Passa ai contenuti principali

LAPUCCI LASCIA IL SALONE

Aggiornamento: Qualche buon motivo per fuggire da Librolandia

Massimo Lapucci, segretario della Fondazione Crt, si è dimesso dal CdA del Salone del Libro per "favorire l’ingresso di possibili nuovi sostenitori". 
Come ricorderete, fin dalla crisi dell'11 settembre Chiampa e Fassino sono alla ricerca di nuovi soci per raddrizzare le pericolanti finanze del Salone. Le banche sarebbero i soci ideali. Dimettendosi dal CdA Lapucci aprirebbe quindi la via all'ingresso di Unicredit nel Salone: lascia libero un posto, e rimuove un problema d'opportunità, poiché Fondazione Crt è tra i principali soci di Unicredit. È quanto si può dedurre dalla dichiarazione di Lapucci stesso: "L’obiettivo della scelta è di favorire, in una posizione di maggiore terzietà, l’ingresso di nuovi possibili soggetti sostenitori, con l’intento di far compiere un passo in avanti alla Fondazione, a fronte della particolare complessità della situazione derivante dalle gestioni precedenti".
Questo vale nella migliore delle ipotesi: ma le dimissioni di Lapucci potrebbero anche significare - e sarebbero guai - che l'attento e scafato Lapucci non è per nulla convinto dei conti del Salone, e preferisce chiamarsi fuori. 
 Comunque per il momento non risulta che intenda dimettersi dal CdA anche Piero Gastaldo, segretario della Compagnia di San Paolo; dimissione che a sua volta preluderebbe all'ingresso di Intesa Sanpaolo nella Fondazione del Libro. Sempre nella migliore delle ipotesi. 

Commenti

Post popolari in questo blog

CIAO SERGIO

Sergio Ricciardone non c'è più. Se n'è andato così, ad appena 53 anni, dopo breve malattia. Venticinque anni fa, insieme con i colleghi deejay Giorgio Valletta e Roberto Spallacci, aveva fondato l'associazione X-Plosiva e inventato Club to Club. Il resto è storia. La storia di una piccola serata itinerante nei club torinesi che man mano cresce, evolve, cambia pelle, fino a diventare C2C, uno dei più importanti festival musicali d'Europa e del mondo . Sergio, che di C2C era il direttore artistico, era un mio amico. Ma era molto di più per questa città: un genio, un visionario, un innovatore, un pioniere. E un innamorato di Torino, che spesso non l'ha compreso abbastanza e ancor meno lo ha ricambiato. Un'altra bella persona che perdiamo in questo 2025 cominciato malissimo: Ricciardone dopo Gaetano Renda e Luca Beatrice. Uomini che a Torino hanno dato tanto, e tanto ancora potevano dare.   Scusatemi, ma adesso proprio non me la sento di scrivere altro.

ADDIO, LUCA

Luca Beatrice ci ha lasciati all'improvviso, tradito dal cuore all'età di 63 anni. Era stato ricoverato lunedì mattina alle Molinette in terapia intensiva. Non sto a dirvi quale sia il mio dolore. Con Luca ho condiviso un lungo tratto di strada, da quando ci presentarono - ricordo, erano gli anni Novanta, una sera alla Lutèce di piazza Carlina - e gli proposi di entrare nella squadra di TorinoSette. Non me la sento di aggiungere altro: Luca lo saluto con l'articolo che uscirà domani sul Corriere . È difficile scriverlo, dire addio a un amico è sempre triste, figuratevi cos'è farlo davanti a un pubblico di lettori. Ma glielo devo, e spero che ne venga fuori un pezzo di quelli che a lui piacevano, e mi telefonava per dirmelo. Ma domani la telefonata non arriverà comunque, e pensarlo mi strazia. Ciao, Luca. Funerale sabato 25 alle 11,30 in Duomo.

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz...