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Visualizzazione dei post da gennaio 15, 2017

IL MAO STA STRETTO A BISCIONE

Marco Biscione, direttore del Mao, punta altrove I lettori ricorderanno certamente l'interminabile e imbarazzante pantomima del bando che portò alla  nomina di Marco Biscione a direttore del Mao . La vicenda mise in grave imbarazzo l'allora presidente della Fondazione Torino Musei e l'allora assessore alla Cultura Maurizio Braccialarghe, e suscitò l'indignazione dell'allora consigliere d'opposizione Chiara Appendino , all'epoca molto attenta alla correttezza e trasparenza dei bandi pubblici. Da quel dì molte cose sono cambiate. Chiara Appendino è diventata sindaco e nei fatti  ha un po' modificato la sua opinione sui bandi . Patrizia Asproni ha dovuto fare le valige . Marco Biscione, invece, è rimasto al suo posto. Ma su di lui si staglia l'ombra minacciosa del capogruppo (e consigliere unico) della Lega Fabrizio Ricca, che ha preso il posto di Appendino come fustigatore degli usi e costumi del governo della cultura torinese. Ricca ha di recen

"HA PARLATO": MINERBA RISCHIA RAPPRESAGLIE?

Il Museo possiede una ricca raccolta di manifesti per ogni occasione L'hanno presa male, al Museo del Cinema. Ma immagino che sia stata per loro una giornata caldina. Stamattina, dopo il post della notte a proposito dell'uscita di Giovanni Minerba dalla direzione del Tglff , presumo che nelle redazioni torinesi si sia scatenata la caccia alla dichiarazione di Giovanni Minerba, direttore uscente del Tglff.  Non posso sapere cos'abbia esattamente detto lo sventurato ai cronisti. Talora nel passaggio dalla conversazione allo scritto si perdono le sfumature. Insomma: sui giornali on line è uscita una frase piuttosto tosta ("Sono ovviamente molto amareggiato. O si mangia la minestra o si salta dalla finestra", che in sede di titolo diventa  "Minerba annuncia: Mi hanno silurato" ). Su un'altra testata il titolo è un drammatico "Messo alla porta dopo 32 anni" .  Con me Minerba era stato molto abbottonato, rifiutandosi di rilasciare dic

IL SALONE PER GLI EDITORI DELLE ZONE TERREMOTATE

Ricevo e volentieri pubblico: Il Salone del Libro intende agevolare la presenza, alla prossima edizione, delle case editrici provenienti dalle zone terremotate del Centro Italia così come individuate e delimitate dagli atti ufficiali del Governo. Il CdA della Fondazione per il Libro esaminerà nella prima seduta la proposta di abbuonare loro i costi relativi alla tassa di iscrizione e al plateatico, ossia la quota per ogni metro quadro di superficie dello stand. Gli eventi sismici che si sono succeduti nei mesi scorsi, e ancora in questi giorni, hanno coinvolto infatti l’attività - e in molti casi la stessa sede - di piccoli e medi editori di qualità. Un gesto concreto di attenzione e di solidarietà come questo potrà permettere a molte di queste case editrici di prendere in seria considerazione la presenza alla trentesima edizione del Salone, nonostante le gravi avversità subite.

AVVENTURE NELLA RETE: BARBERA E' DIRETTORE E CIBRARIO NON E' PRESIDENTE

Sapete come sono fatto: certe mattine mi sveglio molesto. Come stamattina. Così mi sono fatto un giro nei siti delle fondazioni culturali, tanto per verificare i dati della cosidetta "amministrazione trasparente" che di tanto in tanto riservano gustose scoperte. Il direttore fantasma del Museo del Cinema Arrivo al Museo del Cinema e alla voce "Staff-Presidenza e direzione" noto che il direttore del Museo risulta essere ancora Alberto Barbera. E' scritto così. Eppure l'incarico di Barbera è scaduto il 31 dicembre e non è stato rinnovato; e in data 30 dicembre il Museo stesso ha comunicato che "il Comitato di gestione ha quindi deciso di attribuire temporaneamente alla d.ssa Donata Pesenti Campagnoni, Conservatore Capo del Museo, le deleghe necessarie a garantire il proseguimento delle attività della Fondazione". A dire il vero lì non si parla di nomina a direttore pro-tempore. Infatti nel sito Donata Pesenti è tuttora citata come vicedirettor

MINERBA LASCIA LA DIREZIONE, MA CINEMA GAY NON MUORE (SPERO)

Giovanni Minerba non sarà più direttore La prima notizia, bella e per niente scontata, è che Cinema Gay si farà . Magari non in primavera (non c'è più tempo), magari slitterà più avanti (è l'ipotesi più ottimistica). Però si farà. Così mi garantiscono quelli che istituzionalmente sono attrezzati per garantirlo , e per una volta sono disposto a fare uno sforzo di volontà, e credergli.   Più che altro mi rassicura la certezza che ha già firmato il contratto d'incarico Piero Valetto, l'irrinunciabile uomo-macchina del Festival: se lui è al lavoro, il Tglff non è ancora morto. Un progetto "innovativo". Incrocio le dita Mantengo comunque una prudente riserva:  grande è la potenza della Legge di Murphy sotto ogni cielo, ma grandissima al Museo del Cinema . Se finirà tutto in vacca, non cadrò dalle nuvole. La pratica Tglff è gestita dagli assessori Giusta e Leon. Poiché la questione è seria, vi risparmio le facili battute, e vi dico invece che a quanto mi

SALONE DEL LIBRO: PREZZI STRACCIATI PER L'INCUBATORE

Presidente e direttore: Mario Montalcini e Nicola Lagioia Ricevo e volentieri pubblico: Al 30° Salone Internazionale del Libro di Torino, in programma dal 18 al 22 maggio 2017, torna con la sua undicesima edizione l’Incubatore. Da oggi sono aperte le iscrizioni. La modulistica completa è scaricabile dal sito salonelibro.it , area Espositori . Termine ultimo per iscriversi è il 7 aprile. Dal 2007 l’Incubatore è l’area del Salone dedicata alle case editrici che hanno da poco debuttato sul mercato, lo spazio che permette anche ai giovani editori di essere presenti al Salone a condizioni agevolate. Spiega il presidente della Fondazione per il Libro Mario Montalcini: «La capacità di fare nuova impresa nel settore editoriale è un fenomeno economico, sociale e culturale strategico. L’Incubatore è lo strumento attraverso il quale il Salone sostiene e promuove le startup editoriali offrendo loro la possibilità di essere presenti a condizioni vantaggiose, e l’occasione di confrontarsi con le

JAZZ SENZA BAND(I): UNA NOTTE BIANCA PER RISARCIRE FRINGE

Questa è una jazz band. La Notte Bianca invece è Jazz, ma senza band(i). Oggi sono una fucina di calembours... Mancava una pennellata, nel pittoresco e variopinto quadro del festival jazz che verrà a sostituire il Tjf. Riassumiamo: 1) La direzione del festival vero è proprio, Narrazioni Jazz , è stata affidata - con chiamata diretta senza bando - a Stefano Zenni, ovvero l'ex direttore del Torino Jazz Festival, che in quel ruolo non aveva demeritato . Avrà a disposizione un budget di circa 400 mila euro : non è ancora chiaro se cercheranno sponsor, come in passato , o se li caccerà direttamente il Comune, del che dubito in quanto il Comune è alla canna del gas. Narrazioni Jazz proporrà cinque concerti serali all'Auditorium del Lingotto, più altri (cinque?) pomeridiani al Piccolo Regio. 2) Jazz per la Città , il cartellone delle manifestazioni "off" (soprattutto nelle periferie), consisterà in otto progetti proposti da associazioni locali, che verranno scelti sce

GIU' LE ZAMPE DA SEEYOUSOUND. UN POST PREVENTIVO

Finalmente vedo "Born to be blue": grazie a Seeyousound E finalmente, con colpevole ritardo, vi parlo anche di Seeyousound International Music Film Festival , che dal 27 gennaio al 4 febbraio vivrà la sua terza edizione. Seeyousound è uno di quei miracoli che ancora accadono - nonostante tutto e tutti - a Torino. E' un festival che si occupa di cinema e musica. E' nato appena nel 2015, in punta di piedi , senza nessun sostegno pubblico (figurarsi) e soltanto grazie al lavoro e alla passione di un gruppo di persone capaci e intelligenti. Sono professionisti di vari settori e discipline del mondo dello spettacolo , che hanno riunito le loro competenze nell' associazione Choobamba , e insieme hanno progettato e creato dal nulla Seeyousound.  Un programma da festival internazionale In due anni e tre edizioni, il festival è cresciuto , tanto e bene, e alla terza edizione passa da tre a nove giorni , con un programma ampio e di qualità: rassegne e concorsi di

JAZZ PER LA CITTA': SUONI GRATIS O SUONA KEITH?

Scoop: Keith Jarrett NON suonerà a Jazz per la Città Lunedì scorso è stato pubblicato il bando (anzi, "call", si dice "call"...) del nuovo Fringe, che apprendo si chiamerà "Jazz per la Città". Non mi sono affrettato a parlarne per due motivi: intanto, avevo cose più urgenti da raccontare, e cose più piacevoli da fare; inoltre nel bando non ci sono sostanziali novità rispetto a quanto vi avevo già anticipato il 10 gennaio .  La lettura del bando chiarisce tuttavia alcuni punti che quel giorno, durante la presentazione agli operatori, erano rimasti alquanto vaghi. I soldi sono pochi, le spese tante I soldi a disposizione sono, come s'era detto, in totale 56 mila euro da spartire fra gli 8 progetti che verranno selezionati: quindi, 7 mila euro a progetto. Spiccioli, se considerate che gli organizzatori si dovranno accollare tutte le spese: allestimento del palco, service, personale, tasse, Siae, messa a norma degli impianti, eccetera eccetera, o

SCIOPERI ALLA VENARIA: LA VOCE DEL PADRONE

Manifestazione di lavoratori della Reggia (foto #reggiamociforte) Ricevo e pubblico un comunicato dell'ufficio stampa della Reggia di Venaria che dà conto delle posizioni padronali in merito alla nota vicenda sindacale che si protrae da mesi: Dichiara Giovanna Barni, presidente di CoopCulture, vincitrice della gara d'appalto per la gestione dei servizi ai visitatori della Reggia che è accusata dai lavoratori in sciopero di condotta antisindacale : “Nessuna decisione antisindacale, nessuna violazione delle regole. CoopCulture nella gestione di Venaria Reale nelle giornate del ponte dell’Epifania ha agito correttamente, rispondendo alle richieste del Consorzio di Valorizzazione della Venaria Reale e agli impegni assunti contrattualmente con lo stesso Consorzio. Noi abbiamo sempre lavorato (la Cooperativa e i suoi dipendenti) per assicurare a Venaria quel successo di visite e di pubblico certificato dal bilancio di fine anno stilato dal Mibact che colloca questo parco museale

VIVA LA FCA, CHE DELLA FONDAZIONE CULTURA E' AMICA

Donne e motori. Il Chiampa esplora affascinato un possente congegno e per farlo trascura Chiara, che s'intristisce un po' dietro le austere baricule Dice il giornale che ieri il Chiampa e Appendino sono andati in gita a Mirafiori ( la Chiaretta è gitarola, veh... ) e che "nell’ambito della visita è stato sottoscritto un  protocollo d’intesa tra Fca e Fondazione per la Cultura di Torino a sostegno delle iniziative culturali e di eccellenza della città, come Salone del Libro, Festival dell’Estate, Artissima e Torino Film Festival".  Eh no, carini, non ci provate nemmeno. Non mi unisco al coro dei malcontenti a prescindere - malcontenti per convinzione, per convenienza, per abitudine, a torto o a ragione. Non mi unisco al coro perché non mi unisco ai cori, e son malcontento per i cazzi miei, quando e come e perché mi garba. E stavolta proprio non mi garba. Ma d i che vi lamentate? Lo so, dacché la Fca è in America, i torinesi si sentono trascurati dalla Fca. No

