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Visualizzazione dei post da aprile 25, 2021

E ANCHE MALOSTI CE LO SIAMO FUMATI

Valter Malosti se ne va (nella foto, Malosti e la valigia) Massì, continuiamo a farci del male. Continuiamo a perdere i pezzi. Stavolta sene va Valter Malosti, una delle figure più importanti della nostra scena teatrale. Ieri Malosti ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione del Festival delle Colline , in quanto direttore artistico del TPE-Teatro Piemonte Europa, che organizza il Festival. Ma è stata l'ultima volta: in serata è arrivato l'annuncio che Malosti sarà il nuovo direttore di ERT-Emilia Romagna Teatri fino al 2024. Malosti ha vinto il bando pubblicato lo scorso 18 gennaio dopo le dimissioni di Claudio Longhi, che è andato a dirigere il Piccolo di Milano. In una nota ERT  spiega che “la nomina si è indirizzata a una figura con solida esperienza conosciuta nel panorama teatrale italiano, nella convinzione che Valter Malosti esprima un profilo ben rispondente alla natura e alle esigenze della Fondazione e alle sue prospettive di sviluppo e innovazione”. Ett

IL FESTIVAL DELLE COLLINE PREFERISCE L'AUTUNNO

Dopo l'amara rinuncia causa covid alla venticinquesima edizione nel 2020, il Festival delle Colline Torinesi_Torino Creazione Contemporanea quest'anno va controcorrente rispetto ad altri festival che si affollano nel mese di giugno , e rinuncia alla tradizionale collocazione (per l'appunto in giugno) spostandosi in autunno. Dal 14 ottobre al 14 novembre il Festival delle Colline Torinesi, sempre organizzato dalla Fondazione TPE - Teatro Piemonte Europa, riprenderà quindi il suo percorso con la ventiseiesima edizione, con molte novità e alcuni spettacoli fra i più attesi della venticinquesima, ma che non hanno potuto andare in scena. Gli organizzatori spiegano che lo spostamento delle date non è dettato dall'emergenza sanitaria, bensì dalla volontà di rilanciare la rassegna ripensandone in parte la formula.  Il tema della ventiseisima edizione sarà "Confini/sconfinamenti", e gli spettacoli, oltre che al teatro Astra, si terranno alla Fondazione Merz, al teatro

OVERBOOKING A GIUGNO: ARRIVA PURE IL TJF

Uno alla volta, arrivano tutti, in ordine sparso e accalcandosi nella seconda metà di giugno: in quel periodo, covid permettendo, si prevede un gran intasamento di festival. Dopo Lover, dal 17 al 20 giugno, e con Torino Spiritualità in perfetta sovrapposizione anch'esso dal 17 al 20, adesso si accomoda una elefantiaca nona edizione del Torino Jazz Festival, la cui sezione "Main Stage" (quella importante, con i big) si terrà da venerdì 19 a domenica 27 (sempre di giugno) alle Ogr, al Conservatorio e al teatro Vittoria. Quanto al più marginale Jazz Cl(H)ub, lo faranno in autunno, da lunedì 27 settembre a domenica 3 ottobre, nei soliti club cittadini. Stando a quanto comunicato, i direttori artistici Diego Borotti e Giorgio Li Calzi intendono portare sul palco i musicisti previsti per l'edizione del 2020, quando il festival fu annullato a causa della pandemia. Ricordo comunque che lo scorso agosto ci fu una "edizione di consolazione" del Tjf, nell'ambito de

E TORINO SPIRITUALITA' ANTICIPA A GIUGNO

Quando si dicono le coincidenze: oggi il Museo del Cinema annuncia che il Lovers Festival è stato rinviato di qualche giorno , e si terrà dal 17 al 20 giugno. Poco dopo arriva la notizia che invece il Circolo dei Lettori ha deciso di anticipare largamente Torino Spiritualità: anziché a settembre, come d'abitudine, quest'anno la manifestazione si terrà a giugno. Per la precisione, proprio dal 17 al 20 giugno.  Lezioni, dialoghi, laboratori e letture si terranno in presenza, ma ci saranno pure diversi appuntamenti on line, per una precisa scelta del Circolo che, come racconto nell'articolo di domani sul Corriere, ha deciso che anche in futuro non abbandonerà la modalità web, così da mantenere il legame creatosi in questi mesi con il pubblico nazionale e internazionale. 

