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Visualizzazione dei post da novembre 4, 2018

NUOVI ORIZZONTI DELLA SATIRA: IL POTERE CHE PERCULA

A giudicare dalle foto che vedo on line, stamattina in piazza Castello c'erano un po' più di 502 persone . Così, mentre in piazza Castello vengono al pettine i nodi irrisolti in piazza Palazzo di Città, mi rileggo con il senno del poi le disinvolte esternazioni della vigilia di certi nostri dipendenti insoddisfatti del comportamento di noi cittadini . Non paghi degli sberleffi già ammanniti ai loro datori di lavoro tramite Facebook, adesso i fenomeni si bullano di essere dei talenti satirici. Uno lo rivendica pure su Fb  (in un post che adesso, purtroppo, non è più pubblico bensì visibile soltanto agli amici e agli amici degli amici): era satira, non l'avevate capito? Boh, di solito la satira la fa la gente contro il potere. Non il potere contro la gente. Se uno ci ha il culo al caldo in un palazzo del potere, mi sembra stravagante che pretenda pure di perculare i cittadini che lo mantengono, sbeffeggiandoli o  magari imitando pesantemente la cadenza della lingua locale .

BREVE CORSO D'EDUCAZIONE (ANCHE CIVICA) PER DIPENDENTI MALMOSTOSI

La celebre e sempre attualissima vignetta di Forattini: Berlinguer prende il té in vestaglia, infastidito dal  rumore di una manifestazione di operai Leggo su giornali e Fb sapidi commenti sulla "marcia delle madamin" : le quali madamin, va detto, non avendo esperienza di proteste di piazza, la servono sul piatto d'argento quando si preoccupano del dress code ("Per gli abiti è gradito l'arancio energizzante: anche solo un tocco farà fare a tutti un bel figurone"). Vabbé, in effetti è fantastica. Poi ci sono i cafoni che bollano i manifestanti come "disperati e anziani disinformati" , e a quelli lì vien solo da rispondere che disperati saranno gli anziani loro, ad avere dei figli così. Il bello di 'sti leoni da tastiera è che poi si scusano : si sa, le scuse sono un rito sociale, e intanto loro la minchiata l'hanno scritta, mostrandosi per quel che sono.  Badate: questo a prescindere dai motivi della protesta, che non mi emozionano e

LO STATO DELL'ARTE: TENEBROSI AFFARI, MAIALI TATUATI E MACCHIAIOLI MOSCI

Tattoo al Mao. I curatori della mostra, Alessandra Castellani e Luca Beatrice, posano con il maiale tatuato di  Wim Delvoye Ieri sono passato dal Mao, dove inauguravano la mostra sui tatuaggi, l'ultima dell'era-Biscione che lascia anticipatamente per andare a dirigere il nuovo museo M9 a Mestre.  Ho così assistito al passaggio del testimone fra il direttore uscente e il suo successore Marco Guglielminotti Trivel . In realtà Biscione si muoveva ancora con il piglio di direttore in carica, mentre Guglielminotti Trivel se ne stava piuttosto schiscio e defilato: non conoscendolo, ieri non ho certo avuto modo di farmi un'idea sul suo conto. Il lungo addio  Direttore che viene, direttore che va: Guglieminotti Trivel (a sx) e Biscione Biscione lascia con evidente amarezza per i sospetti che hanno segnato la procedura della sua nomina e azzoppato la sua direzione. Appendino ci ha costruito su una bella fetta del suo successo politico , mettendo in croce Fassino, Bracc

ARTE PER LE PERIFERIE: CHI FA E CHI CIANCIA

Barriera è un'associazione fondata nel 2007 da un gruppo di collezionisti d'arte contemporanea: in un'ex fabbrica di via Crescentino 25, nel cuore di Barriera di Milano, hanno aperto uno spazio espositivo, una sala incontri e un deposito di opere. Oltre alle mostre in sede, Barriera organizza anche attività in altri spazi. La domenica di Artissima uno non può perdersi il vernissage mattutino di  Colazione a Barriera , l'appuntamento più piacevole dell'intero weekend dell'arte contemporanea: ti offrono cappuccio e brioscina e ti vedi le mostre. In genere interessanti. Quest'anno le mostre sono due: la doppia personale di "Collisions and Missing Parts" di Vadim Fishkin e Attila Csorgo; e "Les pommes des hommes", lavori di due giovani dell'Accademia torinese, Emanuele Marullo e Michele Rava.  E' tutta roba molto concettuale: però non troppo difficile, dato che l'ho capita persino io. A Barriera le due mostre sono aperte fino al

