Passa ai contenuti principali

VENARIA: SALGADO CHIUDE OLTRE QUOTA 90 MILA

Dalla Reggia di Venaria mi comunicano che domenica 16 si sono concluse le mostre "Genesi" di Sebastião Salgado e "La fragilità della bellezza. Tiziano, Van Dyck, Twombly e altri 200 capolavori restaurati". Salgado ha avuto 92.139 ingressi in 158 giorni di apertura;  "La fragilità della bellezza" 72.184 ingressi in 153 giorni di apertura. Da pochi giorni alla Venaria è aperta la mostra "Ercole e il suo mito", mentre prosegue "Easy rider", che sta riscutendo un notevole successo di pubblico. Quest'anno la mostra "Genio e Maestria. Mobili ed ebanisti alla corte sabauda tra Settecento e Ottocento" in 107 giorni ha staccato 43.503 biglietti.
Per un confronto con le mostre precedenti alla Venaria, ricordo che nel 2017 la più vista è stata quella di Giovanni Boldini, con 101.798 presenze dal 29 luglio 2017 al 28 gennaio 2018. Caravaggio Experience è terminata dopo 257 giorni di apertura con 135.203 ingressi totali; la mostra Lady Diana. Uno spirito libero in 180 giorni di apertura ha avuto in 85.134 ingressi, Peter Lindberg 55.411. "Regge d'Italia" s'è fermata a 46.193 visitatori, "Jungle" è arrivata a 61.377.
Siamo comunque lontani dai record del 2016, quando per le fotografie di Steve McCurry furono staccati 170 mila biglietti, e altri 106 mila per "Le meraviglie degli zar".


Commenti

Post popolari in questo blog

SUI COLLI FATALI SORGE IL FESTIVAL ROMANISSIMO

Oggi a Roma c'è stata la conferenza stampa del Torino Film Festival prossimo venturo. Da tempo ormai il Tff ha dismesso la civile consuetudine della doppia conferenza stampa, a Roma e a Torino. E con sto piffero che io mi scapicollo fino a Roma scialando tempo e denaro per assistere all'inutile pantomima. Tanto l'unica novità che rivesta un qualche interesse è l'elenco dei selezionatori scelti da Base: in ordine alfabetico, Davide Abbatescianni, Martina Barone, Ludovico Cantisani, Elvira Del Guercio, Veronica Orciari e Davide Stanzione (alcuni li vedete nelle foto in alto, presa da Fb). Per me sono illustri sconosciuti, ma io sono ignorantissimo. Da un rapido giretto in rete mi è parso di capire che, casualmente e salvo abbagli, sono tutti romani, nativi o stanziali. Altre imprese d'alto profilo al momento mi sono sfuggite: garantisco che appena possibile e con la massima sollecitudine porrò rimedio alle mie lacune. Ma l'unica cosa davvero notevole e divertente

L'UCCELLINO, LA MUCCA E LA VOLPE: UNA FAVOLA DAL FRONTE DEL REGIO

Inverno. Freddo. Un uccellino intirizzito precipita a terra e sta morendo congelato quando una mucca gli scarica addosso una caccona enorme e caldissima; l'uccellino, rianimato dal calore, tutto felice comincia a cinguettare; passa una volpe, sente il cinguettìo, estrae l'uccellino dalla cacca e se lo mangia. (La morale della favola è alla fine del post) C'era una volta al Regio Ora vi narrerò la favola del Regio che dimostra quanta verità sia contenuta in questo elegante aforisma. Un anno fa Chiarabella nomina alla sovrintendenza del Regio William Graziosi, fresco convertito alla causa grillina, imponendolo al Consiglio d'indirizzo e premendo sulle fondazioni bancarie: "Io non vi ho mai chiesto niente - dice ( bugia , ma vabbé) - ma questo ve lo chiedo proprio".  Appena installatosi, Graziosi benefica non soltanto i nuovi collaboratori marchigiani, ma anche i fedelissimi interni. Però attenzione, non è vero che oggi al Regio sono tutti co ntro Graz

L'EGIZIO MILIONARIO DI CHRISTIAN SUPERSTAR, MA CRESCONO ANCHE GLI ALTRI

Siamo al solito consuntivo di fine anno delle presenze nei musei torinesi (a questo link  trovate i dati del 2022). La notiziona riguarda, come da copione, l' Egizio che mette a segno un altro record straordinario. Infatti è il primo museo torinese a superare la soglia psicologica del milione di visitatori: nel 2023 sono stati 1.061.157 ( cifra che comprende anche gli eventi istituzionali e privati) a fronte degli 898.500 del 2022. L'ufficializzazione delle notizia è arrivata nel pomeriggio; e, per un curioso destino, proprio nel preciso istante in cui il superdirettore Christian Greco  ( nella foto, con Alba Parietti conduttrice dello spettacolo ) , chiamato sul palco di piazza Castello  durante il concerto di musica classica dedicato per l'appunto al bicentenario dell'Egizio, riceveva dai seimila e rotti spettatori un'ovazione da autentica popstar. Mai s'era visto - a mia memoria - il direttore di un museo, in questa o in qualsiasi altra città, circondato da