Giulio Biino |
Il tema del "comitato scientifico" è un classicone ricorrente, nelle storie salonistiche. Non so però se il termine venga utilizzato come sinonimo di "comitato d'indirizzo", né sono in grado di dire quale modello abbiano in mente, di preciso: se qualcosa tipo il nostro Governo, dove uno fa il premier e gli altri comandano; oppure un modello-soviet, dove uno comanda e gli altri fanno finta di essere in democrazia; o una tipologia da assemblea sessantottina, dove tutti parlano e nessuno decide; o ancora una soluzione alla Wanda Osiris, dove uno scende le scale e gli altri fanno il corpo di ballo. In ogni caso non riesco a capire a che cosa servirebbe un comitato scientifico se al Salone già abbiamo - unica certezza, finché non si rompe i coglioni pure lui - un direttore editoriale, per di più in gamba e credibile come Nic Lagioia. O forse Antonella Parigi pensa a un comitato scientifico per l'intero Circolo dei Lettori? Boh, non ci capisco più un tubo, ma forse non sono il solo.
Alberto Vanelli |
Vabbé, ho scritto giusto per appuntare le cose sentite oggi. Poi domani è un altro giorno, ogni giorno ha la sua pena, e di qui al 9 maggio ci aspettano ancora tanti giorni. E tante pene.
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