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SOLO PER VERI FANS: TUTTO IL COMUNICATO DEL SALONE

Per i super cultori della materia, non paghi delle cronache correnti, pubblico per intero il fluviale comunicato stampa di presentazione del Salone del Libro 2016.



Il 29° Salone: le novità

Il 29° Salone Internazionale del Libro di Torino si svolgerà a Lingotto Fiere da giovedì 12 a lunedì 16 maggio 2016.
La presentazione si è tenuta martedì 19 gennaio 2016 a Torino al Centro Incontri della Regione Piemonte.
Sono intervenuti il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e il Sindaco di Torino Piero Fassino.
La prima edizione guidata dalla Presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura Giovanna Milella si annuncia all’insegna di un deciso rinnovamento.
Questo l’intervento della Presidente Milella:

«Care amiche e cari amici del Salone,
Abbiamo dovuto cambiare il luogo della presentazione per accogliere tutti. C'è una grande attesa per la presentazione del 29° Salone internazionale del Libro. È sempre stato così, ma quest'anno in particolar modo perché nei mesi scorsi sono emerse situazioni economiche complicate, ereditate dalla gestione precedente.
In realtà non abbiamo mai dubitato del Salone e della sua crescita. E abbiamo lavorato  intensamente non solo per risanare i conti - condizione prioritaria e imprescindibile per andare avanti e non ricreare i deficit - ma abbiamo puntato a costruire un Salone profondamente rinnovato.
Partendo dai successi precedenti, abbiamo guardato agli anni futuri, per lanciare un progetto creativo, basato su un assetto editoriale ed economico che innovi le forme e i contenuti.
Ora vi posso dire che, con il contributo fondamentale della Regione Piemonte e della Città di Torino - con il Presidente Chiamparino, il Sindaco Fassino, gli Assessori Parigi e Braccialarghe - ci stiamo riuscendo.
Si è appena concluso con successo il bando che ha assegnato a Gl events Italia - Lingotto Fiere l’organizzazione del Salone 2016.
L'ingresso nella compagine del Salone di nuovi soggetti pubblici e privati di rilievo nazionale rappresenta un forte salto di qualità e un significativo cambiamento di passo.
La presenza del Ministero dell'Istruzione farà del Salone uno dei poli formativi più importanti nel sistema del Paese, capace di proiettarsi attraverso l’Università e la Ricerca in una dimensione del sapere di livello internazionale.
In particolare si lavora a breve, medio e lungo termine a:
1. Un'iniziativa Ted-Giovani, con un confronto serrato al Salone 2016 con i ministri dell’Istruzione Stefania Giannini e dei Beni Culturali Dario Franceschini.
2. L'alternanza Scuola Lavoro, introdotta dalle recenti innovazioni normative, per il quale il Salone offre laboratori ed esperienze formative.
3. L’avvio di una grande «enciclopedia digitale», che unisca gli Archivi del Salone del Libro, Teche Rai, Istituto Luce ecc.. per costruire una grande piattaforma digitale: una grande «Treccani del futuro» a disposizione delle nuove generazioni.
Il sostegno dei due più grandi gruppi bancari darà a questo programma forte impulso.
Intesa Sanpaolo da tempo contribuisce alle attività culturali del Salone: avere un rappresentante dell'istituto come socio nel Consiglio di Amministrazione renderà ancora più coeso e efficace il nostro lavoro. Così come la Compagnia di San Paolo sostiene da anni con grande convinzione il Bookstock Village.
L’Associazione delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte da parte sua garantisce un’iniziativa molto innovativa come Adotta uno scrittore che sta ripartendo proprio in questi giorni con 20 autori che entreranno nelle classi di tutto il Piemonte. E così la Fondazione Crt, che sostiene fra l’altro la diffusione all'estero, negli 81 Istituti Italiani di Cultura, degli eventi del Salone al Lingotto e del Salone 365.
Lo stesso discorso vale per Unicredit, che ci interessa coinvolgere a pieno titolo, consapevoli di quale contributo di progettualità possa offrire un così importante soggetto privato.
Dunque una nuova compagine, che vede più alleati in una comune e sostenibile impresa di sviluppo culturale e sociale.
Ritorniamo all'attesissimo Salone del 2016, in programma tra appena quattro mesi. Ci saranno novità significative, altre in nuce arriveranno più compiutamente nel 2017 per il trentennale del Salone.
Questo, infatti, è un anno cruciale di cambiamenti e di transizione propulsiva, a cominciare dalla fascia serale a ingresso ridotto, diretta specialmente ai giovani di giorno occupati con lo studio o il lavoro. Una fascia «smart» con musica e proiezioni speciali e un nuovo biglietto ridotto a soli 5 euro a partire dalle ore 18.
Per la prima volta nella sua storia, la manifestazione nazionale al Lingotto è rappresentata da un'opera creata appositamente per il Salone da uno dei maggiori artisti italiani.
È' un pittore e scultore, famoso in tutto il mondo, che esprime la sua arte anche attraverso il cinema e il teatro. Stiamo parlando di Mimmo Paladino, che ha creato un'immagine di grande forza espressiva per illustrare il tema scelto per la prossima edizione: Visioni.
Paladino è un artista profondamente legato al libro e alla letteratura e lo dimostra chiaramente con questo regalo che ha voluto fare al Salone 2016.
Cari amici, a questa 29ma edizione con Il Direttore editoriale Ernesto Ferrero stiamo lavorando senza tregua da settembre: il titolo, l'immagine, le scelte fondamentali della manifestazione sono avvenute subito nei primissimi giorni della nostra stretta e intensa collaborazione. E mai, dico mai, abbiamo dubitato che non si facesse il Salone.
In silenzio, in attesa di questa presentazione ufficiale, abbiamo operato con grande affiatamento. Ernesto più sul versante dei contenuti e degli editori, io più su quello dei conti e della ricerca dei sostenitori. Due aspetti della stessa medaglia strettamente intrecciati. E che ci porta a un dialogo quotidiano da cui è nata una grande amicizia.
Da mesi i rappresentanti degli editori vengono nella sede della Fondazione in via Santa Teresa, ricevuti da Ferrero che vi potrà dire tra poco quali alte aspettative hanno per il prossimo maggio. Il tema Visioni piace a tutti loro, e lo immaginiamo nel suo fiorire al Salone.
Prima di lasciare la parola a Ernesto, vorrei anticiparvi due eventi speciali che vogliamo portare al Salone: la mostra dei Quaderni dal carcere di Antonio Gramsci in versione originale, e i documenti dello storico Piero Melograni sulla Prima Guerra Mondiale, di ritorno da un'esposizione a Parigi.
Inoltre il focus già annunciato sulla Cultura araba sarà una grande occasione di scambi internazionali, così come la partecipazione della Presidente della Commissione cultura e istruzione del Parlamento Europeo Silvia Costa. Do a tutti voi appuntamento alla presentazione di aprile, e poi al Salone che sarà inaugurato dal grande concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale Rai con il nuovo direttore principale, l’americano James Conlon.

