Con abile colpo di coda, i giapponesi della Cavallerizza hanno segnato un punto prima del fischio finale. I quattro irriducibili benecomunisti asserragliati in Sala Rossa sono riusciti, al penultimo Consiglio comunale, a far passare, e quasi all'unanimità , una delibera che riduce da 10 mila a 3334 le firme necessarie per ottenere un referendum abrogativo cittadino: così sperano di riuscire ad annullare tramite voto popolare il documento approvato a febbraio dallo stesso Consiglio, che dava il via libera al progetto pubblico-privato per il recupero della Cavallerizza. Ovvìa, uno sconticino del 66,6% non si nega a nessuno, per non fargli morire la speranza in core. Speranza assai flebile, d'accordo: ma pur sempre meglio che niente, e comunque un bel regalo d'addio per non far rimpiangere la consiliatura che troppo lentamente volge al termine. Nell'articolo di stamattina sul Corriere ( che potete leggere a questo link ) racconto nel dettaglio motivazioni, procedure ed e...
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