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SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune.

Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente dell'odierna conferenza stampa mi arriva direttamente a domicilio sotto forma di comunicato che qui sotto fedelmente riporto. Trattasi di un ricco florilegio di vaniloquenti dichiarazioni, una lettura edificante e dilettevole che ritengo giusto condividere con i benigni lettori del blog:

Il Torino Film Festival è sempre stato e resta un festival cinefilo e autoriale, una mostra e un concorso di film dallo spirito libero, originale, fresco, indipendente, graffiante (ullalà, che selvaggione! NdG).

Questa edizione del TFF diretta da Giulio Base - è in continuità con il passato e al tempo stesso stringe l’occhio (strizza, santiddio, si dice strizza! L’occhio si strizza, la mano si stringe, e l’italiano si rispetta. NdG) alle nuove generazioni, capaci di vivere, interpretare e condividere quell’anima forte (tipo Jaegermeister. NdG) e di ricerca che il TFF ha sempre avuto e portato avanti (vieni avanti, animo forte! NdG).

Commenta il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni (occhio che qui si vola altissimo. NdG):“Il suo entusiasmo si tocca con mano (arditissima metafora. NdG). Lo abbiamo già visto e sono convinta che ne avremo prova ancora nei prossimi mesi: Giulio Base si dedicherà a questa nuova avventura con tutta la passione che da sempre nutre per il cinema, custodendo l’eredità del festival e contribuendo con le sue idee a dare ulteriore lustro e slancio a una rassegna che in Italia e dall’estero è vista come uno degli appuntamenti più attesi nel mondo del cinema (e poi se la prendono con l'amichettismo... NdG). Puntare sui giovani, una chiave vincente”.

“Il festival di Giulio Base mantiene saldo il timone sull’anima fondante del TFF (mantiene saldo il timone sull’anima? Ma come parlano, questi? Se li sente Moretti… NdG) ma sicuramente saprà stupirci con delle importanti novità (manco fosse David Copperfield. NdG), interpretandolo con le sue tante anime di autore, regista, attore e produttore (aiuto, qui si rischia la personalità multipla… NdG) - sottolinea Enzo Ghigopresidente del Museo Nazionale del Cinema. - Lo ha dimostrato sia nel suo progetto presentato in occasione del bando (beato Ghigo che lo ha visto, il progetto… NdG) e lo confermerà, ne sono sicuro, anche da oggi in avanti. Non posso che augurare buon lavoro a lui e a tutta la squadra”.

“Mancano otto mesi al prossimo Torino Film Festival ma già si delineano le linee principali di questa edizione (ebbè, ci mancava che ancora non avevano combinato un belino… NdG), nato dai giovani e per i giovani, e che ai giovani deve continuare a rivolgersi (orsù, tutti in coro: noi siamo i gggiovani, i gggiovani, siamo l’esercito, l’esercito del surf… NdG), utilizzando anche i nuovi linguaggi del cinema e le sue evoluzioni (sue di  chi? Del cinema? dei nuovi linguaggi? di Roberto Bolle? NdG) - dichiara Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema. - Resta un festival originale e indipendente, legato al territorio ma al tempo stesso capace di intercettare i grandi cambiamenti della critica cinematografica internazionale (i “grandi cambiamenti della critica”? Kikazz'è, i Cahiers du Cinema 4.0? NdG)”.

“Ho visto nascere il Torino Film Festival, che allora si chiamava Festival Internazionale Cinema Giovani, ho respirato l’aria di quegli anni anche se ancora giovane (meglio precisarlo per non sembrare dei vecchi babbioni.., NdG), sono stato testimone del fermento e del cambiamento sociale e culturale nella Torino di inizio anni ’80 - racconta Giulio Base, direttore artistico del Torino Film Festival (regalandoci alcuni irrinunciabili dati autobiografici. NdG). - L’ho seguito a distanza negli anni e ora essere qui è per me molto emozionante. Il 42° TFF l’ho costruita pezzo per pezzo, annodando idee, pensieri, contatti e desideri per dar vita a quella trama che è sicuramente uno dei sogni della mia vita (“Idee e pensieri", "Contatti e desideri", “La trama dei sogni”... Ah Giu’, guarda che mica stai a girà ‘na fiction su Freud pe’ Rraiuno! NdG)”.



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