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Le linee guida dell’edizione 2016


Sviluppo e innovazione nella continuità. È questa la linea che si vuol dare il Salone 2016, forte del sostegno che gli viene dai suoi veri protagonisti, gli editori e i visitatori.
I lusinghieri risultati dell’edizione 2015, consacrata dalla partecipazione del Presidente Sergio Mattarella e dall’apprezzamento della Germania, Paese ospite d’onore, da vendite sostenute che si sono spesso attestate su incrementi a due cifre, dall’affollamento delle centinaia di eventi del programma e da un’impressionante copertura mediatica, hanno confermato gli editori a partecipare all’edizione 2016 nello spirito della collaborazione più convinta e cordiale, quella stessa che si è rivelata indispensabile per la realizzazione di un’impresa così complessa. 
«Il dialogo con gli editori non si è mai interrotto – dice il direttore editoriale Ernesto Ferrero - Insieme a loro, l’intera filiera del libro continua a guardare al Lingotto come a una casa comune, e questa unità di intenti facilita grandemente il nostro lavoro».
Il giro delle consultazioni con gli editori si è appena concluso, e ha raccolto una messe di proposte di qualità, che confermano l’impegno dell’editoria italiana, ormai proiettata a consolidare la ripresa, e forniscono al Salone autori e temi in grado di rendere il programma degli incontri e degli eventi all’altezza delle attese di un pubblico motivato e competente quale è quello del Lingotto.
In particolare, l’istituzione del biglietto serale ridotto a partire dalle 18 consente di delineare un programma di incontri serali particolarmente attraente, anche con grandi momenti di spettacolo, in modo da animare il Salone per l’intera durata della giornata.


