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UN BIGLIETTO SOSPESO PERCHE' LA CULTURA NON MUOIA

Un "biglietto sospeso" per il Museo della Montagna
Sarà dura per tutti. Quando finirà - se finirà, perché speriamo tutti che finisca - e usciremo a riveder le stelle, il paesaggio sarà desolante, a prescindere dalle stelle. Ci sarà un intero paese da rimettere in moto, e dubito che le sorti della cultura saranno considerate prioritarie. La crisi del 2008 segnò l'inizio di un drammatico impoverimento dell'intero settore, con drastici tagli dell'intervento pubblico non compensati dagli investimenti privati: abbattendosi su una realtà già tanto indebolita, la nuova bufera avrà conseguenze incalcolabili. Ma pensarci adesso, seppur realistico, è inutile. Tanto più che già ora la situazione di qualsiasi realtà culturale è comatosa: tutto è chiuso - cinema, teatri, discoteche, circoli, musei, archivi, gallerie - e senza pubblico viene a mancare il cash flow della biglietteria che per molti rappresentava una componente fondamentale del bilancio. Dai blockbuster come l'Egizio, i Musei Reali, il Museo del Cinema o la Reggia di Venaria, fino ai live club e ai cinema, è un intero sistema economico che vacilla: in prospettiva futura stenterà a sopravvivere senza l'apporto di questi tre-quattro mesi (nel migliore dei casi) di incassi al botteghino - compreso il periodo d'oro delle vacanze di Pasqua e del 25 aprile-Primo Maggio - mentre affronta una serie di ineludibili costi fissi, compresi gli stipendi di quei dipendenti che continuano a lavorare in remoto, perché anche se chiuse certe istituzioni non si possono fermare. Né abbandonano il loro pubblico, come dimostrano le tante iniziative on line con le quali musei, teatri, associazionifestival e locali continuano ad accompagnare i nostri giorni di forzata reclusione.
Il pubblico, dal canto suo, sta dimostrando la propria fedeltà con gesti tangibili: sono tanti gli spettatori mancati del Regio, come del Tpe, che in segno di solidarietà rinunciano al rimborso dei biglietti degli spettacoli annullati.
Adesso mi viene segnalata un'iniziativa che mi sembra interessante. Promossa da CulturaItaliae e meetCultura, si chiama "Biglietto sospeso" e - a quanto leggo - consiste in un normale biglietto di ingresso che non dà in questo momento accesso ai luoghi ma va a supporto degli enti e dei professionisti per proseguire le attività una volta che l'emergenza sarà finita. 
In pratica funziona così: si accede al link http://www.meetcultura.it/biglietto-sospeso/ dove c'è l’elenco in costante aggiornamento di tutti i soggetti che aderiscono all’iniziativa. Il visitatore (o spettatore) virtuale decide quanti biglietti sospesi vuole "acquistare" facendo una donazione diretta tramite bonifico bancario. Così l’importo totale della donazione andrà direttamente all'ente prescelto, che ringrazierà inviando un attestato che certifica la donazione e gli omaggi riservati al donatore.
Questo è quanto mi risulta (preciso che non conosco direttamente gli enti promotori dell'iniziativa). Al momento in Piemonte hanno aderito il Museo della Montagna a Torino, l'Archivo Storico Olivetti e il Museo Garda a Ivrea, il Museo Leone a Vercelli. 

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