MiTo fallisce la conferenza a Roma. Si rifarà con un ritocco alla programmazione? |
Oggi era in programma una conferenza stampa di "preview" dell'edizione 2016, la prima diretta da Nicola Campogrande e presieduta da Anna Gastel. L'incontro con i giornalisti era fissato da tempo: 31 marzo, ore 17,30, a Roma. Proprio così: a Roma. Un'anteprima "nazionale", tanto per lanciare qualche anticipazione. In attesa delle canoniche presentazioni di maggio a Torino e Milano.
Ma si sa, quando le cose si fanno a Roma, la macchietta è sempre in agguato.
E così la romanocentricità dell'evento "presentazione di MiTo" ci regala un siparietto delizioso.
Fermi tutti, c'è il sor ministro
Francis: "Mi si nota di più se vengo o..." |
"Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, interverrà domani 31 marzo alle ore 17:30 (17duepunti30? Ma questi come scrivono le ore? NdG) presso il Salone del Ministro del MiBACT in via del Collegio Romano, 27 alla conferenza stampa di presentazione della decima edizione del festival MiTo Settembre Musica. Parteciperanno il Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, il Sindaco di Torino, Piero Fassino, il Presidente di MiTo Settembre Musica, Anna Gastel, e il Direttore artistico di MiTo Settembre Musica, Nicola Campogrande".
Ah beh, poffarbacco, eestiqaatzi...
Contrordine cafoni
Passano due ore e 15 minuti, e alle 18,58 arriva, sempre dall'ufficio stampa del MiBACT, il contrordine compagni:
"Si informano le redazioni che è stata annullata la conferenza stampa di presentazione della decima edizione del festival MiTo - Settembre Musica prevista domani presso il MiBACT. La nuova data verrà comunicata alle redazioni quanto prima".
Così, senza una spiegazione, senza accennare a scuse. Cafoni come sempre, protervi più che mai. Qualcuno forse, a Rrroma, se ne rende conto e prova un vago senso di vergogna per tanta mancanza di stile: fatto sta che 22 minuti dopo, alle 19,20, arriva una nuova mail, inviata da un'agenzia di comunicazione che presumo affianchi l'ufficio stampa del ministero per alleviargli l'immane fatica di spedire un po' di mail sgarbate. Il tono stavolta è più cortese e professionale, ma sempre misterioso:
"Per sopraggiunti e improrogabili impegni istituzionali dei partecipanti, la conferenza stampa di anteprima di MiTo SettembreMusica 2016 programmata a Roma presso la sede del MiBACT, domani giovedì 31 marzo alle ore 17:30 è rinviata a data da destinarsi. Ci scusiamo per il disagio".
Ah beh, almeno si scusano. Scuse accettate, tanto col cavolo che venivo fino a Roma per la vostra stupida conferenza stampa.
Ma chi è il superimpegnato?
Resta da capire chi è che ha paccato. Ovvero:
1) Il cast della conferenza stampa (Franceschini, Fassino, Pisapia, Gastel e Campogrande) era fissato da tempo (mail del 23 marzo dell'ufficio stampa di MiTo). Il recall dell'ufficio stampa del ministero sulla presenza di Franceschini, alle 16,43 di ieri, non era un aggiornamento, bensì un normale atto di piaggeria.
2) Dopo un'ora e un quarto da quel recall, "qualcuno" dei partecipanti - anzi: tutti i partecipanti, se prendiamo alla lettera la comunicazione delle 19,20 - si accorge di avere "sopraggiunti e improrogabili impegni istituzionali". E la conferenza stampa viene rinviata.
Se l'impossibilitato fosse Franceschini, poco male: per anni e anni ci siamo fatti le nostre conferenze stampa di MiTo senza di lui, e sono andate tutte benissimo. Ma lo stesso discorso vale per i sindaci Fassino e Pisapia, la cui presenza alla conferenza stampa di un festival di musica classica è di rilevanza prossima allo zero. Gli unici due che non potrebbero non esserci, alla conferenza stampa di MiTo, sono il direttore Nicola Campogrande e, in subordine, la presidente Gastel. E dubito che si facciano venire "improrogabili impegni istituzionali" il giorno della conferenza stampa di MiTo: anche perché, in tal caso, tanto varrebbe accompagnarli alla porta e invitarli a non tornare mai più.
E così MiTo non arrivò a Roma
Ieri sera non ero certo dell'umore giusto per occuparmi di simili buffonate. Ma stamattina la curiosità ha prevalso e mi sono informato su com'è andata la faccenda. Allora: pare che il primo impossibilitato fosse Fassino. Oggi c'è un Consiglio comunale complicato, e lui deve esserci.
A questo punto è saltato fuori che anche Pisapia ha problemi analoghi.
In carenza di sindaci, ci vorrebbero almeno gli assessori alla Cultura: purtroppo Braccialarghe non sta bene, quindi non può andare a Roma. Senza Braccialarghe, la presenza in conferenza stampa del suo omologo milanese sarebbe un'indelicatezza. Di conseguenza Franceschini s'è ritrovato da solo, ed è scattato il ben noto comma-Venditti: "No compagni, amici, disapprovo il passo, manca l'analisi e poi non c'ho l'elmetto". Cioé, la gita romana doveva essere una passerella per i politici; e senza politici, che passerella è?
Fu così che, vengo o non vengo, anche Franceschini si chiamò fuori (qui in esclusiva mondiale la sua telefonata) e MiTo non arrivò a Roma.
Campogrande ha deciso di riportare il festival alle sue radici di rassegna di musica classica: per cui dovrebbero sparire dal cartellone i concerti pop e i cantautori che servivano soprattutto a galvanizzare il conto delle presenze. E via anche il jazz - basta e avanza Torino Jazz.
L'altra novità è un investimento più convinto sulle periferie: i concerti "decentrati" avranno un tasso artistico superiore al passato, anche quelle location ospiteranno musicisti di chiara fama che in genere si esibiscono solo nelle sedi "auliche".
A questo punto è saltato fuori che anche Pisapia ha problemi analoghi.
In carenza di sindaci, ci vorrebbero almeno gli assessori alla Cultura: purtroppo Braccialarghe non sta bene, quindi non può andare a Roma. Senza Braccialarghe, la presenza in conferenza stampa del suo omologo milanese sarebbe un'indelicatezza. Di conseguenza Franceschini s'è ritrovato da solo, ed è scattato il ben noto comma-Venditti: "No compagni, amici, disapprovo il passo, manca l'analisi e poi non c'ho l'elmetto". Cioé, la gita romana doveva essere una passerella per i politici; e senza politici, che passerella è?
Fu così che, vengo o non vengo, anche Franceschini si chiamò fuori (qui in esclusiva mondiale la sua telefonata) e MiTo non arrivò a Roma.
Un paio di anticipazioni, anche senza andare a Roma
Però qualche anticipazione su MiTo 2016 posso darvela persino io.Campogrande ha deciso di riportare il festival alle sue radici di rassegna di musica classica: per cui dovrebbero sparire dal cartellone i concerti pop e i cantautori che servivano soprattutto a galvanizzare il conto delle presenze. E via anche il jazz - basta e avanza Torino Jazz.
L'altra novità è un investimento più convinto sulle periferie: i concerti "decentrati" avranno un tasso artistico superiore al passato, anche quelle location ospiteranno musicisti di chiara fama che in genere si esibiscono solo nelle sedi "auliche".
Credo che l'impegnato sia Franceschini. Se guardi Twitter, vedi che è con Presidente Mattarella a Perugia.
RispondiEliminaHai ragione, l'orario non sanno scriverlo, copiano l'immaine dalla sveglia a quarzo! ;-)
Comunque, grande come sempre! Ti leggo da Roma con molta soddifazione! Grazie! Elisabetta Franchi