FESTIVAL ESTIVI: FLOWERS ANNUNCIA GLI EINSTÜRZENDE NEUBAUTEN

Gli Einstürzende Neubauten a Flowers martedì 18 luglio Fa strano pensarci con 'sto freddo, ma sono già in cantiere i festival estivi. Almeno, quelli non improvvisati. Arriva or ora il primo annuncio di Flowers , il festival organizzato e promosso da Hiroshima mon Amour la cui terza terza edizione si svolgerà il prossimo luglio nell’area spettacoli allestita nel Cortile della Lavanderia a Vapore al Parco della Certosa di Collegno: il 18 luglio saranno sul palco gli Einstürzende Neubauten , capiscuola del rock industriale, che mancano da Torino dal 2014. Le prevendite (20 euro più diritti) sono aperte da oggi su ticketone.it

SPIEGO ALL'ASSESSORE PERCHE' NATALE COI FIOCCHI E' UNA MINCHIATA ASSOLUTA

C'eravamo tanto amati. La presidente della Cat Selene Solinas (a sinistra) con Sacco e Leon alla presentazione di Natale coi fiocchi Se la confronto con lo psicodramma del bando sfanculato al Museo del Cinema , l'altra storia bandesca - quella del Natale coi fiocchi - trascolora, s'immiserisce vieppiù, si riduce a banale scorreria di sottogoverno, modesta commediaccia pecoreccia, poverata dell'Italietta eterna. Non tentano neppure - e come potrebbero? - di salvare la faccia. L'imbarazzatissimo assessore al Commercio Alberto Sacco, chiamato ieri pomeriggio a rispondere a un'interpellanza sulla ridicolissima pantomima , fa il pesce in barile, legge diligente e trafelato la relazioncella che gli hanno scritto "gli uffici" (mi piacerebbe sapere chi è l'autore materiale dell'operina...), e ammette tutto ciò che non può non ammettere. Ovvero che ci sono state inadempienze varie, che il "programma culturale" latitava, che quel via v

IL GIORNO DELLA VERGOGNA

"Non è che una bugia raccontata tre o quattro volte diventa verità"  ( Chiara Appendino in Consiglio comunale, 15 giugno 2015 ) Il celebre dipinto "Cicerone accusa Catilina". Solita situazione, solito quadro: cambiano i protagonisti, ma la storia non ha nascondigli E' stata davvero una scena triste e miserevole, quella cui ho assistito ieri in Consiglio comunale. Si discuteva l'interpellanza generale sulla mancata nomina del direttore del Museo del Cinema . E la situazione era identica nei modi e nei motivi, pur con diversi protagonisti, a quella che s'era consumata in quella stessa sala un anno e mezzo fa, quando il consigliere d'opposizione Chiara Appendino si scagliò con la veemenza della coscienza pura contro l'assessore Braccialarghe, stigmatizzando gli impresentabili maneggi per la nomina del direttore del Mao. Andate a rileggervi la cronaca di quel 15 giugno , giorno di vergogna: anche lì un bando trasformato in carta da culo,

SERVIZIO PUBBLICO: MI PORTO AVANTI CON LE INTERPELLANZE

Grazie  L'assessore Francesca Paola Leon Oggi torna il mio show favorito, il Consiglio comunale. Confesso che mi è mancato, nella lunga pausa natalizia. Ero così impaziente che mi sono portato avanti con il lavoro. Oggi verranno discusse tre interpellanze alle quali faccio che rispondere io, così se la sbrigano alla svelta. Interpellanza uno: il Museo del Cinema La prima interpellanza riguarda la storiaccia del Museo del Cinema . E' un'interpellanza generale, presentata dall'intera minoranza, e le domande principali cui dovrebbe rispondere l'assessore alla Fontane Leon sono le seguenti: 1) Se è vero che Bianchi non è stato nominato in quanto simpatizzante di un partito diverso dal M5S . 2) Che cosa faranno adesso per dare un direttore al Museo. 3) Quanto è costato l'inutile bando. Se questi ragazzi leggessero Gabo, le risposte le saprebbero già, e potrebbero finalmente dedicarsi a qualcosa di più utile; ad esempio fare opposizione. Le risposte s