Il Salone del Libro incombe. L'Off è già partito, e da giovedì sarà frenesia e delirio al Lingotto. Per anticipare la prossima settimana di passione ho pensato bene di andare a parlare di Salone e altre umanità con Giuseppe Culicchia (foto) , che al Salone ci ha lavorato per una vita e che adesso ci ritorna con i galloni di direttore del Circolo dei Lettori. L'intervista la trovate oggi sul Corriere, o a questo link. Alcune premesse di metodo. Intanto preciso, onde non passare per copione, che il titolo di questo post è una libera citazione dell'atto unico di Culicchia "Ritorno a Torino dei signori Tornio" . Seconda premessa: so bene che è costume giornalistico usare il "lei" nelle interviste, ma poiché a Torino tutti sanno benissimo che con Culicchia ci conosciamo da almeno trent'anni, ho concluso che in questo caso non darsi del "tu" sarebbe stato assolutamente ridicolo. Terza e ultima premessa, anticagacazzi. Nell'intervista Culi...
Eh beh, incombe il Salone del Libro e quindi mi sono attivato per procurarmi il relativo accredito stampa. Ok, ok, lo ammetto: il pass gratuito del Salone del Libro è un bieco privilegio dei giornalisti che, si sa, al Salone ci vanno per darsi alla deboscia, mica per lavorare. Nulla però è gratis a questo mondo, neppure un pass gratuito per il Salone del Libro: in verità lo paga in sangue, sudore e lacrime il coraggioso guerriero jedi che affronta la perigliosa procedura telematica d'accreditamento predisposta dall'Oscuro Signore degli Accrediti. (Una premessa metodologica: mi rendo conto che 'sta storia è terribilmente autoreferenziale, sai che gli importa ai non giornalisti dell'accredito stampa del Salone. Difatti la storia non la racconto sul giornale. Però il blog è una cosa personale, e a che mi servirebbe il blog se non scrivessi manco qui quanto mi ha esasperato il marchingegno degli accrediti del Salone? D'altronde, liberissimi tutti di non leggere, se gius...