CORNUTI E MAZZIATI: 81 MILA EURO NEL CESSO E NEPPURE UN DIRETTORE

Museo del Cinema: 81 mila euro immolati al moloch del bando per il direttore Sul Corriere di oggi ho pubblicato una pacata riflessione sul Potere e sui danni che può produrre non tanto la prepotenza del Potere in sè - la prepotenza è connaturata al Potere: anche personcine ammodo diventano prepotenti non appena acchiappano il Potere, come diventerebbero pustolose se acchiappassero la varicella - quanto la prepotenza del Potere esercitata da chi non la sa esercitare.  La tesi dell'articolo è che il potente, per fare anche il prepotente com' nella sua natura, deve averci il fisico, le palle e pure un pizzico di talento. Sennò resta un quaquaraquà che tenta di fare il prepotente ma è soltanto ridicolo. Nell' articolo sul Corriere porto ad esempio la farsaccia del Museo del Cinema, che da due anni non riesce a darsi un direttore per via di una sequela di sfortunati eventi generati da un iniziale, malaccorto esercizio della prepotenza da parte di un Potere non attrezza

SEI FILM CHE VEDREMO AL TFF: CI SONO ANCHE I RAGAZZI DI STADIO, QUARANT'ANNI DOPO

In anteprima assoluta "Ragazzi di stadio, quarant'anni dopo"di Daniele Segre Il Torino Film Festival anticipa alcuni dei titoli che verranno presentati al 36esima edizione dal 23 novembre al 1 dicembre. Sono tre film italiani e tre stranieri. "I nomi del signor Sulcic" diretto da Elisabetta Sgarbi con Lučka Počkaj, Elena Radonicich, Ivana Pantaleo, Gabriele Levada, Branko Završan, Roberto Herlitzka, Adalberto Maria Merli, Paolo Graziosi; con la partecipazione straordinaria di Claudio Magris e Giorgio Pressburger; presentato in prima mondiale nella sezione Festa Mobile. Una ricercatrice dell’università di Ferrara va a Trieste per trovare notizie su una donna seppellita nel cimitero ebraico. Da qui comincia una ricerca a più voci e volti, tra Italia e Slovenia, attraverso personaggi che, poco per volta, costruiscono i contorni della storia. Sperimentazioni linguistiche e geografie politiche e umane di confine, passato e presente, realtà e finzione si mescola

DUE PROIEZIONI GIORNALIERE FINO AL 14: "A SPASSO CON I FANTASMI" E' UN PICCOLO CULT

Beppe Culicchia è sceneggiatore e narratore di "A spasso con i fantasmi" A quanto pare il film "A spasso con i fantasmi" sta diventando un mini-cult locale. Riporto con piacere il comunicato che ho testé ricevuto: Dato il grande successo riscosso da "A spasso con i fantasmi. Un viaggio nella Torino dell’800" anche alla proiezione pomeridiana di ieri, il circuito cinematografico e distributivo Slow Cinema ha ampliato notevolmente la programmazione del film che, a partire da domani, diventerà continuativa fino al 14 novembre con una doppia proiezione giornaliera. Il mediometraggio prodotto dalla Fondazione Vittorio Bersezio, diretto da Enrico Verra, scritto e interpretato da Giuseppe Culicchia, sarà quindi proiettato al Cinema Fratelli Marx secondo il seguente calendario: da domani, giovedì 8, fino a lunedì 12 novembre alle ore 16 e alle ore 21.15; martedì 13 novembre alle ore 18.30 e alle ore 21.15; mercoledì 14 novembre alle ore 16 e alle ore 21.15. I

