A giudicare dalle foto che vedo on line, stamattina in piazza Castello c'erano un po' più di 502 persone . Così, mentre in piazza Castello vengono al pettine i nodi irrisolti in piazza Palazzo di Città, mi rileggo con il senno del poi le disinvolte esternazioni della vigilia di certi nostri dipendenti insoddisfatti del comportamento di noi cittadini . Non paghi degli sberleffi già ammanniti ai loro datori di lavoro tramite Facebook, adesso i fenomeni si bullano di essere dei talenti satirici. Uno lo rivendica pure su Fb (in un post che adesso, purtroppo, non è più pubblico bensì visibile soltanto agli amici e agli amici degli amici): era satira, non l'avevate capito? Boh, di solito la satira la fa la gente contro il potere. Non il potere contro la gente. Se uno ci ha il culo al caldo in un palazzo del potere, mi sembra stravagante che pretenda pure di perculare i cittadini che lo mantengono, sbeffeggiandoli o magari imitando pesantemente la cadenza della lingua locale ....
L'ANSiA della cultura torinese