Passa ai contenuti principali

TORINO, UNA META AL TOP

Torino è la meta più visitata d'Italia nelle festività invernali. Lo sostiene la società Res Hospitality Business Developers, considerata la fonte indipendente più autorevole di dati alberghieri in Italia, che ha diffuso i risultati  di un monitoraggio su un campione di circa 87.000 camere di hotel di fascia media e alta per accertare i flussi turistici nelle strutture ricettive durante il periodo di festività invernali. Scrive Res nel suo rapporto: "Torino, probabilmente per le sue opportunità culturali in continua espansione, si conferma la meta più visitata d’Italia. Il rinnovo del suggestivo Museo Egizio e la recente mostra presso la Gam con i capolavori di Monet provenienti dalla Collezione del Musée d'Orsay di Parigi, uniti ad altri appuntamenti artistici e culturali di livello internazionale, hanno richiamato nel 2015 un numero sempre maggiore di turisti, sia italiani che stranieri, nel capoluogo piemontese". Il trend dura dal 2013. Torino quest'anno, secondo le rilevazioni Res, ha registrato un +5,7 per cento di occupazione alberghiera, un +17 per cento nella tariffa media (pari a 12,88 euro in più rispetto allo scorso anno) e un +23,8 per cento nel ricavo medio per camera disponibile.
Vincenzo Ilotte, presidente della Camera di Commercio, ente che ha finanziato le indagini di performance alberghiera relative alla città, afferma: “Questi dati si allineano e danno concretezza ai numerosi riconoscimenti che la città sta raccogliendo in queste ultime settimane: secondo il New York Times, Torino è al 31° posto tra i 52 luoghi da visitare nel mondo, Lonely Planet ci considera al 6° posto tra le Top Ten destinazioni turistiche europee ed Enit ci colloca al 5° posto tra le maggiori attrazioni italiane del 2015. Musei con collezioni uniche, mostre e appuntamenti artistici e culturali di livello internazionale hanno richiamato sul nostro territorio milioni di turisti: il nostro compito è ora quello di continuare a lavorare per consolidare nel tempo i notevoli risultati raggiunti”.
L'obiettivo per il 2016 è salire da 4 a 6 milioni di turisti. Potrebbe contribuire una nuova mostra in collaborazione con il Musée d'Orsay, dopo Monet e in attesa di quella di Manet già prevista per il 2017.

Commenti

Post popolari in questo blog

CIAO SERGIO

Sergio Ricciardone non c'è più. Se n'è andato così, ad appena 53 anni, dopo breve malattia. Venticinque anni fa, insieme con i colleghi deejay Giorgio Valletta e Roberto Spallacci, aveva fondato l'associazione X-Plosiva e inventato Club to Club. Il resto è storia. La storia di una piccola serata itinerante nei club torinesi che man mano cresce, evolve, cambia pelle, fino a diventare C2C, uno dei più importanti festival musicali d'Europa e del mondo . Sergio, che di C2C era il direttore artistico, era un mio amico. Ma era molto di più per questa città: un genio, un visionario, un innovatore, un pioniere. E un innamorato di Torino, che spesso non l'ha compreso abbastanza e ancor meno lo ha ricambiato. Un'altra bella persona che perdiamo in questo 2025 cominciato malissimo: Ricciardone dopo Gaetano Renda e Luca Beatrice. Uomini che a Torino hanno dato tanto, e tanto ancora potevano dare.   Scusatemi, ma adesso proprio non me la sento di scrivere altro.

ADDIO, LUCA

Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz...