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Visualizzazione dei post da febbraio 9, 2014

UN RICORDO DI FREAK

Il mio amico Fabrizio Gargarone di Hiroshima mon Amour ha scritto su Fb un ricordo bellissimo di Freak Antoni. Gli ho chiesto il permesso di copiarlo anche qui sul blog, perché vorrei che lo leggessero in tanti. Freak se lo merita In memoria dell'amico Roberto Freak Antoni di Fabrizio Gargarone L'ultima volta che ci siamo visti, Freak ci raccontava (ai suoi vecchi amici Mario e Simona e io) di come i medici l'avessero massacrato. L'intervento chirurgico che nei fatti gli aveva salvato la vita lo aveva devastato. - I medici sono macellai. Ce lo diceva in modo ossessivo, come faceva lui quando ripeteva la stessa frase una, due, cinque volte di fila perfezionandone l'intonazione e i tempi, come l'attore quando deve mettere a punto la battuta. - Fabrizio, se uno vuole stomatizzarti non fartelo fare. E insisteva sulla parola "stomatizzarti", che variava ogni volta lievemente sulla lettera "o". E io: -non ci penso neanche. E lui di

COPPOLA: PRIMARIE IN PIEMONTE, E IO ME LA GIOCO

Michele Coppola ha aperto la sua campagna elettorale Detesto le interviste. In particolare le interviste ai politici. In campagna elettorale, poi... Però questa leggetevela, c'è ciccia. Un'oretta fa ho sentito Michele Coppola: volevo capire l'aria che tira dalle parti di un ormai quasi ex assessore alla Cultura. Mi aspettavo molta mestizia. Invece l'ho trovato bello carico come una sveglia, "pronto a cento giorni di campagna elettorale", mi fa. Quindi l'ormai quasi ex assessore si ricandida. "Certo. Anzi, per scegliere un candidato presidente del centrodestra chiederemo le primarie, e io correrò". Raga, allacciate le cinture. Saliamo sull'ottovolante. Deduco in primis - ma non ci voleva gran spirito deduttivo - che il Nuovo Centro Destra starà con Forza Italia. Risposta ucronica: "Il Pdl sarà unito". Gli notifico che il Pdl non esiste più. C'è il Nuovo Centro Destra, e c'è Forza Italia. Di che primarie stiamo parlan

LA CULTURA STRANGOLATA: PSICODRAMMA ALL'AGIS, E NAVELLO SPARA SU BARICCO

Beppe Navello (a sinistra) e Graziano Melano di Teatro Ragazzi alla conferenza stampa di stamattina Stamattina sono andato all'incontro all'Agis con gli operatori del teatro e della danza - le piccole compagnie, per intenderci, o quelli che adesso si chiamano "imprese di produzione". Gente alla canna del gas. Comune e Regione gli hanno più che dimezzato i finanziamenti, e per di più non glieli pagano, o li pagano con  ritardi abissali. Alcuni aspettano i soldi da due anni. E intanto hanno già saldato di tasca propriua i fornitori, gli artisti, gli alberghi. Ipotecandosi magari la casa. E pagano gli interessi alle banche sui mutui che ottengono in attesa di ricevere i contributi. Ammesso e non concesso di ottenerli, i mutui, perché le banche non si fidano più. Non si fidano più neppure i fornitori, gli artisti, gli alberghi. E' un mondo che sta morendo. Fate conto: queste compagnie sono in "credito", verso Regione e Comune, di 8,8 milioni di euro. E

CIAO FREAK

Roberto "Freak" AntOni avrebbe compiuto 60 anni il 16 aprile. Era malato da tempo. Se n'è andato questa mattina Sono triste perché Freak non c'è più. Adesso vengono gli elogi, i coccodrilli e gli obituaries. Ve li lascio tutti. Penso alla prima volta che ci incontrammo. Fu sul palco di Hiroshima mon Amour, ai tempi di via Belfiore. Per una serata, se ben ricordo, dedicata al rock demenziale. Probabile, no? Quella stagione era già finita. Ne parlava con distacco. In fondo, non gli aveva dato un granché. Lui sapeva di valere tantissimo. E non riusciva a capacitarsi che non gli venisse riconosciuto. O forse sì, dato che quella sera mi accennò al libro che stava scrivendo, e che sarebbe diventato "Non c'è gusto in Italia a essere intelligenti". Il suo unico successo di massa. E una presa d'atto definitiva. Quello fu il primo di tanti incontri. Era geniale, ironico, un po' triste. Gli volevo bene. Lui, forse, se ne voleva un po' di meno. Ho pa

TRAFFIC 2014 A FINE LUGLIO IN PIAZZA SAN CARLO?

