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Visualizzazione dei post da giugno 25, 2023

EXPOSED A FUTURE SFIGHE

Dicono che il buongiorno si vede dal mattino. Io spero con tutto il cuore che non sia vero. Lo spero perché, se fosse vero, il futuro  Festival Internazionale di Fotografia di Torino sarà un disastro. Datemi pure dell'uccellaccio del malaugurio: io mi limito a valutare i fatti. E i fatti sono i seguenti. Fatto 1. Il 17 novembre 2022 giunge come un fulmine a ciel sereno la notizia che  "è stato firmato il Protocollo d'Intesa per l’organizzazione a Torino della manifestazione Festival internazionale di fotografia” , con nascita di relativa "cabina di regia" formata dai soliti noti - Comune, Regione, fondazioni e Intesa - più la Camera di Commercio il cui presidente Dario Gallina pare essere il massimo fomentatore del progetto. Si fantastica di  "’appuntamento internazionale e a cadenza annuale, a partire dalla primavera del 2023", che porti "a Torino e in Piemonte un grande evento articolato in una serie di momenti in più location, tra cui mostre

PIAN PIANO MIGLIORANO: QUEST'ANNO EXILLES RIAPRE A METÀ LUGLIO

E daje e daje, alla fine ci sono riusciti, ad aprire il Forte di Exilles in tempo per l'estate (beh, quasi in tempo: diciamo un po' meno in ritardo...).  L'anno scorso avevano inaugurato solo il 3 agosto una brevissima stagione : stavolta  si parte il 14 luglio. Di questo passo, fra una decina d'anni il Forte potrà aprire da aprile a ottobre, così da diventare davvero quel "volano turistico" per la zona che il sindaco di Exilles invoca e la Regione millanta, senza riuscire a dare una smossa alla propria burocrazia . La buona notizia è che adesso la convenzione con la Regione è biennale, per cui nel 2024 non si dovrà ripetere la penosa pantomima che, dopo il 2020 covidico, nel  2021 aveva fatto sfumare l'agognata apertura estiva del Forte, dal 2018 patrimonio regionale. Quella degli spettacoli al Forte di Exilles è un a storia lunga e travagliata , ma quella delle non riaperture è ancor più grottesca.  Ancora quest'anno, sebbene spacciata per trionfo d

CATENE AL COLLO E CONDISCENDENZA ZERO

Troppa grazia, Sangiuliano. Dopo il Museo del Cinema, adesso il fine dantista ci ha fatto sapere, tramite il fido direttore generale Osanna, che il MinCul(pop) intende entrare anche nella compagine sociale del Museo del Risorgimento. Ripeto per Palazzo Carignano quanto ho già scritto a proposito della Mole : tanto entrismo ministeriale non mi entusiasma ( timeo Danaos et dona ferentes , come dicevano i troiani davanti al cavallone) ma prendo atto e spero che almeno la catena che ci mettiamo al collo sia d'oro massiccio , ovvero che Sangiu, se ci riesce, non faccia troppi danni e intanto scucia tanti bei dindini per rimettere in sesto i nostri malconci musei. Problema, quello dell'arretratezza strutturale del sistema museale torinese, che ho approfondito in un articolo sul Corriere uscito ieri e centrato sulle dichiarazioni di Massimo Broccio, presidente della Fondazione Musei, davanti alla Commissione cultura. L'articolo non è disponibile on line, e di conseguenza lo ripubb

MISSION IMPOSSIBLE: THE GAM MANAGEMENT

Stufi del solito tran tran? Vi schifa un'esistenza senza affanni? Vorreste una vita spericolata e piena di guai? Vi sentite un Ethan Hunt incompreso? Beh, eccovi servita un'autentica mission impossible: dirigere un museo in crisi di pubblico , con una sede che cade a pezzi , senza spazi adeguati né denari per fare le mostre . Se il supereroe masochista nascosto in voi scalpita per mettersi alla prova, continuate a leggere: COMUNICATO STAMPA La Fondazione Torino Musei ha avviato una procedura di selezione non vincolante per la nomina del direttore della Gam – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino - con la quale si intende sollecitare e raccogliere manifestazioni di interesse da parte di persone qualificate, in possesso dei requisiti richiesti. La Gam di Torino, prima Galleria civica d’arte nata in Italia, custodisce una delle parti più rilevanti del patrimonio artistico nazionale degli ultimi due secoli e costituisce, oltre che un modello di riferimento nel pa

SALVATO DA FLOWERS: APOLIDE TROVA CASA A COLLEGNO

  Apolide , festival senza pace. La manifestazione, nata  vent'anni fa ad Alpette con il nome di Alpette Rock Free Festival, già nel 2014  aveva dovuto lasciare il piccolo comune canavesano in seguito alle restrizioni adottate dal sindaco, tali da renderne impossibile la realizzazione. Il Festival, ribattezzato Apolide, aveva così trovato ospitalità in un bosco nell'area naturalistica Pianezza di Vialfrè . Ma adesso, dopo quasi un decennio, la storia si ripete: beghe di paese e radicalismi ambientalisti costringono Apolide ad abbandonare la sua "casa". L'edizione 2023 - prevista dal 20 al 23 luglio - rischiava di saltare: per fortuna ha trovato in extremis l'ospitalità del festival amico Flowers, organizzato, dal 29 giugno al 15 luglio, al parco della Certosa di Collegno da Hiroshima mon Amour. Oggi l'annuncio che - come soluzione d'emergenza -Flowers accoglierà nella sua area spettacoli, dal 20 al 23 luglio, le previste serate di Apolide, che sono c

LA SPARO GROSSA? OK: IL MUSEO DELL'ARTIGLIERIA RIAPRIRÀ

L'ex caserma Dabormida Nell'elenco sempre più lungo dei musei invisibili di Torino - dall'inarrivabile Etnologico  sbarrato dal 1984 al fuoriclasse Museo di Scienze  in ristrutturazione dal 2013 - occupa un'ottima posizione il Museo dell'Artiglieria , chiuso dal 2008. L'altro giorno è venuto fuori che potrebbe riaprire: quando non si sa, e sul "se" non giurerei, comunque la notizia c'è, e ne ho scritto sul Corriere di ieri. Poiché articolo non è on line, lo ricopio qui sul blog. Fosse che fosse la volta buona. La preziosa collezione del Museo Nazionale dell'Artiglieria – 12 mila oggetti, fra armi antiche, cannoni, bombarde, mezzi blindati, quadri, bandiere, documenti d'archivio – ha forse, e sottolineo forse, una chance di tornare visibile in un futuro non troppo lontano. Oggi quel patrimonio giace, semidimenticato dai più, nell'ex caserma Amione di piazza Rivoli. La sede istituzionale del Museo (che, sottolineo, è un museo dell'Ese