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PRESIDENTE DEL CIRCOLO: SARÀ IL NOTAIO, MA...


Giulio Biino
Ferma restando l'opzione sul Signor  Nilsson, ieri alla presentazione di Portici di Carta ho visto l'Antonellina Parigi e le ho domandato se hanno già deciso di affidare la presidenza del Circolo dei Lettori (e di conseguenza del Salone) al notaio Biino, o se sia ancora in pista l'ipotesi Vanelli. Fermo restando, pro forma, che si dovrà aspettare il 3 ottobre e la chiusura del bando. Lei non era tanto ciarliera. Ma per innata cortesia mi ha risposto con un giro di parole, dicendomi che, a questo punto, dovremmo avere capito tutti che "in quel ruolo serve uno che abbia esperienza di leggi e regolamenti". Penso che si riferisse a Biino: in quanto notaio, leggi e regolamenti sono la sua specifica competenza, non conoscendone io altre più inerenti all'editoria o alla letteratura. Tanto, ha aggiunto l'Antonellina anticipando le mie obiezioni, al presidente si potrà affiancare un "comitato scientifico". 
Il tema del "comitato scientifico" è un classicone ricorrente, nelle storie salonistiche. Non so però se il termine venga utilizzato come sinonimo di "comitato d'indirizzo", né sono in grado di dire quale modello abbiano in mente, di preciso: se qualcosa tipo il nostro Governo, dove uno fa il premier e gli altri comandano; oppure un modello-soviet, dove uno comanda e gli altri fanno finta di essere in democrazia; o una tipologia da assemblea sessantottina, dove tutti parlano e nessuno decide; o ancora una soluzione alla Wanda Osiris, dove uno scende le scale e gli altri fanno il corpo di ballo. In ogni caso non riesco a capire a che cosa servirebbe un comitato scientifico se al Salone già abbiamo - unica certezza, finché non si rompe i coglioni pure lui - un direttore editoriale, per di più in gamba e credibile come Nic Lagioia. O forse Antonella Parigi pensa a un comitato scientifico per l'intero Circolo dei Lettori? Boh, non ci capisco più un tubo, ma forse non sono il solo.
Alberto Vanelli
L'Antonellina, dietro mia petulante insistenza, ha aggiunto che l'alternativa Vanelli per la presidenza del Circolo semplicemente non esiste. Prendo atto della sua dichiarazione, che considero autorevole e definitiva, pur se non collima con altre mie fonti: tali fonti mi riferiscono che nei giorni scorsi, dopo il rifiuto di Ossola, il nome di Alberto Vanelli è stato evocato, e piacerebbe al Chiampa; ma avrebbe incontrato il veto "di alcuni consiglieri comunali di maggioranza". Beh, lo ammetto, questa sarebbe davvero stramba: non si capisce che minchia c'entrino i consiglieri comunali nella scelta del presidente del Circolo dei Lettori, che è una Fondazione solo regionale. E difatti nello Statuto del Circolo all'articolo 14 sta scritto che il presidente lo nomina la Regione. Il Comune avrebbe voce in capitolo solo se entrasse nella Fondazione del Circolo, con conseguente modifica dello Statuto: ma dopo gli ultimi casini mi pare che non sia più tanto dell'idea.
Vabbé, ho scritto giusto per appuntare le cose sentite oggi. Poi domani è un altro giorno, ogni giorno ha la sua pena, e di qui al 9 maggio ci aspettano ancora tanti giorni. E tante pene.

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