VISIONI E VISIONARI: UN TRIP NELLA CITTA' DELLE MERAVIGLIE

Vabbé, porelli, io un po' li capisco. Sono riusciti a portare a Torino le famose Finali ATP - l'unica cosa buona, in effetti, che hanno portato... - ed è molto umano e anche ammirevole che - benché le Finali ATP si disputino a novembre, quando lorsignori saranno soltanto un ricordo - i lorsignori medesimi adesso si sbattano per fare i compiti a casa meglio che possono e per lasciare tutto in ordine e ben preparato. Ok, fanno alla maniera loro, da sanfassonisti, alla vai là che vai bene; tipo che per allestire uno "sfavillante cartellone culturale" vanno in giro a chiedere agli organizzatori di spettacoli e manifestazioni d'arte varia che cos'hanno in programma per quel periodo e voilà, lo scintillante cartellone è bell'e che fatto. Però, insomma, la buona volontà c'è. E poi li adoro. Non mi fanno più ridere, lo confermo . Però ogni tanto hanno delle uscite incantevoli. Ad esempio: oggi mi cade sott'occhio, pubblicato sul sito del Comune , un delizi

LOVERS BALNEARE: SI FARA' (SPERIAMO) DAL 17 GIUGNO

Sempre più difficile: nella speranza di arrivare alla meta in zona gialla (e con le sale agibili) il Lovers Festival rinvia di una settimana la trentaseiesima edizione, che dovrebbe quindi svolgersi - auspicabilmente in presenza al cinema Massimo - dal 17 al 20 giugno. La seconda metà di giugno è la data più infelice che si possa immaginare per un festival cinematografico in una sala al chiuso, ma tant'è, anche quest'anno le regole le detta il covid. Intanto, domani 29 aprile riapre il Massimo proponendo alle 19,30 in Sala 2 un incontro con Davide Ferrario che presenta il suo ultimo film, "Nuovo Cinema Paralitico" insieme col poeta Franco Arminio. Sempre al Massimo Due è in programma alle ore 15 nella versione italiana e alle 17,15 nella versione sottotitolata il restauro in 4K di "In the Mood for Love" del regista Wong Kar-wai a cui sarà dedicata un’intera rassegna nel mese di maggio. In Sala 1 parte invece la programmazione di "Una botta sfortuna

QUESTI PUPAZZI NON FANNO PIU' RIDERE, AVANTI I PROSSIMI

Non riesco più nemmeno a ridere. Succedono cose che farebbero sghignazzare un morto, ma oggi - dopo lo shock treatment di cinque anni di minchiate - sembrano quasi normali, e comunque non fanno più ridere nessuno. Niente intelligenza a Torino Vogliamo parlare della balla magagalattica del "Centro italiano per l'intelligenza artificiale" ? Quella roba che si chiama I3A, tipo un robot di Guerre Stellari, e che doveva risarcire Torino di tutti i calci sui denti che s'è beccata, le Olimpiadi sfumate, il Salone dell'Auto fuggito, la sede europea del Tribunale dei Brevetti che è andata a Milano; per non dire delle varie buffonate pseudotecnologiche con le quali ci hanno gabellato la favoletta della "smart city" mentre non riescono manco a darci una carta d'identità in tempi ragionevoli. E non penso soltanto ai malaminchiati droni , di cui se dio e san Giovanni vogliono ci siamo definitivamente liberati : ma qualcuno si ricorda del robot barista ? Ci hai cr