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Visualizzazione dei post da giugno 2, 2024

UN TESORETTO PER LA MOLE NUOVA

Molta acqua è passata sotto i ponti del Po da quel marzo del 2022 allorché, attavolinati in un baretto di piazza Vittorio, Ghigo e De Gaetano mi mostravano i rutilanti rendering (nella foto) del “progetto di prefattibilità” per un Museo del Cinema tutto nuovo : “innovativo e flessibile, internazionale, interattivo e inclusivo, sostenibile, rappresentativo del territorio”, stava scritto nei blabla programmatici. Costo il previsto per il restyling alla Mole era, allora, 25 milioni (almeno 27 oggi, calcolando l'inflazione). Tanti soldi: che, nelle speranze del presidente Ghigo sarebbero arrivati in virtù dello sforzo congiunto dei parlamentari piemontesi tutti per ottenere, con la Finanziaria, una “leggina” che destinasse all'impresa 5 milioni all'anno per cinque anni all'impresa. Anche il sindaco, in quella primavera d'entusiasmi, s'era impegnato a far sentire a Roma la sua autorevole voce. Ovviamente la “leggina” in Finanziaria non s'è vista. Ma adesso qua

AMBIENTALISMO AL ROMBO DEL MOTOR

Mancano pochi minuti alle 23 di ieri. In via Verdi il pubblico che esce dal Massimo dopo aver assistito alla prima proiezione del festival CinemAmbiente trova schierate, all'angolo con via Montebello, mezza dozzina di supercar - Ferrari, Lotus, robe così. Una breve sosta, poi i bolidi accendono i motori, danno una bella sgasata, partono a tavoletta, percorrono a tutta velocità il tratto di via Verdi fino a via Rossini, e spariscono rombando nella notte. Vista così, sembrerebbe una specie di gag, un perculamento anti-green. O, in alternativa, una surreale coincidenza: un raduno motoristico in faccia a un festival ambientalista. Qualcuno fra i presenti ipotizza che si tratti di un'iniziativa per promuovere il nuovo Salone dell'Auto, in programma fra cento giorni esatti. Lì per lì non ci credo. Ma figurati, a chi vuoi che venga in mente una trovata tanto inopportuna? Poi svolto l'angolo e vedo il logo "Salone Auto Torino -100" proiettato sulla cupola della Mole.

BENEVENTO D’EGITTO

Lo sapevate che a Benevento c'è un museo egizio? Beh, proprio egizio egizio... Trattasi di collezione che presenta principalmente reperti del tempio beneventano dedicato a Iside dall'imperatore Domiziano . In gran parte frammenti di statue di gusto egittizzante, in linea con la temperie culturale e religiosa della Roma del I secolo d.C. Tipo i mobili ornati di sfingi e falchi e piramidi in gran voga nella Francia napoleonica al tempo della campagna d'Egitto. Ad ogni modo: stando a quanto riportato dalle gazzette locali, il ministro Sangiuliano assicura che "il Museo Egizio di Benevento, per il valore della collezione esposta, è tra i principali musei egizi italiani”. E quindi l'esperto Sangiu ha deciso di “concorrere alla valorizzazione” di tale eccellenza stanziando – nell'ambito del piano strategico Grandi Progetti Culturali - due milioni di euro per ristrutturarla e riallestirla. Vabbè, padronissimo. Ma ecco la notizia che non si spiega, e che ci riguarda da