Primi passi verso Traffic 2014. Oggi c'è stato un incontro degli organizzatori con l'assessore Braccialarghe. Pare sia andato bene. Braccia ha proposto - e gli organizzatori hanno gradito - di fare Traffic in coda al Festival Mozart (quindi nell'ultima settimana di luglio, per la precisione dal 23 luglio), utilizzando il palco "mozartiano" già montato in piazza San Carlo. Ciò comporterebbe un bel risparmio. Un ritorno in centro e all'aperto, quindi, dopo l'esperienza del 2013 alle Ogr. Esperienza positiva: ma le Ogr, pare, per l'intero 2014 non saranno disponibili, per via degli importanti lavori di ristrutturazione in corso. Di un ritorno nella "cattedrale post-industriale" di corso Castelfidardo si potrebbe semmai parlare nel 2015. Quanto al finanziamento, pare che il Comune sia intenzionato a confermare il contributo nel 2013. Altrettanto dovrebbe fare la Regione, ma qui molto dipende da ciò che accadrà dopo le elezioni: con una nuova

PER IL COSTRUTTORE LA CULTURA E' TROPPO AULICA

Alessandro Cherio Abbiamo un altro eroe. Si chiama Alessandro Cherio, è il presidente del Collegio Costruttori, e sui giornali di oggi, lanciando un meritorio e condivisibile allarme sulla crisi del suo settore, non ha trovato di meglio che prendersela con la Cultura: essa, a suo avviso, riceve troppi contributi pubblici che sarebbe meglio destinare, combinazione, al settore di cui si occupa il Cherio. Nell'articolo comparso su La Stampa, che qui riproduco, si attribuisce al Cherio la seguente frase: "Torino ha bisogno di interventi meno aulici e più concreti". Adoro i presidenti dei Collegi Costruttori quando usano l'aggettivo "aulico" . Spero che il Cherio lo abbia usato davvero, l'aggettivo "aulico" , e non sia una licenza poetica della giornalista. Ciò darebbe al dibattito un tono assolutamente surreale. Si consideri che alla Cultura va lo 0,25 per cento del bilancio del Comune di Torino (dicesi lo 0,25) e lo 0,40 per cento del bilanc

FASSINO: ENTRO FEBBRAIO DECIDIAMO SUL BORGO MEDIEVALE

Stamattina ci sono andato, all'audizione della presidente della Fondazione Musei Patriza Asproni in Commissione cultura. Ogni volta che vado a queste robe in Comune mi diverto un sacco. Ma prima di tutto la notizia. Quella che riguarda il destino del Borgo Medievale. Lei, la presidente della Fondazione Musei, è rimasta sul vago. In sostanza, dice, c'è la famosa offerta della società francese che vorrebbe creare una specie di parco tematico medievale. La Patrizia - tipa elegante, tailleur pantalone nero, molto manager - è tentata. La piace che arrivino "proposte di valorizzazione". Dice anche che "sono in corso sondaggi", e che lei non è abituata "alla politica degli annunci". Insomma, prende tempo. Io le ho chiesto, con rude domanda diretta, dopo l'audizione, come si pone sull'ipotesi di affidare il Borgo Medievale al Circolo dei Lettori per le attività estive. Mi ha risposto testualmente che "il Borgo è proprietà del Comune". Ne

SPECIALE SANREMO. FAZIO CONFESSA: FACCIO FATICA A RESTARE SVEGLIO. ANCH'IO.

Raimondo Vianello e Sandra Mondaini in una delle loro gag più riuscite Ci sono due notizie, una buona e una cattiva. Quella cattiva: dopo 22 anni, non vado a Sanremo. Cattiva per i miei 22 lettori, che dovranno rinunciare alle mie cronache su La Stampa. Sono sicuro che se ne faranno una ragione. Quella buona: dopo 22 anni non vado a Sanremo. Buona per me, perché dopo 22 anni ti rompi anche in Paradiso, figurarsi a Sanremo. E non lo dico tanto per dire. Sanremo mi ha rotto perché è diventato - soprattutto per merito, o colpa, di Fazio - una trasmissione per bene. Come "Che tempo che fa". Ora, io non ho niente contro le trasmissioni per bene. Ce ne fossero. Ma Sanremo no. Il Festival di Sanremo l'ho conosciuto prima che arrivasse la normalizzazione, prima che la prendessero in mano i bravi ragazzi - non i Goodfellas di una volta, ma i bravi ragazzi veri, i Fazio, i Morandi, i Bonolis, o la mitica sora Clerici. Quel Festival lì non non era una trasmissione per bene. Er