Paolo Giordana E adesso, con calma, qualche considerazione sulle dimissioni di Paolo Giordana e sulle conseguenze che avranno sui fragili equilibrii delle politiche culturali torinesi. Ma prima voglio spendere due parole per rendere l'onore delle armi a un personaggio che questo blog ha seguito per quasi due anni con grande attenzione e senza indebite indulgenze. A Paolo Giordana non ho risparmiato un colpo che fosse uno, quando ritenevo lo meritasse. E a mio avviso lo meritava spessissimo. L'ho giudicato, fin da quando è apparso sul mio orizzonte, un uomo intelligente, colto, ambizioso e cinico. Magari pericoloso, senz'altro un degno avversario. Per mesi ho perculato lui e Chiarabella con la celebre gag "Il sindaco e Appendino". Ha incassato sempre con stile, e io stimo i bravi incassatori. Non una volta, non una, ha pietito tregue o ammorbidimenti. Abbiamo avuto rapporti di reciproco rispetto. E questo è raro, nella suburra della politica. Ero convinto ...
L'ANSiA della cultura torinese