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Visioni: lo sguardo lungo della progettualità, Leitmotiv del Salone 2016


Il tema conduttore del Salone internazionale del libro di Torino, atteso al Lingotto dal 12 al 6 maggio 2016, si intitola sinteticamente Visioni.
Vuol dare ospitalità alle esperienze di chi ha la capacità di guardare lontano, di darsi e vincere sfide che sembravano impossibili, di lavorare nel futuro e per il futuro attuando progetti forti, basati su una conoscenza vera, ma anche sul patrimonio letterario, artistico e filosofico che costituisce la nostra identità culturale, e dunque nell’indispensabile saldatura tra cultura scientifica e cultura umanistica.
Al centro dell’edizione 2016 saranno dunque i visionari che, nei rispettivi rami di attività, si sono distinti per la lungimiranza del progetto, le capacità d’innovazione, l’originalità dei metodi operativi, ma anche la sapienza divulgativa e comunicativa: fisici, biologi, neuroscienziati, filosofi, artisti, architetti, economisti capaci di affrontare in modo creativo i temi cruciali della contemporaneità e di tradurre in pratica programmi mirati sul medio-lungo periodo.
Fra i testimonial di questa concreta capacità visionaria, il fisico Roberto Cingolani, dal 2005 il brillante direttore dell’Istituto italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, centro avanzato di robotica e nanotecnologie, che costituisce un’eccellenza internazionale come punta avanzata della ricerca in un settore strategico. L’Istituto Italiano di Tecnologia sarà presente al Salone con il suo grande robot androide iCub, con mostre e incontri in cui al centro del dibattito vi sarà sempre il libro, insostituibile veicolo di conservazione e condivisione delle idee.
Ci sarà anche Giulio Tonelli, responsabile dell’esperimento che al Cern ha permesso di scoprire, con quello di Fabiola Gianotti, il bosone di Higgs, e che racconterà i prossimi capitoli dell’avventura della fisica.
Insieme a loro, Marino Golinelli,  bolognese, classe 1920, imprenditore farmaceutico di grande successo, che nel 1988 ha creato la Fondazione che porta il suo nome e in cui ha investito 80 milioni di euro. Vuole aiutare i giovani a capire come sarà il mondo di domani e a valorizzare se stessi, per trasformare i problemi in occasioni, nel segno di una nuova imprenditoria che significhi anche crescita morale e civile.
Questo sguardo lungo non riguarda soltanto il futuro prossimo ma si applica anche al passato. Ogni generazione è costretta a riscrivere la propria storia, a reinterpretarne i nodi principali, per ricavarne nuovi motivi di consapevolezza. Per questo Visioni accoglie anche autorevoli storici che si sono distinti per l’originalità dei loro metodi d’indagine, capaci di superare gli schemi tradizionali per interpretare il senso profondo delle mutazioni che segnano l’evolversi delle società umane. Tra i primi a rispondere all’invito del Salone, Carlo Ginzburg, che ha aperto agli studi storici nuove fruttuose metodologie coniugando scienze umane, arte e letteratura, sempre con un occhio speciale alle menzogne e alle violenze che avvelenano le società contemporanee.


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Le letterature arabe ospiti al Lingotto

