Beh, onore al merito: tanto di cappello a Giulio Base, un'apertura di Tff come quella di ieri non s'era mai vista. Non dico che sembrasse Cannes o Venezia (Roma non so, non ci sono mai andato) ma insomma, al Regio c'è il red carpet con la folla assiepata per vedere i divi, i fotografi impazziti per fotografare i divi, i divi che sfilano e poi si offrono ai fotografi che gridano "guarda di qua, guarda di là!", e i divi sono divi veri, con Sharon Stone - proprio lei - munita di clamoroso strascico rosso spumeggiante, e insomma, nell'insieme a me ricorda almeno il red carpet del Festival di Sanremo, però un Sanremo che ha studiato. Su, nel foyer del Toro, tartine e bollicine per tutti - paga Intesa San Paolo - senza i superdivi (sempre scortati da impressionanti montagne umane, in gergo bodyguard) ma con una marea di facce da cinema e la Torino che conta o pensa di contare o vorrebbe contare. I signori (quasi tutti) hanno tirato fuori lo smoking e lo portano con ...
L'ANSiA della cultura torinese