappresentante della Regione nel Consiglio di indirizzo della Fondazione Crt. Gli informati di politica locale dicono che è stato voluto dal pd , nonostante appartenga ancora all'area di centrodestra, come premio per l'appoggio a Fassino in campagna elettorale. Il pd in realtà era diviso, tanto per cambiare: alcuni - ad esempio il presidente del Consiglio regionale Mario Laus - appoggiavano Leo, candidatura sostenuta da vari comitati e associazioni per la pace, il dialogo interconfessionale e la cultura che hanno un riferimento sicuro nel vispo Giampiero; ma una parte significativa dell'establishment del partito preferiva il cardiologo in pensione Fiorenzo Gaita, sponsorizzato dalla famiglia Gallo, ancora potentissima nel pd torinese.   Tra i due, il Consiglio di indirizzo della Fondazione Crt ha scelto Leo con diciotto voti su venti. L'ingresso di Leo in Fondazione Crt riapre

ARTE E AFFISSIONI: FRANCESCA SCOPRE CHE LA LEGGE NON E' UNA MUTANDA (E SE LA CAMBI TI CONVIENE LEGGERLA)

Le tre grazie. Parigi, Appendino e Leon alla conferenza stampa di Luci d'Artista Come sapete, oggi c'è stata la conferenza stampa di Luci d'Artista e Contemporary al Teatro Caos delle Vallette. Prima che si trasformasse nel simpatico happening della democrazia partecipativa che vi ho raccontato nel post precedente , avevo approfittato della lieta circostanza per domandare all'assessore Leon notizie sulla questione delle affissioni. Ottenendo una risposta pronta, disarmante e ampiamente prevista. Per mettere in giro i loro manifesti, le fiere d'arte pagheranno tutto: tariffa intera, fino all'ultimo centesimo. Altro che "disguido" facilmente rimediabile. "Un banale disguido, ghe pensi mi" Ricordate, vero? Due settimana fa si era scoperto che le fiere d'arte che fanno da contorno ad Artissima (The Others, Flashback, Flat...) non godono più dello sconto del 50 per cento sulla tassa per le affissioni, beneficio che gli era sempre stat

ALLE VALLETTE NON LI INTORTI. MEN CHE MENO CON LE LUCI D'ARTISTA

Residenti delle Vallette espongono ad Appendino il loro punto di vista sulla riqualificazione del quartiere Che roba, contessa... ("Contessa" di Paolo Pietrangeli) Ah, signora mia, non ci sono più le conferenze stampa di una volta. Sa, quelle conferenze stampa tutte calma e voluttà, nei bei saloni con gli stucchi dorati e con gli assessori e i sindaci che si lodano e s'imbrodano e i giornalisti che applaudono, e poi alè, vai col buffet. Adesso le conferenze stampa tocca farle in periferia, perché si sa, una conferenza stampa al giorno e ti togli il disagio di torno.  Però, si figuri un po' signora mia, quelli che nel disagio ci stanno dentro mica si accontentano di una conferenza stampa in piazza Montale anziché a Palazzo Madama; e le dico di più, non gli basta nemmeno se gli mettono le Luci d'Artista nel quartiere.  Riqualificazione: i coni gelati in piazza Montale Guardi, in piazza Montale hanno messo quelle di "Ice Cream" della Vanessa

NATALE COI FIOCCHI: RIAPRE IL CIRCO, TUTTI IN PISTA

Ma è mai possibile, santissimiddio, che un galantuomo non possa starsene in pace a rimuginare sulle proprie sciagure, e sia invece costretto  a occuparsi di puttanate indegne?  Che poi lo prevedevo - e non ci voleva una scienza - che sarebbe capitato di nuovo. L'ho scritto appena hanno pubblicato il bando per l'edizione 2017, e sapevo di giocare sul sicuro .  Natale coi fiocchi è la vera e imperdonabile "colpa dell'amministrazione precedente" , la  manifestazione col più alto tasso di sfiga dell'emisfero occidentale, e pertanto adottata con entusiasmo anche dall'amministrazione attuale. Non c'è verso: non appena nomini  Natale coi fiocchi s'alza un gran vento di minchiate. Ma loro duri, insistono, e ci riprovano , tronfi e spocchiosi come se l'anno scorso avessero combinato la figata delle figate . E così il vento torna a soffiare. Il post di Esposito Poche ore fa il senatore del pd Stefano Esposito, noto avversatore di Natale coi fio

TFF35: I FILM CHE VEDRETE

Ricevo e volentieri pubblico: Il Torino Film Festival annuncia alcuni titoli che saranno presentati alla 35° edizione che si terrà dal 24 novembre al 2 dicembre. Cento anni  è diretto da  Davide Ferrario  e sarà presentato in prima mondiale nella sezione fuori concorso  Festa Mobile . Il film, suddiviso in quattro capitoli, parte dal racconto della disfatta di Caporetto del 1917, di cui quest'anno ricorre il centenario, proseguendo poi con altre “Caporetto" che hanno segnato la storia italiana, vicende di sconfitta ma anche occasioni di riscossa: la Resistenza, la strage di Piazza della Loggia e la Caporetto della crisi demografica di oggi. Basato su un soggetto di Giorgio Mastrorocco, il film è prodotto da Rossofuoco con Rai Cinema e sarà nelle sale italiane dal 4 dicembre, distribuito da Lab 80 film. Tra i molti artisti coinvolti ci sono il musicista e scrittore  Massimo Zamboni , ex CCCP e CSI; gli attori Marco Paolini  e  Diana Hobel ; il poeta e attivista  Franco

L'EGIZIO, LA FITNESS E I CAGACAZZI

Senza l'intervento dei cagacazzi, non mi sarei mai occupato di 'sta minchiata della fitness nei musei . Nello specifico, all'Egizio. Preciso. Io detesto ogni attività fisica tranne una, ma me ne sbatto di quel che fa il prossimo mio: e purché non tentino di coinvolgermi sono tutti liberissimi di agitarsi in mutande dove meglio gli aggrada. Anche in un museo: accade già in prestigiose istituzioni estere , e soprattutto la cosa non mi disturba, non ho il senso della sacralità del "luogo di cultura" che affligge chi è sprovvisto di cultura.  Ai miei occhi una mandra in mutande che si dimena in un museo è ridicola comunque: non per via del museo, bensì per via del dimenarsi in mutande. Ma chi se ne frega? Fatti miei: sono infinite le attività dei miei contemporanei che mi sembrano ridicole. E spero che siano infinite le mie attività che sembrano ridicole ai miei contemporanei. Nessuna attività ridicola, però, mi irrita quanto la pretesa dei cagacazzi di imporre i

MOSTRE A TORINO: C'E' VITA OLTRE LA MISERIA

Una sala della mostra di Giacomo Grosso alla Pinacoteca Albertina "E’ in discussione un modello che vede le nostre istituzioni museali come contenitori e non produttori di cultura, un modello che non porta al rafforzamento delle competenze e delle relazioni dei nostri musei con gli altri musei italiani e stranieri, che non favorisce la ricerca e quindi la produzione che sono alla base di un sistema museale forte anche dal lato della proposta di eventi espositivi".  Con queste parole forti e nobili, pronunciate davanti al Consiglio comunale , l'assessore Leon dichiarava, esattamente un anno fa, la sua intenzione di favorire "la ricerca e quindi la produzione" autarchica di grandi mostre da parte del sistema museale torinese. Un anno dopo, il sistema museale cittadino annaspa nelle ristrettezze di bilancio . Di conseguenza non produce grandi mostre. E il pubblico s'assottiglia. Visitatori: il calo si ferma, o cominciamo a scavare? Lo scenario dei musei

LA TOP TEN DELLA SETTIMANA

I dieci post più letti dal 15 al 21 ottobre LE CUGINE 17 ott 2017 MISERIA E NOBILTA' DEI MUSEI: IL BILANCIO NON PASSA, PASSIAMO ALLA QUESTUA 18 ott 2017 I REVISORI NON SONO SCEMI. UN POST LUNGO CHE SPIEGA A CHE PUNTO E' LA NOTTE DEL SALONE 20 ott 2017 SALONE ALLA SVOLTA: LIQUIDANO LA FONDAZIONE 16 ott 2017 IL DISGUIDO DELLE AFFISSIONI: PROVE TECNICHE DI CADUTA PER PERO 16 ott 2017 IL PRIMO MATCH 19 ott 2017 NARRAZIONI JAZZ SENZA PACE, CERCANO UN NUOVO DIRETTORE 12 ott 2017 L'AIACE HA 50 ANNI E GIOCA AI VIDEOGAME 17 ott 2017 TFF: I FILM D'APERTURA E CHIUSURA 19 ott 2017 ZENNI, AMARO ADDIO. PER IL JAZZ "CAMBIO DI DIREZIONE POLITICA" 15 ott 2017