Al posto del Paese ospite d’onore, una nuova formula che offre un focus allargato e traversale su realtà culturali che superano le rigide divisioni degli Stati nazionali. A criteri puramente geopolitici subentrano più ampi criteri geoculturali. La letteratura come patria, come rifugio, come portatrice di diritti, come luogo deputato al dialogo, al confronto con l’altro. Non una semplice vetrina, ma un’occasione di scambio, un comune discorso in progress da opporre alle semplificazioni e ai pregiudizi.
 È il caso della letteratura e della cultura araba, che dal Marocco all’Iraq offre un quadro quanto mai mosso e variegato, che ci aiuta a capire l’anima profonda e segreta di Paesi che pur affacciandosi sul nostro stesso mare rimangono poco conosciuti. La letteratura è appunto in grado di fornire quel «più» di conoscenza di cui abbiamo bisogno, di supportare le ricerche storiche, le riflessioni politiche, persino l’agenda delle cose da fare.
L’accelerazione che ha subito la storia nel Nord Africa e in Medio Oriente ha coinvolto anche noi, con un impatto la cui forza è stata sino ad oggi sottovalutata. Oggi persino il pubblico più avvertito fatica a decifrare la complessità di storie e civiltà di cui sino a ieri credevamo di poter fare a meno.
Il Salone 2016 ha l’ambizione di mettere insieme le voci utili a compilare una sorta di «vocabolario dell’arabo nuovo», che parta da una lettura critica della storia che abbiamo alle spalle. In questo compito Il Salone si avvale della competenza e della passione di un nutrito gruppo di arabisti italiani e internazionali, che fanno capo a Paola Caridi e a Lucia Sorbera dell’Università di Sidney, con il concorso attivo di giovani studiosi torinesi. Grazie a loro potremo avere una miglior conoscenza dell’evoluzione in corso, della persistenza di problemi antichi, e degli apporti innovativi delle nuove generazioni. Le rivolte del 2011, anche se incompiute, hanno portato alla ribalta protagonisti, movimenti, tendenze, richieste che negli anni precedenti erano cresciute nell’ombra di regimi politici autoritari e corrotti, affrontando l’emarginazione e l’esilio, ma senza mai rinunciare a mettere a confronto mondi diversi.
Hanno già confermato la loro presenza il direttore del Museo del Bardo di Tunisi, Moncef Ben Moussa; il poeta siriano-libanese Adonis, considerato l’autore più significativo della lirica in lingua araba, ma anche lucido osservatore delle derive dell’Islam radicale; il narratore algerino Yasmina Khadra (nome d’arte di Mohamed Moulessehoul), che nel suo ultimo libro ha ricostruito le ultime ore di Gheddafi.

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Le ricorrenze: i 70 anni della Repubblica, i 500 del Furioso, Shakespeare, Cervantes, Gozzano, Natalia Ginzburg…

Anche l’edizione 2016 sarà ricca di ricorrenze, che saranno adeguatamente ricordate. I 70 anni della fondazione della Repubblica italiana offrono l’occasione di tracciare un bilancio di questa nuova fase della vita unitaria, con le sue luci e le sue ombre, e una riflessione sul significato che oggi diamo alla parola democrazia, in un momento di riforme istituzionali che si accompagnano alla crisi dei partiti tradizionali, alla crescita dell’antipolitica  e a una sorta di atonia sociale.
In campo letterario, ricorrono i 500 anni della prima pubblicazione dell’Orlando furioso, un poema che ha goduto di una fortuna ininterrotta e ha ispirato un’amplissima produzione figurativa in tutta Italia. Due tra i massimi autori delle letterature europee, Miguel de Cervantes e William Shakespeare, sono morti a distanza di un giorno nell’aprile 1616: verranno ricordati con cicli di letture, incontri e dibattiti.
Ricorrono anche i cento anni della prematura scomparsa di Guido Gozzano, l’indimenticato poeta delle care cose di pessimo gusto, tra malinconia e ironico distacco, e della nascita di Natalia Ginzburg, autrice tra le più amate del nostro Novecento, la cui voce inconfondibile scava nei segreti della famiglia.

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L’Officina delle Visioni Indipendenti

