Dicono che il buongiorno si vede dal mattino. Io spero con tutto il cuore che non sia vero. Lo spero perché, se fosse vero, il futuro Festival Internazionale di Fotografia di Torino sarà un disastro. Datemi pure dell'uccellaccio del malaugurio: io mi limito a valutare i fatti. E i fatti sono i seguenti. Fatto 1. Il 17 novembre 2022 giunge come un fulmine a ciel sereno la notizia che "è stato firmato il Protocollo d'Intesa per l’organizzazione a Torino della manifestazione Festival internazionale di fotografia” , con nascita di relativa "cabina di regia" formata dai soliti noti - Comune, Regione, fondazioni e Intesa - più la Camera di Commercio il cui presidente Dario Gallina pare essere il massimo fomentatore del progetto. Si fantastica di "’appuntamento internazionale e a cadenza annuale, a partire dalla primavera del 2023", che porti "a Torino e in Piemonte un grande evento articolato in una serie di momenti in più location, tra cui mostre ...
L'ANSiA della cultura torinese