LO SPIRITO CONTINUA: UN POST CHE PARLA DI LUOGHI E AMICI PERDUTI, E DI UNA CITTA' DA RITROVARE

"Murazzi. Una storia vera" è un doc di Gianluca Saiu. Vale la pena di vederlo E' on line da qualche giorno, se ne è già parlato parecchio in giro, e gentilmente Gianluca Saiu, l'autore del docufilm  "Murazzi. Una storia vera" , mi aveva subito mandato il link. Il film l'ho visto e mi è piaciuto; né poteva non piacermi, dato che racconta una storia che seppure in minimo parte è anche mia, come è di chiunque sia vissuto a Torino, in una certa Torino, tra un Novecento lungo a finire e un Duemila difficile da incominciare. Finora non avevo segnalato qui sul blog "Murazzi. Una storia vera" per una forma di understatement: nel film ci sono anch'io, immeritatamente convocato a rievocare quella storia, come la ricordo, o almeno come mi sembra di averla vissuta. E insomma, mi sembrava di cattivo gusto parlare di un film dove ci sono anch'io; tipo volersi mettere in mostra.  Poi però ho pensato che nel film ci sono le testimonianze di pers

INCREDIBILE! IL MUSEO DEL CINEMA E' DI NUOVO SENZA DIRETTORE

Alessandro Moreschini ULTIMA ORA Comunicazione del Museo Nazionale del Cinema in relazione alla nomina del direttore: Il Museo Nazionale del Cinema comunica che, nonostante il positivo compimento delle procedure del bando di selezione per il nuovo direttore, non è stato possibile assegnare effettivamente l'incarico. Il candidato individuato infatti, il Dr. Alessandro Moreschini, attuale Direttore amministrativo del Consorzio della Venaria Reale, ha formalmente dichiarato di non poter accettare la nomina, in quanto il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca da cui dipende, non ha ritenuto di concedergli l'aspettativa dalle funzioni attualmente svolte. Solo a Torino. Solo noi. La città più sgangherata e sventurata d'Italia. E io, cretino, mi ero illuso che una volta tanto avessimo risolto almeno un problema .  Va da sè che la prima domanda è perché mai il Miur non si faccia scrupolo di creare una simile situazione di minchia. Un cir

SUBSONICA-STORY ALLA MOLE

Ricevo e volentieri pubblico: I Subsonica presentano, giovedì 8 novembre alle 19 alla Mole Antonelliana, ospiti del Museo Nazionale del Cinema, il videoclip del loro nuovo singolo "Respirare", tratto dall'album "8" e diretto dal regista Donato (milkyesyes) Sansone; e un'antologia dei loro video più significativi, con commenti, aneddoti, curiosità e interviste affidate al conduttore radiofonico Carlo Pastore. L'ingresso è gratuito fino a esaurimento dei posti.

DALLA FAVA ALLA BARRETTA: IL RITORNO DI CIOCCOLATO'

Cosa vogliono i torinesi. Basta no: diciamo sì ai gianduiotti, tutto il potere agli Umpa Lumpa! #jesuisumpalumpa Non diciamolo troppo forte, che poi la sfiga se ne accorge: ma a quanto pare stavolta, al terzo tentativo , riescono a fare Cioccolatò. Voglio rendere merito all'Assessore Triste: egli è stato di parola. "Faremo Cioccolatò", mi aveva detto lo scorso marzo il prode Sacco , e stavolta non erano sogni, ma solide realtà. Con tenacia da Scrat  Albertone ha finalmente centrato l'ambìto obiettivo: dal 9 al 18 novembre il dolce accampamento circasso tornerà ad occupare via Roma e piazza San Carlo con le sue tende e i suoi gazebi e le sue bancarelle ad alto tasso glicemico. Sarà anche una significativa risposta dell'amministrazione  a quanti, sabato 10, manifesteranno in quella stessa zona (Torino ama sfidare la retriva legge dell'incompenetrabilità dei corpi ) chiedendo una visione e un futuro per la città. Alla manifestazione "contro tutti i no

IN SESSANTAMILA A CLUB TO CLUB

Ricevo e volentieri pubblico: Si è chiusa da poche ore la diciottesima edizione di Club To Club. Sono quasi 60.000 le persone da 61 paesi ad aver partecipato al festival. Quattro giorni vissuti in alcune delle location più affascinanti della città: dagli spazi post industriali di Ogr, Lingotto e AC Hotel fino alla Reggia di Venaria e agli eventi al mercato di Porta Palazzo e al Balon che hanno rappresentato uno dei momenti più significativi del festival. Il diciottesimo compleanno è stato festeggiato insieme a 50 artisti provenienti dai 5 continenti per 50 ore di musica non stop: memorabile, per l’unica data italiana e una delle uniche tre date mondiali, la performance totalizzante messa in scena da Aphex Twin. Insieme a lui si sono alternati sui vari palchi del festival grandi nomi internazionali per show unici in Italia da Jamie xx, Blood Orange, Beach House fino a Avalon Emerson, David August, DJ Nigga Fox, Equiknoxx, Leon Vynehall, Obongjayar, Kode9, Yuzo Koshiro e Motohiro K

PUPI AVATI GUEST DIRECTOR: UN'ANIMA JAZZ PER IL TFF

Pupi Avati è il guest director del 36° Tff Ricevo e volentieri pubblico: Sarà Pupi Avati il Guest Director del 36° Torino Film Festival (23 novembre – 1 dicembre). Il regista, sceneggiatore e scrittore bolognese presenterà una sezione intitolata“Unforgettables”, cinque titoli che mescolano musica e cinema, due sue grandi passioni. Pupi Avati sarà a Torino nei giorni del festival e introdurrà le proiezioni dei film che ha scelto: "The Glenn Miller Story" ( La storia di Glenn Miller) di Anthony Mann, The Benny Goodman Story" (Il re del jazz) di Valentine Davies, "Bird" di Clint Eastwood, "Thirty Two Short Films About Glenn Gould" (Trentadue piccoli film su Glenn Gould) di François Girard, "Bix" di Pupi Avati. Quest’ultimo è stato selezionato da Emanuela Martini, direttore artistico del Torino Film Festival. “Quando Emanuela Martini, conoscendo le mie passioni, mi ha invitato al Torino Film Festival come Guest Director, chiedendomi qualche

ANCORA A SPASSO CON I FANTASMI

Ricevo e volentieri pubblico: Dopo la serata della prima, che, lo scorso 25 ottobre, ha riscosso un successo di pubblico superiore a ogni aspettativa, con due proiezioni in successione entrambe esaurite, torna in sala A spasso con i fantasmi. Un viaggio nella Torino dell’800 . Il film prodotto dalla Fondazione Vittorio Bersezio, diretto da Enrico Verra, scritto e interpretato da Giuseppe Culicchia, sarà proiettato al Cinema Fratelli Marx oggi, martedì 6 novembre, alle ore 16, e martedì 13 novembre, alle ore 18,30 (ingresso 3 euro). Alle proiezioni interverranno gli autori.

ARTE E MARATONE: BENE, BRAVI, BIS!

Evidentemente soddisfatti per  ciò che è accaduto ieri , gli organizzatori della Maratona di Torino annunciano con largo anticipo e vivo compiacimento che anche il prossimo anno Torino sarà spaccata in due nella domenica conclusiva di Artissima . Rendo noto che Artissima si conclude sempre e da sempre la prima domenica di novembre, come stabilito dal calendario delle fiere d'arte internazionali. La Maratona di Torino invece si è corsa, nel 2008 e nel 2009 in aprile, dal 2010 al 2014 la seconda domenica di novembre, dal 2015 al 2017 in ottobre. Poi han deciso che gli garba di sgambare proprio in 'sta domenica dell'Arte contemporanea - o forse si esaltano per la concomitanza con la Maratona di New York - e dopo il bell'exploit di ieri sono già pronti a regalarci il bis nel 2019. Con il silenzio-assenso della provvida amministrazione civica.