Terza edizione e grosse innovazioni per Officina. Editoria di Progetto, il programma curato da Giuseppe Culicchia, dedicato agli editori indipendenti e ospitato nel Primo Padiglione del Lingotto.
Seguendo il tema portante del Salone, ecco il nuovo ciclo delle Visioni Indipendenti, in cui due personalità molto diverse fra loro si confrontano e ragionano sul presente e sul futuro dell'Editoria, e non solo. Dopo il successo degli scorsi anni, tornano in programma gli appuntamenti che raccontano i mestieri del libro, la storia delle case editrici, i titoli che è giusto recuperare dall’oblio di un mercato che nel corso degli ultimi anni ha trasformato i libri in prodotti con una data di scadenza. E poi gli incontri in cui gli autori degli Editori Indipendenti presentano le loro opere, quelli in cui gli editori mettono in mostra i nuovi talenti scovati tra le migliaia di manoscritti vagliati nel corso degli ultimi dodici mesi, gli appuntamenti con i librai indipendenti e infine quelli con i bibliotecari. Le biblioteche italiane, oggi in grande trasformazione, sono infatti non di rado veri e propri avamposti in un Paese che com’è noto non brilla in quanto a numero di lettori, e lungi dall’essere polverose sono oggi molto spesso inediti luoghi di dialogo e aggregazione anche per i nuovi cittadini arrivati in Italia dal resto del mondo.

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Bookstock Village, l’anima educational del Salone

È anche grazie all’impegno del Salone per promuovere la lettura fra i bambini e i ragazzi che il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca ha scelto di entrare fra i Soci della Fondazione per il Libro.
Fra i progetti educativi del Salone per i giovani lettori spicca il Bookstock Village, ospitato nel Quinto Padiglione e sostenuto dalla Compagnia di San Paolo.
Agli appuntamenti dell’Arena Bookstock si affiancano anche quest’anno i laboratori che partono e arrivano sempre al libro, coinvolgendo scrittura, arte e disegno, gioco, lettura ad alta voce con Nati per Leggere, esperienze d’interazione con il mondo digitale, multimedialità e scienza. Non mancherà lo spazio dedicato alla lettura accessibile per i diversamente abili, con i libri inclusivi, tattili, in lingua dei segni, aumentativi, audiolibri.
Le prime anticipazioni: il coinvolgimento, legato al focus sulle Letterature Arabe, di studenti universitari di arabistica. I più piccoli festeggeranno i 100 anni dalla nascita di Roald Dahl, quello della Fabbrica del cioccolato.
L’alternanza scuola-lavoro introdotta dalla recente normativa porterà ancora più studenti liceali a collaborare con il Salone, sia come supporto organizzativo, sia come realizzatori dell’allestimento scenografico coordinato dal Dipartimento educazione del Castello di Rivoli, sia infine come giornalisti del BookBlog: il giornale online, attivo tutto l’anno, ideato e realizzato da studenti fra i 12 e i 18 anni su fatti, personaggi, idee, progetti ed eventi del Salone.
Il Bookstock 2016 ospiterà infine i momenti conclusivi di iniziative di respiro nazionale come la settima edizione del Premio Nati per Leggere, i Comix Games, i progetti realizzati con Se non ora, quando.

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I progetti speciali: Casa CookBook, Book to the Future, l’Incubatore, Collettiva Ragazzi

Tutti confermati i progetti speciali che rappresentano un importante elemento dell’identità del Salone e un preciso punto di riferimento per pubblico, editori e operatori specializzati:
·         Casa CookBook, l’area interamente dedicata alle pubblicazioni enogastronomiche, che da 4 anni coinvolge editori, autori, grandi chef e associazioni con presentazioni, dibattiti e showcooking.
·         Book to the future, lo spazio interamente dedicato all’editoria del futuro. Per il terzo anno consecutivo ospita 10 startup internazionali che offrono servizi innovativi per la fruizione dei contenuti editoriali: piattaforme per la lettura condivisa e di tutoraggio per gli studenti, software per la creazione di contenuti digitali interattivi, applicazioni di supporto all’apprendimento e allo sviluppo di nuove capacità per i bambini, strumenti per esercitare e migliorare la conoscenza delle lingue straniere, progetti che sperimentano la realtà aumentata per la fruizione dei contenuti.
·         Festeggia 10 anni l’Incubatore, che dal 2007 a oggi ha ospitato oltre 250 case editrici con meno di due anni di vita, molte diventate nel frattempo concrete realtà del panorama editoriale nazionale come Area51 Publishing, Intermezzi, Lo Stampatello, Marotta&Cafiero, Tunuè.
·         E infine la quarta edizione dello spazio collettivo dedicato all’editoria per ragazzi: le migliori proposte per i più piccoli, dalle favole illustrate ai titoli didattico-educativi, dalle graphic novel ai libri dedicati a chi ha difficoltà cognitive.

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