Wonder girls: Sarah Cosulich e la sua squadra di Artissima, tutta al femminile |
L'assessore Braccialarghe ha comunque spiegato la sua posizione sullo stucchevole e populistico dibattito in atto da troppo tempo sulla questione bando-non bando. "Bisogna trovare una strada diversa - spiega Braccialarghe - rispetto a quella della gara, oggi obbligatoria in base al regolamento comunale, che prevede una selezione interna e poi un bando per ogni posizione negli enti e nelle fondazioni partecipate. Bisogna distinguere tra responsabilità artistiche e gestionali. Il bando può essere una strada da seguire quando si ritiene di non essere in grado di individuare una persona che abbia determinati requisiti".
Insomma: bando sì, sempre, per le posizioni amministrative, ma per direzioni artistiche et similia si andrà a nomina diretta se, come nel caso di Artissima, è chiaro persino ai bambini qual è la scelta giusta. Si ricorrerà al bando quando non ci sarà un'idea precisa su chi possa rivestire un determinato incarico.
Ci voleva tanto per arrivarci? Leggete "Cosulich, il bando e i banditi". Ho detto tutto lì.
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