Aggiornamento: Qualche buon motivo per fuggire da Librolandia
Massimo Lapucci, segretario della Fondazione Crt, si è dimesso dal CdA del Salone del Libro per "favorire l’ingresso di possibili nuovi sostenitori".
Massimo Lapucci, segretario della Fondazione Crt, si è dimesso dal CdA del Salone del Libro per "favorire l’ingresso di possibili nuovi sostenitori".
Come ricorderete, fin dalla crisi dell'11 settembre Chiampa e Fassino sono alla ricerca di nuovi soci per raddrizzare le pericolanti finanze del Salone. Le banche sarebbero i soci ideali. Dimettendosi dal CdA Lapucci aprirebbe quindi la via all'ingresso di Unicredit nel Salone: lascia libero un posto, e rimuove un problema d'opportunità, poiché Fondazione Crt è tra i principali soci di Unicredit. È quanto si può dedurre dalla dichiarazione di Lapucci stesso: "L’obiettivo della scelta è di favorire, in una posizione di maggiore terzietà, l’ingresso di nuovi possibili soggetti sostenitori, con l’intento di far compiere un passo in avanti alla Fondazione, a fronte della particolare complessità della situazione derivante dalle gestioni precedenti".
Questo vale nella migliore delle ipotesi: ma le dimissioni di Lapucci potrebbero anche significare - e sarebbero guai - che l'attento e scafato Lapucci non è per nulla convinto dei conti del Salone, e preferisce chiamarsi fuori.
Comunque per il momento non risulta che intenda dimettersi dal CdA anche Piero Gastaldo, segretario della Compagnia di San Paolo; dimissione che a sua volta preluderebbe all'ingresso di Intesa Sanpaolo nella Fondazione del Libro. Sempre nella migliore delle ipotesi.
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